“Se una cosa la puoi sognare, la puoi anche vivere. No, se una cosa la puoi sognare, vuol dire che stai dormendo.”
Questa è una delle tante frasi di I Rec U con il quale Federico Sfascia demolisce, almeno apparentemente, ogni briciolo di romanticismo e smielosità che si possa immaginare in un ambito filmico. Solo “apparentemente” perché dietro questa maschera caustica, in realtà, quello di Sfascia è proprio un film sull’amore.
Neve è un ragazzino con un problema alla vista, che non gli permette di vedere il volto delle donne che incontra. Il dottor Therieux, però, inventa un paio di occhiali collegati ad una telecamera in grado di “riparare” questo difetto ottico. La vita di Neve procede tra un tentativo di suicidio e l’altro, finché non conosce Penelope, l’unica ragazza di cui riesce a vedere il volto senza utilizzare la sua speciale lente.
All’inizio del film troviamo il protagonista, Neve, ancora bambino preso a guardare un film in VHS.
Ad un certo punto succede qualcosa, un terribile incidente che provoca il difetto ottico che accompagnerà il protagonista per il resto della sua vita: Neve non riesce più a mettere a fuoco i volti delle donne che gli si parano davanti.
Grazie all’intervento del dottor Therieux [Terry Gilliam] che gli impianta una telecamera negli occhiali, Neve riesce a vedere la realtà.
Il tema principale del film è l’amore e la passione che, in modo cinicamente ironico e divertente, vengono privati di importanza. L’aspetto sentimentale viene affrontato in modo, per certi versi, originale con l’aggiunta di un pizzico di cinismo e ilarità: Neve è uno che si innamora regolarmente, soprattutto di ragazze che non lo considerano minimamente. Sconfitte sentimentali che spingeranno più volte il protagonista a tentativi bislacchi di suicidio.
Poi arriva Penelope, la sola ragazza che Neve riesce a mettere a fuoco senza l’ausilio della telecamera, quasi un segno del destino; tra i due nasce qualcosa che è comunque destinato, però, a durare poco. La prematura morte della ragazza spinge il ragazzo a cercare aiuto nel soprannaturale, per riportare in vita la propria amata: grazie ad un rito, Neve, suo fratello Max e Faustine, professoressa di protagonista ed ex fidanzata del fratello, vengono catapultati in un mondo parallelo dove un mostro tiene imprigionata Penelope.
I Rec U è un film davvero interessante che riesce a coinvolgere lo spettatore, lo fa ridere, lo fa esaltare e lo fa persino commuovere. E’ un film che lascia, nel bene o nel male, qualcosa a chi lo vede.
Per il ruolo di Neve, il regista ha scelto un giovane attore esordiente umbro, Lorenzo Porzi che ha tra le sue caratteristiche una vaga somiglianza nei lineamenti con Sylvester Stallone. Probabilmente anche per questo il protagonista indossa per tutto il film una maglia del film Rocky e la sua camera è piena di elementi che rimandano alla saga del pugile. Ma non è questa l’unica citazione in un film che straborda di riferimenti sia cinematografici che non.
Federico Sfascia, di professione fumettista, è in questo film regista, sceneggiatore e produttore insieme ad alcune case di produzione indipendenti.
Nonostante sia del 2012, I Rec U non ha ancora una distribuzione. Presentato in anteprima mondiale a Foligno. Molto bella la colonna sonora, composta da Alberto Masoni.
“Poi in un film ci sono i titoli di coda. Sai cosa c’è dopo i titoli di coda? Dopo i titoli di coda, c’è la vita.”
Filippo Pugliese
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I Rec U
Regia: Federico Sfascia
Con: Terry Gilliam, Federica Bertolani, Dolphine Lundgren, Lorenzo Porzi, Massimiliano Torti
Sceneggiatura: Federico Sfascia
Anno: 2012
Durata: 110’