Phantasmagoria è un omaggio al film I tre volti della paura di Mario Bava e, soprattutto, all’ universo cinematografico di William Castle. Seguono i successi mondiali di ABC’s of Death, V/H/S o ancora Tales from the Dark in Asia, con queste tre storie originali e moderne.
Abbiamo incontrato i tre registi del film, ancora inedito, per farci raccontare qualcosa di più sul film a episodi franco-italiano…
[Riccardo De Flaviis]: Come nasce l’idea di fare “Phantasmagoria”?
[Tiziano Martella]: Ah, guarda, io in Phantasmagoria ci sono capitato [ride]. Un giorno mi contatta Domiziano [Christopharo] e mi chiede se volevo partecipare a questo suo nuovo progetto collettivo. Ora, la sfida più grande fu scrivere e cercare location e troupe in 15 giorni. Chiamai Raffaele [Picchio]: “Raffaè, dobbiamo scrive una storia che ci sia di mezzo una casa e un fantasma o una cosa del genere. Ho racimolato 2000 euro e dobbiamo girare fra 3 settimane perché lo devo consegnare prima di subito”. Non vi sto a dire la risposta… Oh, alla fine abbiamo scritto la sceneggiatura con Riccardo e Lorenzo [De Flaviis e Paviano] e in 3 settimane eravamo a girare…
[Domiziano Cristopharo]: L’idea nasce da Mike [Abbate], son stato il secondo regista ad esser coinvolto ed io gli ho proposto Tiziano [Martella] come “volto nuovo” del panorama Italico. Mike voleva riportare in auge le collaborazioni Francia/Italia che negli anni ‘70 e ‘80 son state un bel lustro per il cinema di Genere.
[Mickael Abbate]: Ho incontrato Domiziano Cristopharo nel 2012 a Roma. Mi piacciono i suoi film, e’ un regista fuori dalla norma, avanguardista e creativo. Da diversi anni ci onora della sua presenza alla “Samain” [du cinema fantastique – festival di cui Abbate è direttore]. In occasione della prima di Red Krokodil, venne a Nizza ed ha amato subito la citta’. Ne ha visto subito il potenziale e la possibilità di girarci qualcosa di valido.
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[RDF]: Film a episodi: si tratta di una formula collaudata – penso ai vari “P.O.E.”, agli “ABC of Death”… – che ha quantomeno il pregio di permettere ad un ampio strato di cinema medio-piccolo di arrivare al minutaggio che conta… Cos’ha da dire questo cinema? Cosa ha da dire “Phantasmagoria”?
[MA]: I film ad episodi hanno sempre ben funzionato su scala internazionale. Il pubblico ama il mix tra terrore legato alle vecchie superstizioni e quello derivato dalle leggende moderne. Tutti abbiamo sentito delle piccolo storie di case infestate da fantasmi o legate al folklore di certi spiriti. Ci piace farci paura con quello che conosciamo.
[TM]: A me i film a episodi piacciono: antologie, eccetera… Penso sia una formula ottima per dare spazio a più persone di lavorare e confrontarsi, specialmente se appunto si tratta di piccole produzioni o indipendenti, dove magari se non si hanno le possibilità di realizzare un film completo da soli, si organizza un piano per raggiungere lo stesso scopo. Phantasmagoria è una raccolta di tre episodi con lo stesso tema, i fantasmi appunto. Ciascuno di noi ha portato , ognuno con le proprie possibilità economiche e di tempistiche, un modo diverso di raccontare questa entità, tre diversi episodi legati tra loro. Io credo che Phantasmagoria ha da dire molto usufruendo di linguaggi completamente diversi trattando lo stesso argomento.
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[RDF]: “L’orrore”, diceva Kurtz in “Cuore di tenebra”, “L’orrore”… cosa è orrore oggi?
[TM]: Ognuno ha un suo modo di vedere l’orrore, ma certi canoni di orrori rimangono quelli di sempre: dalle guerre alle carestie e la povertà che piano piano si sta espandendo come un’infezione. L’evoluzione per me ha una parte di orrore, ma meglio se non intraprendo questo discorso, altrimenti non basterebbe tutto lo spazio disponibile sul sito.
[DC]: L’orrore si compone con i media.
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[RDF]: Sentite la concorrenza dei telegiornali?
[DC]: Ci ho fatto il primo film House of flesh mannequins riguardo del tema orrore/media…
[TM]: I telegiornali… parli degli abomini che vediamo ogni giorno commessi nel mondo? Io non bado molto ai telegiornali; il vero abominio è la superficialità con cui trattano le notizie. Quanto ai “fatti”, come spesso accade, la realtà è la più perversa delle fantasie… Ottimi spunti.
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[RDF]: Qualcosa sul vostro episodio…
[MA]: Sono il realizzatore di Diabolique con Maya Dolan, Sophie Pâris and Dee Dee Barksdale. Un film fitto di mistero girato nella mitica Costa Azzurra. Per questo film, abbiamo cercato degli attori nuovi con un carattere specifico. Le nostre ricerche hanno spaziato in ogni luogo senza preconcetti. Per questo abbiamo riunito un cast di giovani fan di questo tipo di film.
[DC]: Il mio episodio è ambientato in un luogo sospeso e senza nome. Una provincia che potrebbe esser l’est europa o il nord UK. Un italiano in viaggio è costretto a fermarsi in un cupo motel e qualcuno riconosce in lui un uomo morto suicida [dicono] un anno prima….
[TM]: Il mio episodio, My gift to you tratta di una casa infestata. Tre attori… Venantini meraviglioso… una location bellissima… Nella storia ci abbiamo messo tutto: Shining, Nightmare, Lolita… Con solo quindici giorni di produzione, abbiamo fatto un miracolo. Nel complesso sono molto soddisfatto.
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[RDF]: “Phantasmagoria”: esperimento da ripetere?
[DC]: Ah, beh… questo non lo so proprio. Sembra presto e senza grandi produzioni dietro sarebbe in ogni caso pretenzioso affermare cose simili. Io personalmente collaboro sempre con l’estero come fanno quasi tutti i miei colleghi… sarebbe interessante per i registi italiani ristabilire un contatto con l’Italia!
[TM]: Assolutamente sì, altre coproduzioni con altre persone di altri paesi… sarebbe fantastico!! Intanto aspettiamo Phantasmagoria e vediamo cosa succede.
[MA]: L’asse orrorifico Italia-Francia è stato ristabilito: wait and see!
Riccardo De Flaviis