Nel 2007 Pinuccio Lovero fu protagonista di un documentario, sempre per la regia di Pippo Mezzapesa, dal titolo Pinuccio Lovero – Sogno di una morte di mezza estate, nel quale raccontava il proprio sogno, quello di fare il becchino o meglio, come ama definirlo Pinuccio, l’operatore cimiteriale.
A distanza di cinque anni il connubio Pinuccio Lovero-Pippo Mezzapesa si rinnova. Dopo aver conosciuto la notorietà, principalmente locale, ed essere riuscito a coronare il suo sogno, Pinuccio Lovero, ripercorrendo i passi di Antonio La Trippa e Cetto Laqualunque, decide di candidarsi come consigliere alle elezioni amministrative della sua città, Bitonto.
Il regista, bitontino anche lui, Pippo Mezzapesa torna così a raccontarci la vita e le vicende dell’uomo ma soprattutto del personaggio Pinuccio Lovero.
Ora Pinuccio Lovero ha un lavoro, ma quello che inizia a mancargli è quella popolarità acquisita dopo il suo primo film-documentario. L’unico modo che ha per riconquistarla è fare qualcosa di eclatante come candidarsi alle elezioni comunali. Decide così di scendere nell’agone politico, portando la politica in quello che è il suo campo naturale, quello santo, con un programma squisitamente cimiteriale: più loculi e ossari per tutti, nuove fontane per i fiori, panchine per gli anziani e bagni per i disabili.
Vestito da becchino, Pinuccio campeggia sui manifesti del paese e scorrazza, a bordo di un carro funebre, da una parte all’altra per tastare la validità del suo programma politico. Ed eccolo quindi nuovamente al centro dell’attenzione, quella stessa attenzione che stava via via scemando.
Il senso della politica, così come per la vita, di Pinuccio è meraviglioso, pratico, esilarante, vitalisticamente mortuario. Pinuccio vive la sua campagna elettorale, è lui personalmente ad affiggere i manifesti, di notte, e contemporaneamente continua, di giorno, il suo lavoro al cimitero, condivide i preparativi delle nozze con la sua fidanzata Anna e non nasconde il desiderio di avere un figlio.
C’è poi la militanza nella banda musicale del paese e la fervente fede, solo perché ha ottenuto i giusti numeri del lotto, per San Michele Arcangelo. Tutte occasioni che, pur molto distanti dalla vita politica, riesce a sfruttare per farsi pubblicità lasciando i suoi santini [per rimanere in tema] elettorali.
Questo film è un ritratto della politica visto dal basso, una curiosa esemplificazione di un diffuso qualunquismo e protagonismo politico, qui declinato in una singolare versione cimiteriale. E’ però anche l’approfondito esame di una campagna elettorale in un paese che è specchio di quanto accade nel resto del Paese, tra colpi bassi e spietate sfide dove il senso del bene comune finisce per andare smarrito.
”Perché tu possa riposare in pace, al consiglio comunale vota e fai votare Pinuccio Lovero!”
Filippo Pugliese
–
PINUCCIO LOVERO – YES I CAN
Regia: Pippo Mezzapesa
Con: Pinuccio Lovero, Anna Pappapicco, Nicola Cambione, Giuseppe Germano, Giuseppe Modesto e con l’amichevole partecipazione di Nichi Vendola
Uscita in sala in Italia: giovedì 15 maggio 2014
Sceneggiatura: Pippo Mezzapesa
Produzione: Vivo Film, Fanfara Film
Distribuzione: Microcinema
Anno: 2012
Durata: 72′