Se cercate peccato e peccatori non potete sbagliare: l’indirizzo è Wall Street. Li troverete entrambi e in grosse quantità.
Negli anni ’80 Jordan Belfort [Leonardo DiCaprio] cambia la propria esistenza e la propria moglie grazie alle strategie di vendita insegnatagli da un guru dell’alta finanza, Mark Hanna [Matthew Mc Conaughey]. Da quel momento in poi i suoi incassi subiscono una impennata mostruosa che lo portano a mettersi in proprio, fondando una sua società di Broker finanziari, raccattando gente dalla strada con neanche tutta questa grande preparazione in materia, ma con negli occhi la fame e il fuoco della competizione che divora l’uomo dall’interno: una bocca gigantesca che chiede di più e sempre di più.
“Vendimi questa penna”. Questa è la frase che Belfort utilizza per introdurre i suoi adepti all’arte del marketing e della vendita. In ben tre ore di film, Martin Scorsese ci riporta indietro negli anni ’80 dove tutto è arrivato all’apice, all’eccesso, dove le feste dovevano essere sempre più grandi, le auto sempre più veloci e le donne, qui, viste solo ed esclusivamente come oggetto del peccato in mano agli uomini, sempre più belle. Magari mancava la contropartita, mancavano le persone fregate dagli imbrogli finanziari di Belfort, mancava l’uomo medio con la famiglia media che cerca di portare a casa il suo stipendio onestamente, con nessuna pretesa e magari anche un po’ invidioso dello status di Belfort.
Parliamo di quelle persone che, impossibilitate a raggiungere il potere, non fanno altro che criticarlo e invidiarlo.
L’unico punto di vista esterno alla Sodoma e Gomorra finanziaria, rappresentata in maniera giocosa da Scorsese, è quello dell’agente dell’FBI Patrick Denham [Kyle Chandler], che rappresenta il tutore della legge, il paladino della giustizia, il Batman in abiti civili, colui che crede in quello che fa e che gode nello stanare i cattivi [quelli con i soldi], la cui unica gioia è rappresentata dal vederli marcire in galera.
Può darsi che Belfort abbia un suo fan club, perché altrimenti non si spiegherebbero le orde di giovani rampanti pronti a scalare le vette dell’alta finanza prendendo letteralmente d’assedio i suoi seminari, e questo vuol dire solo una cosa: che a molti piace quella fame e quel sapore dolce del successo, e poco importa sapere con quali modalità è arrivato dove è arrivato “il lupo di wall street”, come era chiamato, che ha frodato milioni di investitori e venduto i suoi stessi colleghi.
Belfort è il simbolo del Never give up [mai arrendersi], è il sogno americano fatto persona, è il Dio onnipotente sulla Terra. Quello che Scorsese ha dimenticato di descrivere è la solitudine di questi uomini, tranne in qualche pallido caso, perché drogato dalle immagini dei vari festini e orge. Lo spettatore esce dalla sala talmente drogato di quella energia che aleggia in quegli ambienti, che avrebbe la voglia di fermare una persona per strada e cercare di vendergli una penna.
Questo è il cinema, nessun pregiudizio, non è la realtà, è l’estetica dell’anima sia in positivo che in negativo, e ogni giudizio morale ognuno lo deve fare a se stesso rispondendo in prima persona delle proprie azioni. Scorsese riesce ad intrattenere magistralmente lo spettatore, che non può non strizzare un occhio a favore del vecchio lupo della finanza e della sua vitalità e simpatia. Un vero applauso va fatto non solo alla regia, ma alla magistrale interpretazione di DiCaprio e anche di tutti gli altri attori del cast che compongono questo The Wolf of Wall Street.
Un po’ eccessive risultano le tre ore di durata del film, ma, visto il contenuto del messaggio inviato allo spettatore, e la potenza dell’allestimento e della messa in scena, così coinvolgenti, non possiamo far altro che perdonare il buon lupo del cinema: Martin Scorsese.
Paolo Corridore
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THE WOLF OF WALL STREET
Regia: Martin Scorsese
Con: Leonardo DiCaprio, Matthew Mc Conaughey, Jonah Hill, Kyle Chandler, Margot Robbie, Kyle Chandler
Uscita in sala in Italia: giovedì 23 gennaio 2014
Sceneggiatura: Terence Winter
Produzione: Appian Way, EMJAG Productions, Red Granite Pictures, Sikelia Productions
Distribuzione: 01distribution
Durata: 180′