Un thriller all’italiana, il giallo, rivisitato dall’occhio di un giovanissimo regista alla sua prima esperienza su un lungometraggio, Leonardo Ferrari Carissimi, e dalla penna, in seconda, di Fabio Morgan. La coppia, già sodale in più di una produzione teatrale, invade il cinema con la forza creativa di una produzione indipendente decisa a far pulsare anche al cinema quella scintilla di vita imprescindibile su un palco teatrale.
Per farlo decidono di innestare intorno alla cornice di un film di genere una scrittura fiction ambientata all’interno di una realtà non quotidiana, a suo modo austera, che prende corpo all’interno e intorno ad un importante atelier d’arte. Arte che evade dalle immagini filmiche, e dalle opere in essa mostrate, per concretizzarsi nelle dieci opere realizzate per l’occasione da Marco Tamburro [artista visivo perugino trapiantato a Roma], che seguiranno il film di città in città, di sala in sala, come in una tournée, aggiungendo un quarto piano spazio-temporale ai tre già esplorati nel film.
Penny [Anna Favella] è una giovane e rampante direttrice di una galleria d’arte. Glaciale e determinata, Penny deve tutto il suo successo alla fiducia che il padre di Adrian ha riposto in lei, scavalcando a piè pari il figlio stesso [Marco Cocci], molto meno deciso e sicuro di sé, e della giovane perdutamente innamorato.
All’interno di questo ambiente di per sé extra-ordinario Leonardo Ferrari Carissimi inserisce, quasi come un elemento di disturbo, l’elemento thrilling. Un inserto che si incarna nell’immagine sempre sfuocata di qualcuno che, a questo mondo, si è talmente avviluppato tanto da mutarsi in una sorta di emulo del creatore della pop art, che “Crede di essere Andy Warhol”, come additano alcuni degli artisti alle sue spalle. Elemento che si instaura nel dicotomico rapporto tra il freddo mondo della galleria [concretizzato nell’algida interpretazione della brava e misurata Favella] e nell’ambiente torture in cui l’omicida classicamente occultato e guantato in pelle nera, sevizia e uccide gli artisti che hanno a che fare con Penny e la sua galleria, con la bandiera USA come testimone e orpello di ogni assassinio.
Il thriller si cementifica, poi, anche e soprattutto nella costruzione della figura femminile e nella sua duttilità, fotografando, in questo caso, la Favella all’interno di un duetto tra il giallo più popolare e il cinema più autoriale, tra Adrian, interpretato da un valido Cocci, e gli altri uomini che cercheranno di attirarne l’attenzione in bilico tra il successo e la morte.
Il film sarà programmato in trenta piazze, tra Roma e Milano, sempre accompagnato [fisicamente] dalle opere di Tamburro.
Mr. America è una felice sorpresa del panorama indie che può vantare un davvero bel lavoro registico e un duo attoriale [Cocci-Favella] molto riuscito.
Luca Ruocco
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MR. AMERICA
Regia: Leonardo Ferrari Carissimi
Con: Anna Favella, Marco Cocci
Uscita in sala in Italia: giovedì 7 novembre 2013
Sceneggiatura: Leonardo Ferrari Carissimi, Fabio Morgan
Produzione: Movie Velvet, STEMO Production
Distribuzione: Movie Velvet, STEMO Production
Anno: 2013
Durata: 93′
Trailer: