“Tutte le scene che vedete in questo film sono vere e sempre riprese dal vero. Se spesso saranno scene amare è perché molte cose sono amare su questa terra. D’altronde il dovere del cronista non è quello di addolcire la verità, ma di riferirla obiettivamente”.
È sulla crudele immagine di un cane trascinato a forza in un canile, destinato poi ad essere sbranato dai suoi simili, che il commentatore Stefano Sibaldi recita l’introduzione di Mondo cane, 1961, diretto da Gualtiero Jacopetti, Franco Prosperi e Paolo Cavara.
Proprio Mondo cane apre esplicitamente la strada produttiva ai mondo movies “crudeli”, definiti anche controducumentari, cioè film che raccontano realtà vere e insieme immaginarie sotto forma di reportages giornalistici, caratterizzati da un montaggio variegato che alterna scene leggere ad altre cruente in modo discontinuo.
Fu proprio Alessandro Blasetti, uno dei più importanti registi italiani del ‘900 [1860; La corona di ferro] a inaugurare il filone dei mondo movies “nudi”, con tanto erotismo e sensualità, con Europa di notte, 1959, commentato dal fondatore dei mondo movies “crudeli”: Gualtiero Jacopetti.
E’ sul curioso genere dei mondo movies, chiara derivazione del cinema exploitation, che il compianto critico cinematografico e autore Antonio Bruschini e lo scrittore e sceneggiatore Antonio Tentori [al quale abbiamo dedicato ampio spazio recentemente, vedi qui e qui] hanno realizzato Nudi e crudeli – I mondo movies italiani edito nel 2000 da Punto zero e ora rieditato in una versione aggiornata da Bloodbuster [www.bloodbuster.it], per la collana I Ratti.
La particolarità di questo volume, diviso in tre capitoli, ciascuno dedicato alle tre categorie dei mondo movies, ovvero nudi, crudeli e pseudomondi, sta non solo nella precisione nel ripercorrere la nascita e lo sviluppo dei mondo, ma nel saperne raccontare le loro caratteristiche puntando su un linguaggio diretto e chiaro.
I film appartenti al filone ci sono tutti: si parte da Europa di notte di Blasetti a L’amore questo sconosciuto di Massimo Pupillo, del 1969, regista del cult horror Il boia scarlatto, 1965 [di cui vi abbiamo parlato qui https://www.ingenerecinema.com/il-boia-scarlatto-di-max-hunter/], a Sesso in confessionale di Vittorio De Sisti, 1974; a Emmanuelle nera – Orient Reportage di Joe D’Amato, 1973 [con protagonista la famosa attrice indonesiana Laura Gemser], quest’ultimo appartenente alla categoria degli “pseudo mondi”; fino a Nudo e selvaggio di Michele Massimo Tarantini.
Nudi e crudeli – I mondo movies italiani non è solo un lavoro che possiamo definire scientifico, ma è un vero e proprio viaggio appassionato nel Genere dei mondo movies raccontato da due autori che prima di tutto sono degli appassionati e cultori di cinema, e che tracciano in modo esauriente la storia dei mondo [che tanto scalpore suscitarono agli inizi, unita però a un grande successo], con tutte le loro peculiarità e le loro crudezze, le loro esibizioni e i loro anticonformismi.
Il volume è impreziosito da un ricco materiale fotografico che include le locandine dei film e le foto di scena, come la straziante scena del devastante Cannibal Holocaust di Ruggero Deodato, in cui, in Amazzonia, una donna incinta è stuprata e seviziata da una tribù rivale. Cannibal Holocaust appartiene alla sottocategoria “mondo cannibale” dei mondo movies crudeli, filone iniziato con Il paese del sesso selvaggio di Umberto Lenzi, 1972.
Conclude il tutto l’intervista a Franco Prosperi [di Tim Small], uno dei principali esponenti del filone, che ha diretto con Gualtiero Jacopetti, e Paolo Cavara, Mondo cane, La donna nel mondo, firmando con Jacopetti film quali Africa addio o Addio zio Tom.
E a loro si aggiungono numerosi registi fedeli al Genere mondo movies, come Giuseppe Scotese, o i fratelli Alfredo e Angelo Castiglioni, Mino Loy, Francesco De Feo, o lo stesso Joe D’Amato…
Gilda Signoretti
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NUDI E CRUDELI – I MONDO MOVIES ITALIANI
Autore: Antonio Tentori, Antonio Bruschini
Editore: Bloodbuster [www.bloodbuster.it]
Pagine: 192
Illustrazioni/Foto: Si
Costo: 13,00