Bruno [Edoardo Leo] lavora come addetto alle pulizie presso un museo insieme a Salvatore [Ricky Memphis].
I due sono cresciuti insieme e, praticamente, hanno condiviso gran parte della loro gioventù. Sono due Peter Pan: Bruno è più trascinatore, più entusiasta, sempre pieno di nuove idee, che poi alla prima difficoltà evaporano come neve al sole; Salvatore è più schivo e riservato e si lascia coinvolgere nelle idee strampalate del primo forse perché senza di lui magari la sua vita sarebbe più triste.
Gli anni passano e i due Peter Pan sono cresciuti, almeno anagraficamente: Bruno ha una moglie e un figlio, Salvatore ha un padre [Sergio Fiorentini] che ha bisogno di una continua assistenza, ma la loro testa non è cambiata più di tanto. Sono sempre due sognatori, inconcludenti che però ora devono fare i conti con una dura realtà fatta di responsabilità, di scadenze, di impegni e di numeri.
Bruno proprio non ha la testa per gli affari e si fa truffare da un agente immobiliare disonesto che gli affitta una casa occupata.
Una sera l’uomo ha una delle sue idee strampalate per risollevare la sua situazione morale e, perché no, anche quella finanziaria. Vuole partecipare alle olimpiadi invernali di Torino, con lo sport meno seguito al mondo, il curling.
Le squadre di curling sono composte da un numero minimo di quattro persone. E se due componenti, Salvatore e Bruno, già di partenza ci sono, non resta che trovare gli altri e due…
La soluzione la presentano due personaggi di tutto rispetto: Ottavio [Ennio Fatastichini] e Neno [Antonello Fassari].
Ottavio è un burbero ex-vigile urbano, integerrimo sia nella vita che nel suo unico passatempo, egli infatti è un abile giocatore di bocce, non ha mezze misure, ogni ostacolo che gli si para di fronte lo elimina senza cedere ad alcun tipo di compromesso, vede la vita senza sfumature ma con colori marcati e forti.
Neno è tutto l’opposto, egli nel gioco del biliardo e nella vita è abituato ad assecondare, mediare, simulare, studia il tavolo verde, le sue pendenze, le asperità, imprime effetto alla palla, come dice lui, “la accosta”.
Tutti questi personaggi segnano l’esordio alla regia di Claudio Amendola che riesce a sorprendere il pubblico per una certa genuinità, semplicità e intelligenza senza scadere mai nel banale o nel volgare.
Magari alcune scene molto sentimentali o ad alto contenuto poetico corrono il rischio di rallentare la narrazione, ma questo forse perché il regista ha voluto sottolineare la drammaticità della generazione di giovani-adulti tra i 30 e i 40 anni che corrono il rischio di diventare vecchi senza aver portato a termine nulla nella vita, senza aver raggiunto un obiettivo se non grazie al sostegno della generazione precedente.
Paolo Corridore
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LA MOSSA DEL PINGUINO
Regia: Claudio Amendola
Con: Edoardo Leo, Ricky Memphis, Ennio Fantastichini, Antonello Fassari, Francesca Inaudi
Uscita in sala in Italia: giovedì 6 marzo 2014
Sceneggiatura: Claudio Amendla, Edoardo Leo, Michele Alberico, Giulio Di Martino
Distribuzione: Videa
Produzione: DAP ITALY, De Angelis Group
Anno: 2014
Durata: 94′