“La gente che passa ci guarda e prosegue veloce, ci osserva e prosegue veloce, magari sorride, ma sempre prosegue veloce. Se almeno si vedesse l’autostrada ci porterebbe senz’altro a una città, oppure proseguire ovunque vada, meglio, meglio che qua“.
È sulle note di L’autostrada di Daniele Silvestri che gli alunni di una scuola per immigrati si esercitano, ognuno con lo sguardo fisso sul foglio che hanno sul banco, con la testa che segue il ritmo della canzone, perché la musica, si sa, può essere un’ottima condizione per concentrare la mente. Il loro insegnante [Valerio Mastandrea]è invece seduto sulla cattedra, intento a leggere, con la radio al suo fianco.È questa una sequenza di La mia classe, l’ottimo esperimento di Daniele Gaglianone, che, dopo l’apprezzato Ruggine, 2011, torna al cinema con un film originale che merita attenzione, e che, dopo la felice partecipazione all’ultima edizione del Festival del Cinema di Venezia, sarà presentato in anteprima mercoledì 15 gennaio al Nuovo Cinema Aquila [https://www.ingenerecinema.com/la-mia-classe-al-nuovo-cinema-aquila/], alla presenza di Daniele Gaglianone e Valerio Mastandrea.
Valerio Mastandrea è il professor Attanasio, un giovane docente che ama il suo lavoro, e che si impegna, spesso in modo creativo, a fare in modo che i suoi alunni imparino l’italiano e che abbiano il piacere di partecipare alle sue lezioni.
Alle esercitazioni di classe, gestite anche sotto forma di gioco [un alunno telefona all’altro, fingendosi rispettivamente badante e inserzionista del giornale Porta Portese, per chiedere informazioni sul lavoro da svolgere, e sulla paga], si alternano dibattiti e confronti di classe su cosa voglia dire, ad esempio, per ciascuno di essi, vivere in Italia, se si sentano a casa, o su quanto la nostalgia per il proprio Paese spesso li renda tristi.
La mia classe, nato da un’idea di Gino Clemente e Claudia Russo, che firmano la sceneggiatura con Gaglianone, è da considerarsi un valido esperimento cinematografico di meta cinema, perché permette di dimostrare quanto possa essere concreta l’unione tra metacinema, docufiction e e dramma, il tutto condito dall’improvvisazione. Lo spettatore, certo non abituato a questo tipo di sperimentazioni, all’inizio sarà certamente stranito nel vedere la vita vera mischiata alla recitazione. Difatti La mia classe interseca proprio la finzione con la realtà, mostrandoci la troupe e Gaglianone che parla con gli attori, non professionisti, in seguito alla incresciosa situazione nella quale si viene a trovare un immigrato, costretto a lasciare la scuola perché ha il permesso di soggiorno scaduto [viene da chiedersi se in questo caso si trattai di finzione o realtà].
La mia classe riserva, nonostante l’intensità di alcuni suoi contenuti, molte risate. si ride degli errori degli studenti del prof. Attanasio [interpretato da un eccellente, ma non avevamo dubbi, Valerio Mastandrea], che ha sempre la battuta pronta, e dei divertenti esercizi che costruisce con i suoi alunni, prendendoli e prendendosi in giro.
Insomma, non perdetelo!
Gilda Signoretti
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LA MIA CLASSE
Regia: Daniele Gaglianone
Con: Valerio Mastandrea, Bassirou Ballde, Mamon Bhuiyan, Gregorio Cabral, Jessica Canahuire, Laura Metin Celìk, Pedro Savio De Andrade, Ahméd Goktas, Benabdallha Oufa, Shadi Ramadan, Easther Sam, Shujan Shahjalal, Lyudmyla Temchenko, Moussa Toure, Issa Tunkara, Nazim Uddin, Mahbobeh Vatankhah, Remzi Yucel
Uscita in sala in Italia: giovedì 16 gennaio 2014
Sceneggiatura: Gino Clemente, Daniele Gaglianone, Claudia Russo
Produzione: Axelotil Film, Kimerafilm, Relief, Rai Cinema
Distribuzione: Pablo Distribuzione Indipendente
Durata:92′