In attesa di vederla su grande schermo nell’horror a episodi Paranormal Stories, prodotto da Gabriele Albanesi Produzioni e distribuito in sala da Explorer Entertainment, abbiamo incontrato l’attrice Claudia Fratarcangeli, co-protagonista dell’episodio La Medium.
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[Luca Ruocco]: “Paranormal Stories” è la tua prima esperienza d’attrice per un lungometraggio. Ci parli del tuo personaggio in questo film e delle tue esperienze pregresse di interprete, prima di arrivare a questo set?
[Clauda Fratarcangeli]: In Paranormal Stories interpreto il ruolo di Francesca, nell’episodio La Medium, diretto da Roberto Palma. Il mio personaggio vive un momento di forte frustrazione dovuto alla singolare occupazione di pseudo-veggente della madre, frustrazione che la porterà a compiere una scelta radicale. Con Roberto ci siamo da subito trovati in sintonia, a partire dalla fase dei casting. E’ raro trovare un regista che sappia realmente osservare e tirare fuori le capacità di un attore e, soprattutto, che faccia prove ed improvvisazioni prima del set. E’ stato fondamentale sperimentare insieme ad Anna Maria Teresa Ricci [n.d.r. la medium] il rapporto ed i conflitti madre-figlia e, quando siamo arrivate sul set, avevamo già terreno fertile per poterci “muovere” ed interagire all’interno di esso. Precedentemente avevo girato cortometraggi, videoclip, pubblicità e preso parte ad opere teatrali.
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[LR]: Hai già avuto diverse esperienze all’interno del mondo del cinema indie. Più volte abbiamo affrontato le problematiche di registi, sceneggiatori e produttori del mondo indipendente. Come è, invece, per un’attrice, muoversi all’interno di questo sottobosco?
[CF]: Altrettanto problematico ma chi sceglie questa strada lo sa e ne accetta limiti e vantaggi. E’ una passione, una “droga” di cui non puoi fare a meno anche se spesso ti ritrovi a fare i conti con la frustrazione di non avere una stabilità, soprattutto economica. Ma nella mia vita ho sempre scelto le vie più impervie, quando arrivi verso la vetta, poi, hai una gratificazione maggiore. E mi piace quella libertà di sperimentare del cinema indie, libero dalle logiche di un mercato, quello commerciale, a mio avviso un po’ troppo stardardizzato ed omologato.
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[LR]: Tra le esperienze di set finora avute, c’è una che ti ha particolarmente segnata?
[CF]: Ricordo con grande piacere la realizzazione di un corto di Genere fantastico,diretto da Giorgio Bruno, Il telefono, girato la scorsa estate. Mi auguro vada in porto la possibilità di farne un lungometraggio. Poi sicuramente un’esperienza a New York sul set della dark comedy Stiffed del regista Mike Baez [già attore in Return to nuke’em high di Lloyd Kaufman], in cui avevo il ruolo di una hostess sui generis italo-americana.
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[LR]: Quali sono i progetti che ti vedono attualmente impegnata, e quali quelli futuri?
[CF]: Ho preso parte in questi giorni al nuovo film di Tonino Zangardi: L’esigenza di unirmi ogni volta con te, con Claudia Gerini e Marco Bocci. Interpreto il ruolo della mamma del protagonista da piccolo. Abbiamo girato in Salento e dovremo ultimare a breve le riprese a Roma. Sto lavorando con la mia mentore-acting coach Rosa Morelli e il regista Bruno Cipriani alla realizzazione di uno spettacolo sulla pittrice Frida Kahlo, un personaggio che mi ha segnata nel profondo da quando lavorai su di lei durante un workshop con Elizabeth Kemp [n.d.r. membro Actors Studio e coach di Harvey Keitel e Bradley Cooper]. Ad ottobre sarò impegnata in un film indipendente che si girerà in USA, ma non dico altro per scaramanzia! Inoltre sto portando avanti il progetto del programma radio Scritti Parlanti con l’attore Stefano Ferrara, programma che avrà a breve una veste nuova e live [per saperne di più potete visitare la pagina facebook Scritti Parlanti].
Luca Ruocco
[Roma, Luglio 2014]