Esce per la prima volta in dvd, grazie a CG Home Video, all’interno della collana Sinister Film, un cult sci-fi anni ’60 che ha fatto il giro del mondo: Barbarella.
A dirigerlo è Roger Vadim, un regista francese al quale va intanto il merito di aver intuito il talento di attrici, che poi sarebbero diventate delle dive [sue fidanzate e mogli], come Brigitte Bardot, Jane Fonda, Catherine Deneuve, o Annette Stroyberg, e poi di aver regalato al cinema due film, gli unici della sua carriera veramente indicativi, ovvero Et Dieu créa la femme [E Dio creò la donna], 1956, e Barbarella, 1968.
Se il provocatorio E Dio creò la donna rappresenta il trampolino di lancio al cinema di Brigitte Bardot, per la prima volta bionda e per la prima volta in un ruolo sexy, che caratterizzerà poi tutta la sua carriera, Barbarella segna una vera e propria svolta nella carriera, da poco iniziata, di Jane Fonda.
La giovane attrice, già compagna di Vadim, [nonché figlia di Henry Fonda], che aveva già recitato nel suo precedente La calda preda, 1966 [dove interpretava una ragazza che tradisce il marito per una relazione passionale con uno studente universitario], con Barbarella diventerà un vero sex symbol, e il film, come il precedente E Dio creò la donna, fece scandalo per via delle nudità, delle allusioni sessuali presenti.
Vadim è considerato dai più un regista “commerciale” per via della sua inclinazione a girare sostanzialmente film comuni, ma è innegabile la particolarità stilistica del regista francese, anticipatore dei tempi perché in grado di intuire la valenza dei cambiamenti sociali e di costume europei, così come ad assorbire nei suoi film le prime fasi di emancipazione e di rivolta femminile, in particolar modo la conquista di liberazione sessuale che tanto richiamo ebbe negli anni ’60.
E poco importa se parte della critica dell’epoca e di oggi ha accusato il film di offrire invece un’immagine di donna bambola e libertina, desiderosa di avere “inusuali” legami sessuali con gli uomini che incontra e addirittura con i robot. In fondo Barbarella è un fanta film che non ha moralismi [e perché mai dovrebbe averne?], carico di malizia e insieme di innocenza, divertente e stravagante.
Il primo ministro della Terra e presidente di turno del sistema solare [Claude Dauphin] ha appena raggiunto, attraverso un collegamento interplanetario audiovisivo, Barbarella [Jane Fonda], una eroina sempre in viaggio nella galassia per risolvere determinate questioni, mettendola al corrente di un affare di stato: lo scienziato e astronauta Durand Durand [Milo O’Shea], inventore del raggio positromico, durante una gita nella zona inesplorata di Tauchid, è scomparso, e non si hanno più tracce di lui. C’è il rischio che lo scienziato possa utilizzare il suo brevetto per spezzare la pace e affinità tra gli abitanti, e proprio per questo a Barbarella è stato affidato il compito di trovare lo scienziato.
Non sarà facile per Barbarella portare a termine questo viaggio, sia perché dovrà vedersela con la tiranna [Anita Pallenberg] di un pianeta, sia perché dovrà più volte fare ricorso al suo chiacchieratore per poter tradurre il linguaggio degli abitanti della Città Nera e liberarsi da sfrontate bambine che le fanno i dispetti, per non parlare dei morsi che subirà sul corpo da parte di alcune bambole.
Per fortuna sul pianeta ci sono gli uomini, che la fanno godere [non prima di aver verificato che gli indici degli psicosessogrammi siano combacianti], come l’eremita Mark [Ugo Tognazzi] e l’eccentrico professor Ping [Marcel Marceau]. Ma, più di tutti, è importante la presenza dell’angelo cieco Pygar [John Philip Law, protagonista di Diabolik di Mario Bava, 1968], che aiuterà la bella eroina nella sua impresa.
Barbarella, scritto da Vadim con Terry Southern [Il dottor Stranamore di Stanley Kubrick, 1964, Easy Rider, di Dennis Hopper, 1969], con la collaborazione dell’illustratore di fumetti Jean-Claude Forest, prende corpo proprio dal celebre “fanta-erotico” fumetto Barbarella, ideato dallo stesso Forest, pubblicato per la prima volta nel 1962 all’interno della rivista di moda americana V-Magazine, e giunto in Italia nel 1967, un anno prima dell’uscita del film.
Non sarà un film esaltante, eppure Barbarella è un film a suo modo originale, molto bello visivamente per via di una curatissima scenografia, peraltro firmata dallo stesso Forest, e di sgargianti, eccentrici e succinti costumi realizzati dallo stilista spagnolo Paco Rabanne.
L’erotismo della bellissima Jane Fonda [che sempre per Vadim reciterà un altro ruolo sexy, in uno dei tre episodi di Tre passi nel delirio, 1968] ritorna spesso nel film, ma mai in modo volgare. Celebre è la sequenza iniziale del film, che vede l’attrice americana sospesa in aria, in assenza di gravità, liberarsi da una tuta spaziale e rimanere completamente nuda, mentre i titoli di testa si muovono per cercare di coprire il possibile, o i primi piani dell’attrice in pieno orgasmo dopo le relazioni con il focoso Ugo Tognazzi e quella addirittura sfiancante con il dottor Pig. Ma è tutto molto allusivo, e soprattutto Barbarella è un film fantasy ironico e perché no, buffo, un esperimento riuscito nato soprattutto grazie all’intuizione di Dino De Laurentiis [il film fu girato a Roma].
Peccato che i contenuti extra non comprendano approfondimenti, ma solo il trailer e la galleria fotografica.
Gilda Signoretti
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BARBARELLA
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Roger Vadim
Con: Jane Fonda, John Philip Law, Ugo Tognazzi, Marcel Marceau, Milo O’Shea
Durata: 98′
Formato: 2.35:1
Audio: Italiano Dolby Digital Dual Mono
Distribuzione: CG Home Video [www.cghv.it]
Extra: Trailer; Galleria fotografica