A quattro anni di distanza da Cuccioli-Il codice di Marco Polo, arriva al cinema, da giovedì 27 marzo, Cuccioli-Il paese del vento, il sequel firmato anche questa volta da Sergio e Francesco Manfio, sceneggiatori e produttori del film, di cui Sergio Manfio è regista. Sono trascorsi dieci anni dalla prima apparizione in tv dei sei protagonisti di Cuccioli, nati dalla fantasia dei fratelli Manfio [di cui Francesco Manfio è produttore esecutivo e Sergio Manfio è regista], in onda su RaiDue e Rai Yo Yo, che ha raggiunto le 156 puntate, e che è trasmessa, oltre che in Italia, in 61 paesi del mondo.
Soffio è un piccolo e incantevole paesino che, da molto tempo, sfrutta l’energia eolica, che permette di far funzionare ogni cosa. A custodire la girandolona, che sfrutta l’energia del vento, è il custode del vento, una tartaruga ormai anziana, l’unico ad avere accesso alla grotta dove è custodita. A bordo della mongolfiera, i sei Cuccioli, Senzanome, Olly, Cilindro, Diva, Pio, Portatile, giungono a Soffio, dove assistono al lungo e terribilmente noioso discorso di Re Ciclone e del suo consigliere: la sua stessa coda parlante.
Tutto procede a meraviglia, finché una notte il tenero pulcino Senzanome fa un sogno premonitore che lo mette in allarme: Maga Cornacchia ha rubato uno dei cartelli che custodisce da sempre [e che rappresentano per Senzanome il suo modo di comunicare con il mondo, non potendo/volendo parlare].
Maga Cornacchia ha rubato proprio il cartello al quale Senzanome è più affezionato: ovvero il robot a forma di pulcino, per trasformarlo, dopo averlo fatto uscire dal cartello, in un enorme aeroplano. In questo modo maga Cornacchia potrà raggiungere Soffio, inserendo nell’aeroplano le macchine infernali per distruggere Soffio. Riusciranno i nostri eroi a salvare Soffio dalle intenzioni malvage di maga Cornacchia con i suoi scagnozzi, Cuncun e Canbaluc, e l’avvoltoio Ambrogio? E Senzanome riuscirà a ritrovare la sua mamma?
Il successo della serie e del primo Cuccioli-Il codice di Marco Polo, fanno sperare quindi in una buona affermazione del film, che ha avuto un lavoro di post produzione di due anni. Le linee guida che i fratelli Manfio hanno seguito, insieme con il cast tecnico, prevedono la partecipazione attiva del pubblico, ovvero dei più piccoli, che sono infatti coinvolti da un aquilone che interagisce con loro, all’interno della storia, in balli, canti, e soprattutto impegnati a soffiare forte per aiutare i nostri simpatici sei protagonisti a non precipitare dalla bizzarra mongolfiera sulla quale viaggiano.
Cuccioli-Il paese del vento è un film d’animazione pensato per i bambini, e che guarda al mondo dell’infanzia senza perdere di vista il valore educativo che anche un film d’animazione può avere. Ed è così che il valore della correttezza, della bontà, dell’amicizia, vengono sviluppati con profondità, ma allo stesso tempo con naturalezza, quella naturalezza con la quale è giusto parlare ai bambini. È il rispetto per la natura, unito poi al messaggio sull’importanza che assumono oggi le energie alternative [Cuccioli-Il codice di Marco Polo, incentrato invece sulla missione dei Cuccioli, che dovranno evitare il prosciugamento della laguna di Venezia da parte di maga Conacchia], l’argomento intorno al quale ruota il film.
Cuccioli-Il paese del vento è un film d’animazione pensato per i bambini più piccoli, scritto con semplicità e accortezza da parte dei fratellli Manfio, abili nel saper catturare l’attenzione attraverso divertenti trovate e scene d’azione che non sono contraddistinte, come spesso succede, da una isteria di fondo, ma da una ritmicità modulata che coglie il segno. Da apprezzare è certamente la non facile impresa messa in campo dai due nel parlare di ecologia evitando di rendere la narrazione lenta o ripetitiva, senza mai perdere di vivacità.
Cuccioli-Il paese del vento è un film molto colorato, e i colori vivaci vestono gli stessi protagonisti: dal becco colorato dal rossetto fucsia di Maga Cronacchia, al blu del pelo di Portatile, o al rosso acceso del pelo Olly, o ai suoi occhi di un verde intenso. Durante i titoli di coda, però, non andate via, perché al film segue un cortometraggio tratto dallo storyboard realizzato da alcuni studenti della scuola media “G. Verdi” di Cassine, in Piemonte, vincitori del progetto I bambini di OVS salvano il mondo, lanciato da OVS insieme con Venice Office. Il cortometraggio, dal titolo Wow che isola, è dedicato al riciclo del vetro, della carta e della plastica praticato nell’isola di Wow, a differenza invece dell’isola confinante, l’ inquinata isola di Bleeh.
Gilda Signoretti
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CUCCIOLI – IL PAESE DEL VENTO
Regia: Sergio Manfio
Uscita in sala in Italia: giovedì 27 marzo 2014
Sceneggiatura: Sergio Manfio, Francesco Manfio
Produzione: Gruppo Alcuni
Distribuzione: 01distribution
Anno: 2014
Durata: 80′