“E adesso dammi la paura”. È questo l’ordine folle che Claudio [Gianluca Cortesi], il protagonista di Sarcophaga, di Giuseppe Peronace, scritto da Luciano Filippo Santaniello, fa alla sua vittima, Claudia [Alessandra Bellini], una ragazza che ha adescato con la scusa di realizzare un book fotografico.
Giunta in quello che credeva essere uno studio fotografico, e che invece è uno sporco scantinato dall’aria tetra, la ragazza capisce all’istante che quello che ha davanti non è un fotografo, ma un maniaco sessuale. L’uomo piega la fotografia ai suoi malati piaceri, e la ragazza è il suo uccello in gabbia, almeno fino a quando non interviene lei, la sarcophaga carnaria, una mosca originata dalle larve presenti nella carne putrefatta che lo psicopatico Claudio conserva nel suo assurdo laboratorio.
Nonostante la storia non racchiuda apparentemente in sé nessun elemento davvero innovativo, questo lavoro di Peronace convince, e per diversi motivi.
Intanto è ben scritto, e, aspetto fondamentale, Sarcophaga riesce ad essere violento e cruento, sfruttando l’elemento splatter ma senza mai abusarne.
I due personaggi, pur considerando che si tratta di un corto di ventidue minuti, riescono a dimostrare la loro personalità, e se il ragazzo dà sfogo alla sua malattia mentale, la vittima è invece capace di tenergli testa, non lasciandosi mai sopraffare dalla pazzia dell’altro.
È la fotografia alla quale lo strumento che provoca piacere nel ragazzo, più della tortura stessa sottopone la ragazza, perché è nella fotografia che Claudio può osservare nel dettaglio, per poi compiacersene, il terrore delle sue vittime.
Ma la vera novità è la presenza invisibile di una voce narrante, che si rivelerà essere una mosca che, ad un certo punto, interverrà nell’azione spiazzando i piani di Claudio.
A livello tecnico sono apprezzabili gli effetti speciali di Sergio Stivaletti e Federica Di Valerio, la realizzazione grafica della mosca di Marco Castiglione, così come il contributo fotografico di Francesco Bonomo [che ha lavorato come operatore in famose serie tv] e il trucco. È curiosa la scelta di una scenografia, curata da Alessandra Ceccotti, povera di elementi, ma non per questo negativa. Tutt’altro. Le pareti spoglie ricoperti da sottili teli non riescono mai a dare l’idea del perimetro dello spazio, e dunque sembrano ingannare lo spettatore stesso.
Gilda Signoretti
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SARCOPHAGA
Regia: Giuseppe Peronace
Con: Gianluca Cortesi, Alessandra Bellini
Sceneggiatura: Luciano Filippo Santaniello
Produzione: Fromel Pictures, Quei Bravi Ragazzi
Distribuzione: /
Anno: 2012
Durata: 22′