Proprio una sorpresa nel panorama cinematografico indipendente questo Sinestesia, opera prima di Erik Bernasconi, regista svizzero. Dopo diverse difficoltà distributive, il film, girato nel 2010, è arrivato ora in Italia, in esclusiva, al Nuovo Cinema Aquila.
Proprio ieri sera, infatti, il film ha debuttato, con grande successo di pubblico, e, alla proiezione, è seguito un dibattito alla presenza di due dei quattro attori protagonisti: Giorgia Würth e Alessio Boni, che hanno parlato della genesi e della realizzazione del film, per poi fare un’analisi approfondita dei personaggi interpretati e del connubio regia-produzione che ha reso possibile la concretizzazione del film in totale sinergia, a parte quelli distributivi.
Partiamo dal titolo: Sinestesia. Pochi forse ne conoscono appieno il significato. Sinestesia è una condizione psichica che porta il soggetto colpito ad associare all’immagine visiva una o più percezioni di natura sensoriale, uditivo, tattile, olfattivo, gustativo.
Questa la sindrome la conosce bene Michela [Melanie Winiger], una giovane studentessa universitaria molto solare, che ha intrapreso una relazione con Alan [Alessio Boni], che, però, è sposato con Françoise [Giorgia Whurth].
Un giorno, mentre è con Michela, Alan le rivela che il giorno stesso dirà a sua moglie che la loro relazione è chiusa, e che nella sua vita c’è un’altra donna.
Il film, costruito su più livelli temporali, alterna a distanza di diversi anni, all’euforia che la giovane coppia clandestina prova nel doversi ora più nascondere di fronte a nessuno, l’inquietudine di Françoise, dovuta alla ricezione di una email minacciosa, dall’indirizzo email sua sorella, e di molti sms dello stesso contenuto in stile “catena di Sant’Antonio.
Nell’incidente vissuto nell’incipit, Alan perderà l’uso delle gambe, e da quella perdita il film prende corpo, per arrivare a comprendere un altro personaggio importante, Igor [Leonardo Nigro], il migliore amico di Alan. É proprio Igor a rappresentare per l’altro l’unica forma di stabilità, in una vita confusa, contorta, nella quale ha dovuto spesso simulare i propri sentimenti.
Sinestesia, girato nella zona del Canton Ticino, è un film drammatico, per nulla pretenzioso e lontano dai drammoni ai quali purtroppo il cinema italiano ci ha abituato, impastati di senso della famiglia vissuto in senso devozionale e di deviazioni, sensuali e non, presentate in maniera ossessiva e prettamente psicologica.
Il film è da considerarsi come un puzzle in costruzione, nel quale tutto ha inizio da un prologo, seguito da tre capitoli, dedicati a Françoise, Igor e Michela, e da un epilogo. Il tutto compreso in un arco di temporale di tre anni. Il personaggio che fa da sfondo al film e intorno al quale tutto prende corpo è Alan, perché è lui che tiene i fili della storia, legando a sé tre persone.
Sinestesia è un film che, proprio per la sua struttura a “puzzle” può a tratti risultare poco chiara, ma in sostanza Bernasconi [che ha diretto il suo secondo film, Fuori mira, girato in Alto Adige], che firma da solo la sceneggiatura, riesce, attraverso questo film d’esordio, a confondere e intersecare Generi diversi, come il thriller, il dramma, il giallo.
Va dato poi il merito alle musiche curate da Zeno Gabaglio e Christian Gilardi di arricchire il film riuscendo a manifestarne la disposizione psicologica espressa nei diversi momenti, e al cast artistico di aver interpretato con bravura i personaggi ad essi assegnati, evitando impostazioni e assolutamente liberi nella recitazione. Sinestesia è in programmazione al Nuovo Cinema Aquila negli orari qui indicati: http://www.cinemaaquila.com/film/sinestesia/
Gilda Signoretti
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SINESTESIA
Regia: Erik Bernasconi
Con: Alessio Boni, Giorgia Whurth, Melanie Winiger, Leonardo Nigro
Sceneggiatura: Erik Bernasconi
Produzione: Imagofilm SA, RSI-RadioTelevisione Svizzera
Distribuzione: Imagofilm SA
Anno: 2010
Durata: 90′