Un saggio disse, un volta: “Di mamma si muore”.
Frase tagliente e per niente ermetica che, in qualche modo, deve esser giunta anche all’orecchio di Ricky Caruso, regista catanese che nel suo lungometraggio di esordio, Naftalina, racconta proprio la storia di una mater mortis, e della famiglia disfunzionale da questa generata [o, molto più probabilmente, soltanto “messa insieme”].
Caruso non mira alla spettacolarizzazione, anzi, rimastica il marcio che ha invaso e condizionato le vite dei componenti della sua famiglia felice in maniera mesta, timida.
Il regista si approccia a loro con fare scientifico: ne osserva, dall’esterno, comportamento e modus operandi, associandoli ad un insetto-totem, in didascalia.
Quello che, infatti, potrà pensare inizialmente lo spettatore è di trovarsi di fronte ad un film frammentario, situazionista, pur rimestando i liquami di cui è costituita la materia nera e vischiosa che lo compone.
È solo l’illusione di cui Caruso si serve per donare ai tre figliocci di Madre Crudeltà [presenza austera di cui viene celata l’esistenza, nell’incipit] un “a parte”, un momento al di fuori del quadretto familiare che possa essere una parentesi intima con il pubblico voyeur.
Ecco, allora, l’omicida seriale che sfoga la sua ossessione [e frustrazione] sessuale nell’assassinio di giovani donne. È classico e intuibile [ma non per questo poco funzionale]: il set di coltelli che usa è protesi del suo sesso, forse inutilizzabile, e l’omicidio in sé è metafora sanguigna della copula.
Il killer, poi, materializza il ricordo delle sue conquiste/vittime in una collezione tutt’altro che romantica di scatti fotografici [raccolti in una clip video all’interno degli extra del DVD distribuito da CG Home Video in collana Sinister Film “Italia Underground”].
Secondogenito della bella famiglia di Naftalina è l’inetto costretto, dal cuore di mamma, a rimanere un eterno bambino-servo, legato a doppio nodo al volere della genitrice [che ne decide compiti quotidiani e abbigliamento, molto spesso femminile], e che, a sua volta, vede nella madre l’unico oggetto agognabile di desiderio sessuale. Adattando l’impulso al suo stato vermiforme, ovviamente, il giovane brama unicamente i piedi della donna, sempre fasciati all’interno di calze fumé.
Immancabile, poi, la femminuccia, costretta, forse per non intaccare la femminilità della matrona, a vivere chiusa all’interno di uno spazio angusto e, in preda alla sua stessa follia, a cibarsi dei suoi stessi escrementi.
L’input narrativo, che ci porta all’interno delle mura familiari [abitate anche da un padre-fantoccio, con il viso coperto da una pelle squamata simile a corteccia], vuole l’ingresso all’interno del nucleo di un nuovo elemento: una nuova figlia-bambola, raccattata chissà dove dalla mamma, e portata in casa all’interno di un sacco della spazzatura [metafora malinconica di un parto].
La giovane, totalmente priva di ogni sprizzo vitale, riuscirà comunque a diventare focus centrale degli istinti degli altri familiari: le attenzioni della madre, la gelosia della sorella coprofaga, e gli interessi sessuali dei fratelli.
Naftalina si inserisce pienamente nel filone più estremo del nostro cinema indie di Genere, quello che idealmente collega il Morituris di Picchio al Doll Syndrome di Cristopharo.
All’interno del cast, giovani interpreti tutti validi nella parte; il ruolo della matrona è stato affidato alla Monica Zanchi di Spell – Dolce Mattatoio di Alberto Cavallone.
Naftalina è il primo titolo distribuito da Sinister Film nella neonata collana Italia Underground con, nel comparto extra: il trailer, e due clip video [uno con gli scatti degli assassinii raccolti dal protagonista, e un altro con dei bozzetti di scena]. Il DVD include anche un bel booklet con una raccolta di recensioni del film, e alcune foto di scena.
Da recuperare senza esitazioni prima della Festa della Mamma.
Luca Ruocco
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NAFTALINA
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Ricky Caruso
Con: Monika Zanchi, Irene Catania, Emiliano Cinquerrui, Aldo De Luca, Rosario Samuel Adonia, Chiara Segreto
Durata: 82’
Formato: 1,78:1
Audio: Italiano Dolby Digital
Distribuzione: CG Home Video – Sinister Film “Italia Underground”
Extra: Booklet interno; Trailer; Galleria “bozzetti di china”; Galleria “gli scatti dell’assassino”