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DAL PROFONDO [FROM THE DEPTHS] di Valentina Pedicini

Dal profondo locandinaDopo My Marlboro City, 2010, sul contrabbando di sigarette nella sua Brindisi, Valentina Pedicini torna a dirigere un documentario, spostandosi, questa volta, in Sardegna. La storia sulla quale si concentra il suo ultimo lavoro è nota ai più, perché è stata oggetto di attenzione mediatica: la protesta e l’occupazione degli operai della miniera Carbosulcis, a Nuraxi Figus, una frazione di Gonnesa, nella provincia di Carbonia-Iglesias.

Vincitore del premio Miglior Documentario al Festival Internazionale del Film di Roma, presentato nella sezione “Prospettive doc Italia”, Dal profondo [From the depths] è prodotto e distribuito da La Sarraz Pictures [che lo scorso anno aveva prodotto e distribuito Cadenas, di Francesca Balbo, dedicato alle guardabarriere delle ferrovie della Sardegna [https://www.ingenerecinema.com/cadenas-di-francesca-balbo/], in collaborazione con Rai Cinema e con il sostegno della Provincia Autonoma di Bolzano e Fondazione Sardegna Film Commission – Regione Autonoma della Sardegna. Il film sarà presentato martedì 19 novembre alle 20:30 al Nuovo Cinema Aquila, serata alla quale parteciperà il montatore del film, Luca Mandrile [http://www.cinemaaquila.com/evento/incontro-con-il-cast-tecnico-di-dal-profondo/], moderata da Massimo Vattani.

Dal profondo foto primaValentina Pedicini dirige un documentario singolare, immerso nel buio totale della miniera di Nuraxi Figus, unica miniera di carbone in Italia, illuminata solo da torce che non riescono comunque a dare una debole visibilità al luogo. La telecamera riprende da lontano i minatori, e le torce che ciascuno di essi impugna nella mano destra, creano un gioco di luci caratteristico che sembra dare l’occasione per mettere in piedi un gioco di magia.

Dal profondo [From the depths] non cerca commiserazioni da parte dello spettatore sulla mobilitazione dei lavoratori della Nuraxi Figus, ma vuole, però, portarlo a conoscenza della situazione allarmante, lavorativa e fisica, dei minatori, che rischiano la vita quotidianamente e che hanno combattuto veementemente contro la chiusura della miniera stessa e contro la totale indifferenza dello stato.

Carbosulcis Miniera CarboneTutto ebbe inizio domenica 26 agosto 2012, quando, di sera, 40 minatori, ai quali poi se ne aggiunsero numerosissimi altri nei giorni seguenti, scesero ad una profondità di 400 metri con ben 100 chili di esplosivo, e  dopo aver bloccato l’accesso ai pozzi con accumuli di carbone, per ottenere risposte e rassicurazioni da parte del governo italiano sul loro futuro e su quello dell’azienda stessa, a rischio attività. I minatori avevano un programma da presentare, che riguardava l’utilizzo dell’anidride carbonica per la cattura e lo stoccaggio nel sottosuolo per la produzione dell’energia pulita, un progetto sostenibile.

Pedicini, però, non si sofferma tanto su questa triste vicenda, che fece il giro del mondo anche per via del gesto dimostrativo del minatore Stefano Meletti, che si tagliò il polso davanti alle telecamere, quanto sulla documentazione di quella che è la vita in miniera, fatta di sudore, sporcizia, fuliggine, caldo, sacrificio, rischio e pochissima aria da respirare, dove il tempo sembra sospeso, e il giorno non arriva mai, e dove, prima di mettersi all’opera, si recita un Padre nostro e un’Ave Maria.

Dal profondo foto 2 (2)Tra i minatori vi sono poi due donne, le uniche due minatrici donne: Patrizia Saias e Valentina Zurru. È Patrizia la voce fuori campo del documentario, alla quale Pedicini chiede di lasciarsi andare, commentando quella che è la vita in miniera, nella quale i minatori, per ripetere le sue parole, sono “schiacciati dalla polvere e dal silenzio […] Come i grilli siamo il puntino della torcia nel buio totale”. Patrizia è figlia di un minatore, che, come molti minatori, si ammalò di silicosi, una malattia polmonare provocata dalla inalazione del biossido di silicio, contenuto nelle rocce. È al padre, che definisce l’uomo nero, che si rivolge Patrizia, ed è a lui che confida le sue paure.

Dal profondo [From the depths]  è un documentario certamente riuscito, affascinante nel gioco buio-ombra che si alterna negli ambienti della miniera, dove è la profondità a impressionare e il buio pesto ad angosciare.

Gilda Signoretti

DAL PROFONDO

3.5 Teschi

Regia: Valentina Pedicini

Uscita in sala in Italia: martedì 19 novembre 2013

Sceneggiatura: Valentina Pedicini

Produzione: La Sarraz Pictures in collaborazione con Rai Cinema

Distribuzione: La Sarraz Pictures

Durata: 72′

Anno: 2013

 

InGenere Cinema

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