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PINUCCIO LOVERO – Yes I Can: La conferenza stampa

yes i can2E’ stato presentato alla stampa lo scorso 9 maggio, presso il Cinema Barberini a Roma, il nuovo film di Pippo Mezzapesa con l’esuberante Pinuccio Lovero.

Il film, già presentato allo scorso Festival Internazionale del Film di Roma, sarà distribuito nelle sale a partire dal 15 maggio da Microcinema.

A presentare il film alla stampa erano presenti il protagonista, Pinuccio Lovero, e il regista Pippo Mezzapesa.

Il regista bitontino, dopo un intervallo scandito dalla realizzazione di un cortometraggio nel 2009, L’altra Metà, che si aggiudica una menzione speciale ai Nastri dArgento oltre alla candidatura al David di Donatello e al Globo d’Oro e di un lungometraggio, Il Paese delle Spose Infelici, di cui scrive anche la sceneggiatura, torna a lavorare con il suo conterraneo Pinuccio Lovero.

L’inizio della collaborazione tra Pinuccio e Pippo Mezzapesa va però ancora più in là nel tempo rispetto al loro primo lungometraggio, Pinuccio Lovero – Sogno di una morte di mezza estate, e risale ad un cortometraggio girato dal regista molto tempo prima. Ed è proprio Mezzapesa a raccontarci di come è nato il film: una volta appreso della candidatura di Pinuccio, invece di fargli da endorser politico, ha preferito fargli un film, un altro. Dopo le resistenze dell’attore, che si è fatto un po’ pregare, l’ha convinto e hanno creato e condiviso la folle campagna elettorale.

yes i can 3Quello che si vede nel film è tutto reale; certo si tratta di una realtà molto enfatizzata ma comunque tutto vero, dal percorso del protagonista a tutto quello che è mostrato in questa pellicola.

Unica scena “costruita” è quella nel finale con la partecipazione di Nichi Vendola.

Pinuccio ha poi risposto in maniera negativa a chi gli chiedeva se ormai si sentisse una star, aggiungendo che rispetto alla sua vita quotidiana, non è cambiato nulla, continua a lavorare nel cimitero ed è felice di continuare a farlo.

Pippo Mezzapesa ci rivela poi un particolare importante riguardo al film, ossia sulla sceneggiatura. Il regista ammette che non esiste una vera e propria sceneggiatura ma più che altro una sorta di canovaccio; ci si è affidati molto al corso degli eventi e a Pinuccio. La scrittura definitiva del film è venuta fuori solo in fase di montaggio.

Questo film ed il suo protagonista rappresentano una lente di ingrandimento sulla realtà di un microcosmo che in fondo ha tutte le caratteristiche e le stesse dinamiche del macrocosmo. Uno sguardo grottesco e sincero su un mondo alla deriva, in cui spesso l’apparenza offusca il contenuto. E’ l’analisi di una società in cui la televisione detta legge, in cui la politica ormai non punta più su programmi convincenti, in cui le ideologie si confrontano, fino a deperire, in cui ognuno può ambire a quei pochi minuti di celebrità.

Filippo Pugliese

InGenere Cinema

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