È uscito giovedì 27 marzo al cinema, nelle sale [compreso il Nuovo Cinema Aquila, qui la programmazione] indicate sul sito di Distribuzione Indipendente [www.distribuzioneindipendente.it], casa di distribuzione che supporta, e difende, il cinema indipendente: Karamazovi, da noi meglio conosciuto come I fratelli Karamazov. Si tratta di una lettura sperimentale dell’ultimo romanzo di Fedor Dostoeskij, pubblicato nel 1880, e diretto dal regista ceco Petr Zelenka, che con questo film approda in Europa.
Non è la prima volta che un’opera teatrale viene portata al cinema, ma ciò che caratterizza I fratelli Karamazov sono una serie di aspetti che lo vestono di singolarità. Innanzitutto il film è un esperimento teatrale che si inserisce all’interno del cinema attraverso il ricorso al metacinema. Si, perché a portare in scena l’opera sono gli attori di una compagnia praghese in viaggio verso la Polonia, che dovranno provare il copione dell’adattamento teatrale dell’opera di Dostoeskij. La particolarità sta nel fatto che la scenografia che avranno a disposizione è quella di una fabbrica., nella quale continuano a lavorare gli operai.
La struttura non è in sicurezza [il giorno precedente è morto un operaio cadendo una passerella], ma lo spazio della fabbrica è ideale per permettere il libero movimento degli attori. La scenografia è ridotta all’essenziale, e infatti, a parte un tavolo e qualche altro oggetto, vediamo gli ambienti della fabbrica così come sono nella loro quotidianità. E così, tra una pausa e l’altra, vediamo gli attori della compagnia uscire dal loro ruolo e aggirarsi negli spazi esterni dello stabilimento.
Fedor Karamazov [Ivan Trojan] è un uomo malvagio e volgare. Nella sua vita ha mostrato solo prepotenza e violenza, e i suoi quattro figli, Dmitrij [David Novotný], Ivan [Igor Chmela], Smerdyakov [Radek Holub]e Alyosha [Martin Myscka] lo odiano. In particolare, Smerdyakov, tra i quattro, è colui che più detesta il padre, che, in quanto figlio illegittimo, è stato sempre trattato come uno schiavo. Dmitrij, invece, considera il padre un rivale in amore, avendo entrambi una relazione con Grusenka [Lenka Krobotová], che si fa mantenere dal vecchio Karamazov, che ha promesso di sposare.
La tensione aumenta, finché un giorno Smerdyakov, stimolato da Ivan, uccide il padre. Del delitto viene accusato però Dmitrij, e viene istituito un processo nel quale ciascuno dei quattro figli avrà modo di mostrare le proprie debolezze psicologiche, assaliti ciascuno dai sensi di colpa e alla continua ricerca dell’amore, inteso anche come ricerca dell’amore di Dio. La morte del padre, se li ha liberati dall’oppressione di un uomo che ha fatto loro del male, li ha resi però psicologicamente instabili, messi di fronte alle proprie responsabilità.
Zelenka firma e dirige un film non comune e dunque esclusivo, dal quale si possono trarre molti spunti di riflessione, e nel quale ogni componente del cast artistico si ritrova a dover interpretare un doppio ruolo: quello di componente della compagnia teatrale di Praga, e di attore che interpreta uno dei personaggi del romanzo.
I fratelli Karamazov è un film d’elite che rappresenta un omaggio del regista al teatro e alla letteratura, un film che chi ama il teatro e lo pratica dovrebbe vedere. Probabilmente, a causa della laboriosità dell’opera, alcuni passaggi del film risultano poco scorrevoli, un po’ oscuri e complessi. Rischiosa, ma assolutamente ragionevole, la scelta di escludere il doppiaggio, mostrandoci quindi gli attori che si esprimono in lingua originale, il ceco, con sottotitoli in italiano.
Gilda Signoretti
I FRATELLI KARAMAZOV
Regia: Petr Zelenka
Con: Ivan Trojan, David Novotný, Igor Chmela, Radek Holub, Martin Myscka, Lenka Krobotová
Uscita in sala in Italia: giovedì 27 marzo 2014
Sceneggiatura: Petr Zelenka
Produzione: Cestmír Kopecký
Distribuzione: Distribuzione Indipendente
Durata: 100′
Trailer: https://www.youtube.com/watch?v=YSCBIr4Ev6E