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TAGLIONETTO di Federico Rizzo

taglionetto1Sicilia. Il thriller cupo e morboso di Federico Rizzo si apre con un brutale omicidio familiare.

Giovanni [Giulio Forges Davanzati], un giovane disturbato, uccide la madre, poi aspetta seminudo accanto al cadavere il ritorno della sorella che, in pochi minuti, farà la stessa fine della genitrice.

L’omicida, poi, in una sorta di stato di trance, si dirige in slip e canottiera bianchi, sporco di sangue e con in mano l’arma del delitto, in commissariato.

Il caso viene affidato al vicequestore De Masi [un Nino Frassica special guest in odore di Don Matteo], mentre a curare gli interessi del giovane reo confesso viene chiamato l’avvocato Felili [Carmelo Galati].

Nel frattempo, la psichiatra Anna Benanzio [Dorotea Mercuri] sta facendo ritorno alla casa paterna in compagnia della figlia.

taglionetto2Anna viene fuori da un matrimonio finito male, ma il suo animo porta cicatrici ben più antiche e profonde, che la riportano ad una vecchia storia di infanzia che riguarda un fratello defunto giovanissimo in situazioni ancora ignote, di cui la donna parla con molta difficoltà.

Il ritorno a casa  sarà per Anna non solo un tuffo in un passato lasciato volutamente alle spalle, in una nebbia fumosa e coprente, che si palesa corposa ei suoi sogni ricorrenti, ma anche l’ingresso dentro un incubo che, dalla mente del giovane omicida, si insinuerà nella sua testa arrivando, poi, ad impossessarsi del suo corpo e delle sue azioni.

taglionetto6Alla psichiatra, infatti, verrà affidata dall’avvocato la perizia psichiatrica del giovane, ma il transfert tra i due penderà presto pieghe scure e assai morbose, da un lato ossessionando la mente della dottoressa con i fantasmi che infestano quella dell’assassino che, poco alla volta, sembrano migrare; e dall’altro paiono riuscire a dare all’ossessione a lei già nota [quella legata alla morte del fratello] una concretezza finora mai avuta, un senso mortifero e alienante che la porterà all’esplosione!

Taglionetto eredita più di una caratteristica dai gialli all’italiana anni ’70, a partire dal “doppio femminino”, che incarna nella figura della protagonista caratteristiche del bene e del male supremi, che qui si concretizza nel corpo morbido e giunonico di Dorotea Mercuri, attrice adatta per incarnare una scream queen idealmente collegata proprio alle star di quel periodo storico del Genere, che andavano a solleticare un senso di erotismo bivalente.

taglionetto3Rizzo dà prova di saper maneggiare con cura anche i momenti più estremi della storia, dosati con cura dalla sceneggiatura di Giuseppe Pizzo a cui si può rimproverare solo di non aver reso un po’ troppo fumoso il collegamento mentale che va dall’omicidio iniziale alla vecchia scomparsa del fratello della protagonista [volutamente rimarcato dal fatto che le indagini sull’inspiegabile scomparsa siano state riaperte proprio in quel periodo], facendo scattare la molla della psicosi nella mente già destabilizzata di Anna.

taglionetto7Numericamente contenute, ma abbastanza inclini all’aspetto grafico sono le scene di omicidio, che si fanno più presenti e importanti nel secondo blocco del film, e rimbalzano tra gli incontri carcerari della Anna/psichiatra con il suo assistito [sospesi in un senso di impotenza di capire e modificare gli eventi accaduti], e quelle della Anna/donna con l’avvocato che da tempo bramerebbe possederne se non il cuore, almeno il corpo [anche qui l’impotenza verso il compiere l’atto carnale, che potrebbe forse allontanare la donna dal turbine discendente che l’ha catturata, si mostra negli intimi incontri tra i due, bloccati proprio nel mentre dagli inspiegabili “Non posso” della donna].

taglionetto4E, distaccandosi momentaneamente dal mood da giallo, Rizzo regala a Taglionetto anche degli inserti citazionistici da horror quasi hammeriano, con gli inserti onirici nebbiosi e in bianco e nero in cui Anna, in camicia da notte, si muove fra i cadaveri in un bosco.

Luca Ruocco

TAGLIONETTO

3.5 Teschi

Regia: Federico Rizzo

Con: Dorotea Mercuri, Giulio Forges Davanzati, Nino Frassica, Luis Molteni, Carmelo Galati

Sceneggiatura: Giuseppe Pizzo

Produzione: Margherita Film

Distribuzione: Bolero Film

Anno: 2011

Durata: 90’

Trailer:

InGenere Cinema

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