Home / Recensioni / In sala / DALLAS BUYERS CLUB di Jean-Marc Vallée

DALLAS BUYERS CLUB di Jean-Marc Vallée

Locandina DallasDopo essersi goduto il successo di Dallas Buyers Club, che si è aggiudicato tre premi Oscar [miglior attore, miglior attore non protagonista e miglior trucco], e che è ancora in programmazione nei cinema nostrani [compreso il Nuovo Cinema Aquila, qui gli orari di programmazione], Jean-Marc Vallée sta lavorando al suo prossimo film, Wild, tratto dall’omonimo romanzo dell’escursionista Cheryl Strayed [edito in Italia da edizioni Piemme], un biopic movie che ha per protagonista proprio l’escursionista americana [interpretata da Reese Witherspoon], che a ventisei anni attraversò a piedi l’America selvaggia tra montagne, rocce impervie, torrenti, e affrontando seri pericoli e sopportando condizione climatiche estreme.

A scrivere la sceneggiatura del film è stato chiamato il famoso scrittore inglese Nick Hornby [è al cinema da giovedì 20 marzo il film Non buttiamoci giù, di Pascal Chaumeil, tratto dal suo romanzo omonimo], alle prese quindi con la sua seconda sceneggiatura dopo quella firmata per il film An Education, 2009, di Lone Scherfig.

Dallas foto 1Dallas Buyers Club, uscito al cinema il 30 gennaio 2014, racconta la storia di Ron Woodroof [Matthew McConaughey], un elettricista e un cowboy da rodeo vissuto a Dallas, in Texas. Ron è un uomo dalla vita sregolata, cocainomane, alcolizzato, affetto da ipersessualità e omofobo.

Un giorno, però, dopo l’ennesima sbronza, i medici gli diagnosticano l’AIDS, e gli comunicano che non gli rimane molto da vivere: poco meno di 30 giorni. Ron, a conoscenza di metodi alternativi e in via di sperimentazione, esportati di contrabbando, si mobilita per procurarsi le medicine necessarie per la cura del virus dell’HIV. Ron è disposto dunque a rischiare, e pronto a scontrarsi con le case farmaceutiche, illecitamente complici con l’FBI, che paga per permettere la diffusione delle medicine in circolo per la cura dell’AIDS, impedendo quindi il normale consumo di altre medicine in via di sperimentazione. In particolare, l’uomo si mette alla ricerca dell’AZT, unico farmaco antivirale che dà fondate speranze di cura dal virus dell’HIV, prescritto però soltanto ai pazienti scelti per essere sottoposti alle sperimentazioni cliniche per conto dell’ente federale americano FDA, o venduto illegalmente, fino a quando, nel 1987, è messo in commercio ad un costo spropositato, e dunque inaccessibile ai più.

Dallas foto 2Con l’aiuto di Rayon [Jared Leto], eccentrico transessuale che ha contratto l’HIV, e che avrà molta difficoltà a entrare nelle simpatie dell’elettricista texano, Ron fonda il Dallas Buyers Club, una associazione alla quale sono iscritti i malati affetti dal virus dell’HIV, che, per ricevere i farmaci, trattamenti antivirali e altri articoli sanitari per la cura dall’AIDS, pagano mensilmente una quota associativa. Non è finita, perché Ron si impegnerà a portare avanti una forte campagna pubblicitaria per mettere in luce la complicità dell’FBI e delle case farmaceutiche, finendo in tribunale. Ron morirà, in seguito alle complicazioni dovute all’AIDS, nel settembre del 1992, dopo sette anni dalla diagnosi dell’ospedale che non gli aveva dato grandi speranze.

Dallas Buyers Club è la storia di un’amicizia dapprima non voluta che si rivela però preziosa, quella tra Ron e Rayon, due persone diverse, cinico e rozzo lui, dolce e fragile lei,  che, per necessità e poi per un affetto reciproco, diventano amici e condividono insieme un periodo estremamente tragico della loro vita.

Dallas foto 3A differenza di ciò che si può pensare, Dallas Buyers Club non è un film sentimentale, proprio perché gli sceneggiatori Craig Borten e Melisa Wallack, evitano il ricorso al dramma, che c’è ma non è approfondito appieno, impegnandosi più sulla battaglia di Ron e sugli scontri con la dottoressa Eve [Jennifer Garner], che ha in cura Ron e che è da sempre contraria alle tecniche di sperimentazione del virus dell’HIV.

Se da un lato la negazione di una impostazione melodrammatica ha evitato il ricorso a patetismi, dall’altra però è anche vero che proprio il distacco con cui sono caratterizzati i personaggi tende a rendere il film piuttosto impersonale. Dallas Buyers Club è un film che racconta la lotta per il diritto alla vita e alle cure dei pazienti affetti da AIDS, il quale, però, manca di scorrevolezza, soprattutto nella seconda parte.

Dallas foto 5McConaughey, che ha vinto l’Oscar come miglior attore protagonista, è notevole nell’interpretazione di Ron, un antieroe antipatico e scontroso, che dimostra però uno straordinario coraggio; particolarmente lodevole è il contributo che dà al film Leto, in un ruolo che interpreta con intensità, assolutamente irriconoscibile. A Rayon è affidata una scena del film molto toccante, nella quale si presenta, vestita con un elegante vestito maschile, al padre, che l’ha ripudiata e che la disprezza.

Dallas Buyers Club ha avuto una gestazione molto lunga, infatti ci sono voluti vent’anni per realizzarlo, da quando cioè lo sceneggiatore Borten, nel 1992,  raggiunse Dallas per incontrare Ron Woodroof, ormai in fin di vita, che gli rilasciò una lunga intervista.

Gilda Signoretti

DALLAS BUYERS CLUB

2.5 Teschi

Regia: Jean-Marc Vallée

Con: Matthew McConaughey, Jared Leto, Jennifer Garner

Uscita in sala in Italia: giovedì 30 gennaio 2014

Sceneggiatura: Craig Borten, Melisa Wallack

Produzione: Truth Entertainment,  Voltage, Evolution Independent, R2 FILMS

Distribuzione: Good Films

Anno: 2013

Durata: 117′

Gilda Signoretti

x

Check Also

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL 44° FANTAFESTIVAL: Dal 27 novembre all’1 dicembre a Roma

Giunto alla XLIV edizione, il FANTAFESTIVAL è pronto a spiegare le sue ...