Venerdì 17 gennaio alle 20.30 al Nuovo Cinema Aquila
In corrispondenza di una data un po’ ‘inquieta’, il doc di Rodney Ascher [distribuito da Feltrinelli Real Cinema] è l’occasione giusta per raccontare i simboli, i significati nascosti e le tante teorie che sono state sviluppate su Shining di Stanley Kubrick, uno di quei film che ti restano dentro sempre, sempre, per sempre.
Molti film si prestano alle più varie interpretazioni, ma nessuno ha portato a un campionario così ricco di letture come Shining. A più di trent’anni dall’uscita in sala del capolavoro di Stanley Kubrick, il regista Rodney Ascher ha dedicato al tema Room 237: un documentario, presentato con successo al Festival di Cannes e dal 20 novembre in Italia distribuito da Feltrinelli Real Cinema che indaga sulle infinite interpretazioni fornite da quanti credono di aver decodificato i simboli nascosti e i messaggi sepolti nel film.
Nato dalle conversazioni di Ascher con il produttore Tim Kirk, il film dà voce al flusso di coscienza di fan e studiosi che da trent’anni vivono “intrappolati” nell’Overlook Hotel.
Room 237 è un viaggio dentro un film, Shining, e dentro tutto ciò che è possibile vedervi ancora oggi di nuovo, dopo trentatre anni; la scoperta di un tesoro che fotogramma dopo fotogramma, figura dopo figura, diventa qualcosa di diverso da quello che è, pur rimanendo sempre lo stesso film. La paura arcana del soprannaturale e il fascino perverso di scoprire i fili che lo muovono dietro le quinte di un set cinematografico. Perché nessun sogno, al risveglio, è solamente un sogno.
“Da ragazzino – spiega Ascher – sono scappato da un cinema che proiettava Shining dopo appena venti minuti, e da allora sono ossessionato dal film. Nonostante l’abbia visto tante volte, e sia diventato uno dei miei preferiti, continua a esercitare su di me un senso di ambiguità e di mistero. Qualche anno fa il mio amico Tim Kirk [futuro produttore di Room 237] mi mandò un articolo che dava del film un’interpretazione incredibilmente drammatica, coinvolgendo lo Zodiaco e la Guerra Fredda… era l’inizio del documentario che avremmo girato. Abbiamo passato i mesi successivi ad analizzare le teorie formulate su Shining, che coprono argomenti disparati come i nativi americani, Marshall McLuhan, il genocidio, la numerologia, le fiabe, la seconda guerra mondiale.Altri film, nella storia del cinema, sono stati visti come allegorie [da L’invasione degli ultracorpi a Godzilla], ma nessuno aveva mai generato il tipo di “indagine appassionata” scatenato da Shining: avevo trovato il mio soggetto!“
“Fin dall’inizio – continua il regista – il piano era di parlare con gli autori delle analisi più provocatorie e illustrarne le idee: per cercare di capire i misteri di uno dei più grandi film horror di tutti i tempi, e per condividere queste idee con il resto del mondo.Le interviste sono iniziate nel gennaio del 2011 e mi hanno messo in contatto con un gruppo affascinante di persone [un giornalista, un professore, un musicista, un artista, e un “cospirazionista”]“.
Il prezzo del biglietto è di 6 euro.
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Ufficio Stampa del Nuovo Cinema Aquila – Domenico Vitucci
347 11.03.174 – domenico.vitucci@cinemaaquila.com
in collaborazione con Francesca Piggianelli di Ass. Cult. Romarteventi 339 64.77.847