La commedia racconta la vicenda di Linda Sinclair [Julianne Moore], un’insegnante di letteratura in un piccolo centro della Pennsylvania, alle prese con il ritorno in città di Jason Sherwood [Michael Angarano], promettente ex-alunno e autore di scarsissimo successo di drammi teatrali a New York.
Il giovane, in conflitto con il severo ma affezionato padre [Greg Kinnear] ma, soprattutto, con sé stesso trova, grazie all’apprezzamento datogli dall’ex-insegnante dopo la lettura della sua opera prima “La crisalide “, una contrastante fiducia che lo porterà ad accettare la messa in scena [fino ad allora un miraggio per l’autore esordiente] dell’inconsueto e fosco dramma.
La lavorazione al progetto [fortemente sgradito quasi a tutti tranne che alla professoressa sognatrice e all’insegnante di teatro Carl Kapinas, interpretato da Nathan Lane] porta non pochi scossoni alla calma piatta regnante nel liceo di Kingston, senza contare i coinvolgimenti sentimentali fra ex-alunno ed ex-insegnante [zitella cronica], ed altre vicende peculiari.
Nonostante le numerose vicissitudini il fosco e “arrabbiato“ dramma viene messo in scena e tutto volge per il meglio [se così si può dire], soprattutto nella vita sentimentale della quarantacinquenne [la quale, da persona abituata solo ad assegnare voti scoprirà l’amore con il sempre frainteso e ingiustamente condannato padre del drammaturgo in erba], ormai quasi rassegnata alla solitudine colmata con letture e sogni ad occhi aperti, che però non subisce tutto sommato un così profondo cambiamento, come dovrebbe risultare dall’evolversi delle vicende.
L’esordio alla regia cinematografica di Craig Zisk [finora soltanto regista di sitcom e serie televisive, fra le quali Scrubs e United States of Tara] non lascia di certo stupefatti, proprio perché televisiva e mai ardita od originale, anche se la direzione non sembra per niente casuale o trascurata, ma anzi sottende un forte “attaccamento“ autoriale alla vicenda narrata [peculiarmente mutuato dalla televisione di qualità].
I personaggi sono abbastanza interessanti e ben descritti [se pensiamo che il film è incentrato sul carattere e sulla qualità della recitazione di Julianne Moore], ma mai così audaci o sopra le righe come una storia del genere potrebbe richiedere [il personaggio interpretato da Michael Angarano è una ironica mistura di un idealizzato Jack Kerouac e un post-adolescente in conflitto con la società degli anni 2000 in veste di scrittore e drammaturgo].
Il risultato è una buona commedia sul piano formale, ma che di certo non impressiona il pubblico, che si diverte a tratti e coglie una intelligente [anche se a piccoli tratti scontata] ironia che sta alla base della vicenda; una nota di merito va a buon diritto alla protagonista Julianne Moore, mai prevedibile o trascurabile nei ruoli che interpreta e a Nathan Lane, che nella propria interpretazione dell’eccentrico insegnante di teatro è certamente ineccepibile, ma mai impressionante.
Il film è così caduto nella trappola della scontatezza proprio per non oltrepassare il limite imposto dal target della commedia, con tale mancanza [consapevole] gli sceneggiatori Stacy e Dan Chariton hanno addirittura “giocato” nella stesura di alcuni fondamentali dialoghi.
Un’opera d’esordio piuttosto buona anche se piatta [come imposto dalla già citata esperienza televisiva] ma che denota, in generale, un’ottima scelta per quanto riguarda il cast [Michael Angarano è un notevolissimo attore, così come Nathan Lane, quest’ultimo da ricordare nel film The Birdcage di Mike Nichols e in, guarda caso in numerosi adattamenti al cinema di opere teatrali].
Le dirette citazioni di autori della letteratura e di elementi e opere teatrali fornisce probabilmente un diverso peso alle leggere e non troppo coinvolgenti battute dei personaggi. Da notare tuttavia la tenerezza e la semplicità della regia, sì “televisiva”, ma adatta e capiente nel raccontare con altrettanta ironia la voglia e la necessità di realizzare i propri sogni e di non cambiare sé stessi per cambiare il mondo [senza conoscere quel volto crudo e triste della realtà che la commedia ha il dovere di mettere alla berlina, anche se in questo caso non è successo; e di, finalmente accettare la vita così come viene]
E’ certo che molti potranno riconoscersi nei così fortemente caratterizzati personaggi del film, ma di certo non lo ricorderanno come un titolo da conservare gelosamente e valutare così a fondo, anche se cercando proprio in profondità si riscontrano interessanti dinamiche drammaturgiche [paradossalmente] per nulla scontate, forse un po’ smentite dallo [questo invece scontatissimo] finale [sul quale gli sceneggiatori sembrano aver scherzato e ragionato meta-narrativamente].
Marco Natola
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THE ENGLISH TEACHER
Regia: Craig Zisk
Con: Julianne Moore, Michael Angarano, Nathal Lane, Greg Kinnear, Lily Collins
Uscita in sala in Italia: giovedì 8 maggio 2014
Sceneggiatura: Stacy e Dan Chariton
Produzione: Naomi Despres, Bob Salerno
Distribuzione: Adler Entertainment
Anno: 2014
Durata: 93’