Dopo Uno strano tipo di Lucio Fulci, 1962 [https://www.ingenerecinema.com/uno-strano-tipo-di-lucio-fulci/] e Il bisbetico domato [https://www.ingenerecinema.com/il-bisbetico-domato-di-castellano-e-pipolo/] di Catellano & Pipolo , CG Home Video torna a celebrare Adriano Celentano con Serafino, uno degli ultimi film di Pietro Germi [Divorzio all’italiana, 1961, Sedotta e abbandonata, 1964], anno 1968.
Vietato ai minori di 14 anni, Serafino è una commedia piacevole, scritta con arguzia da una squadra di sceneggiatori notevoli, a partire dallo stesso Germi, che firma la sceneggiatura con Tullio Pinelli [La dolce vita, 1960, La strada, 1954, La voce della luna, 1990, di Federico Fellini], Leo Benvenuti [Don Camillo e l’onorevole Peppone, di Carmine Gallone, 1955, Io, io, io … e gli altri di Alessandro Blasetti, 1966] e Piero De Bernardi [I due carabinieri, 1984, di Carlo Verdone, Fantozzi il ritorno, 1996, di Neri Parenti], su un soggetto di Germi con Pinelli e Alfredo Giannetti [tra gli sceneggiatori di Febbre da cavallo, 1976, di Steno].
Serafino Fiorin [Adriano Celentano] è un giovane pastore che ogni giorno porta al pascolo le pecore dello zio Agenore [Saro Urzì], un uomo molto avido e brontolone. Al ritorno da un sofferto servizio militare, che non è riuscito a evitare, torna finalmente in campagna, felice di dividere il letto con la vecchia zia Gesuina [Nerina Montagnani], che gli vuole molto bene, e alla quale Serafino fa continuamente scherzi. Dopo molti mesi lontano da casa, rivede Lidia [Ottavia Piccolo], sua cugina, ora giovane donna, sulla quale butta subito gli occhi, e la prostituta Asmara [Francesca Romana Coluzzi], madre di quattro bambini, emarginata dalle donne del paese.
Serafino è un donnaiolo imperterrito. Non riesce proprio a fare a meno di pensare alle donne e al sesso, e le donne cascano ai suoi piedi in men che non si dica, così come Lidia. Quando però zia Gesuina muore, lasciando la sua eredità a Serafino, zio Agenore, Lidia, e gli altri suoi parenti, faranno la guerra al povero pastore, che ha la sola colpa di essere troppo buono…
Serafino è una commedia scanzonata che, ad una prima parte burlona associa una seconda parte riflessiva e più amara, che mette Serafino a confronto con l”ignoranza dei suoi parenti, che approfittano della morte della zia per rovistare nella sua casa e accaparrarsi qualsiasi cosa vi trovino dentro, senza provare nemmeno un po’ di dolore per la sua scomparsa. Serafino, di cui tutti in paese apprezzano la generosità, dovrà provare a salvarsi da un matrimonio combinato, e sarà proprio grazie a lui che Asmara avrà modo di riscattarsi.
Celentano, che aveva iniziato la sua promettente carriera d’attore con I ragazzi del Juke box, 1959, di Lucio Fulci [che lo diresse poi in Urlatori alla sbarra, 1960, stesso anno nel quale Celentano farà la sua comparsa in La dolce vita di Fellini, 1960], anche in questo film ebbe modo di dimostrare la sua bravura recitativa e il suo estro [peccato che abbia smesso di fare cinema], e proprio con Serafino vinse il Globo d’oro come miglior attore nel 1969.
Molto brave anche Coluzzi, che presta il volto ad una donna energica e insieme insicura, alla quale la vita offrirà finalmente un po’ di serenità, e l’indimenticabile Nerina Montagnani [I nuovi mostri, 1977, di Mario Monicelli].
Gilda Signoretti
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SERAFINO
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Pietro Germi
Con: Adriano Celentano, Francesca Romana Coluzzi, Ottavia Piccolo, Nerina Montagnani, Benjamin Lev, Nazzareno Natale
Durata: 93′
Audio: Italiano Dolby Digital 2.0
Formato: 16/9 1,85:1
Distribuzione: CG Home Video [www.cghv.it]
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