Ci troviamo in una piccola cittadina di provincia, in Giappone. Tutto sembra seguire la solita routine quotidiana ma in realtà qualcosa sta succedendo: improvvisamente tutti gli uomini mutano in zombi e cominciano ad uccidere selvaggiamente le donne. Con il trauma dell’aver assistito alla morte violenta di famigliari e amici che la spinge verso la pazzia, Sakura, tipica studentessa giapponese, si rifugia in un mondo di fantasia animato dove incontra Billy, un personaggio del suo libro di testo! Billy aiuta Sakura a sopravvivere agli zombi e alla minaccia, ancora più grande, rappresentata da Aoi, mentre la ragazza cerca di trovare la controparte in carne ed ossa di Billy e la risposta a due domande: perché sta accadendo tutto questo? E chi o cosa c’è dietro? Armata unicamente con un arco per difendersi e con un libro di testo in inglese per distrarsi, Sakura attraversa un mondo apocalittico immerso nel caos alla ricerca di risposte alle sue domande.
Schoolgirl Apocalypse, apocalittico zombie movie, arriva in Italia direttamente dal Giappone e fa tappa alla XXXIV edizione del Fantafestival, a Roma.
Un film che dietro la maschera di film horror nasconde un volto dai molteplici aspetti: in particolare ricama sul tema della violenza sulle donne [a trasformarsi in zombi sono solo gli uomini e le loro vittime sono solo donne]. In un certo qual modo possiamo considerare Schoolgirl Apocalypse un film femminista, ma anche e soprattutto un film di formazione: la giovane studentessa Sakura si ritrova improvvisamente da sola a dover affrontare un mondo piombato nel caos; trovandosi obbligata ad affrontare un processo di crescita e di maturazione per poter sopravvivere.
Da un certo punto di vista ci troviamo davanti a qualcosa di già visto [28 giorni dopo, The Road], anche se con modalità differenti, ma non c’è, però, rischio di interesse o di annoiare lo spettatore; persino i tempi lunghi di alcune scene risultano non pesanti nell’economia del film. Quello che, purtroppo, rovina un film che altrimenti sarebbe riuscito in pieno, è il finale!
Buona l’interpretazione delle protagoniste, soprattutto quella di Higarino [Sakura], giovanissima attrice, musicista e showgirl giapponese, resa celebre in patria dal libro fotografico Okinawa Bishoujo Zukan, una raccolta di bellezze locali. Schoolgirl Apocalypse è il suo primo film. In Giappone è considerata una artista di talento con un futuro molto promettente. Accettabile quella di Mai Tsujimoto [Aoi]. Anche per lei si tratta della prima esperienza nel mondo del cinema.
Schoolgirl Apocalypse, scritto e diretto da John Cairns [regista, autore e produttore pubblicitario], noto soprattutto nel mondo del cinema indipendente per il suo lavoro di produttore e di autore di video musicali [autore di video per numerosi artisti famosi], è prodotto da Yukie Kito, giovane produttrice di numerosi film come L’amore giovane di Hethan Hawke, Mille anni di buone preghiere di Wayne Wangh [miglior film al Festival Internazionale di San Sebastian] e Tokio Sonata di Kiyoshi Kurosawa [miglior film agli Asian Film Award di Hong Kong e premio della giuria a Cannes nella sezione Un Certain Regard].
Realizzato nel 2011, Schoolgirl Apocalypse ha fatto il giro di diversi Festival e kermesse cinematografiche in tutto il mondo, dal Puchon International Fantastic Film Festival al Japan Filmfest di Amburgo, passando per il Fantasia Film Festival di Montreal in Canada.
Filippo Pugliese
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SCHOOLGIRL APOCALYPSE
Regia: John Cairns
Con: Rino Higa, Max Mackenzie, Asami Mizukawa, Mai Tsujimoto
Sceneggiatura: John Cairns
Produzione: Lantis KK
Anno: 2011
Durata: 86′
Nazionalità: Giappone