A partire dal 12 giugno, e fino al 2 luglio, tutti i prodotti audiovisivi importati in Italia saranno privi di doppiaggio.
La causa è da ricercare nel mancato rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro, che risale al 2008, ed è scaduto nel 2011, e nella carenza di programmi esaurienti che possano venire incontro a tutti coloro che operano nel settore.
La decisione di indire uno sciopero, è stata presa dall’Aidac, Associazione Italiana Dialoghisti e Adattatori Cinematografici, riunitasi l’11 giugno al Teatro Vittoria di Roma. Allo sciopero aderiscono Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil.
Alla protesta, oltre ai doppiatori, aderiscono anche i fonici, gli adattatori, i dialoghisti, gli assistenti e i direttori del doppiaggio e tutte le figure professionali coinvolte nel settore.
Il comunicato stampa diffuso dall’Associazione Italiana Dialoghisti e Adattatori Cinetelevisivi:
“L’assemblea dei professionisti del Settore Doppiaggio, riunita in data 11 giugno 2014, prende atto dello stallo della trattativa del rinnovo del CCNL (Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro).
Fa sua l’insoddisfazione manifestata al tavolo della trattativa dalla delegazione trattante, per le distanze eccessive tra le posizioni delle parti e la lunghezza esasperante dei tempi.
In coerenza con le istanze rappresentate nella precedente assemblea del 9 giugno u.s., proclama lo Sciopero del Settore Doppiaggio per tutte le figure professionali presenti nel vigente CCNL a partire dal primo turno del giorno 12 giugno 2014 Fino a tutta la giornata del 2 luglio 2014. SLC CGIL FISTEL CISL UILCOM UIL”.