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DYLAN DOG – Cronache dal Pianeta dei Morti e ORFANI Vol. 2 per Bao Publishing

cronachedalpianetadeimorti1La collaborazione tra Sergio Bonelli Editore e Bao Publishing continua a dare solo ottimi frutti!

In periodo di  piena nel cantiere di ristrutturazione in casa Dylan Dog, Bao fotografa in un volume a tre storie [le prime, e finora uniche, arrivate in edicola] l’incipit, con tanto di flashback, delle cosiddette Cronache dal Pianeta dei Morti.

Create dallo sceneggiatore Alessandro Bilotta, le Cronache raccontano uno dei possibili futuri vissuti dall’Indagatore dell’Incubo [la variabile sulla diversificazione contemporanea e trasversale di futuri differenti e tutti ugualmente accettabili/possibili era stata introdotta nelll’universo Dyd dallo stesso Tiziano Sclavi]. Un futuro dove gran parte della popolazione di Londra [e forse del mondo intero] è stata colpita da un’orrenda epidemia che ha trasformato gli uomini in orde di cadaveri ambulanti antropofagi.

Bilotta costruisce quella che, ad oggi, è una trilogia balzando dal Dylan Dog Color Fest numero 2 [del 2006], all’Albo Gigante numero 22 [del 2013], per poi tornare al Color Fest [sempre del 2013].

Sole tre storie [brevi e a colori quelle dei Color] e più lunga e nel classico b/n l’altra, per raccontare l’esplosione, il dilagare e il degenerare di un’epidemia zombie. Ma non basta, perché all’interno del disastro Bilotta ricostruisce [reinventa?] un nuovo Dylan Dog che, dopo aver subito un pesante evento traumatico che si lega a doppio nodo all’esplosione stessa dell’epidemia, si trova ad allontanarsi dal suo mondo, dalla sua stessa professione e dagli amici di sempre per, come percorrendo un assurdo cammino all’indietro, ricadere nel vizio nell’alcool [prima] e rientrare in polizia [dopo], a capo di uno speciale reparto delle forze armate dedicato esclusivamente alla ricerca e alla cattura dei morti viventi.

La saga delle Cronache dal Pianeta dei Morti riesce realmente ad aprire, pur rimanendo all’interno di un climax molto stereotipato del Genere horror, spiragli davvero innovativi per quanto riguarda un Dylan Dog del futuro. Ed è una coincidenza con molte tracce di luccicanza il fatto che questo mondo sia riuscito a svilupparsi in modo così personale e [nel suo piccolo] approfondito, capiti proprio poco prima e durante il periodo di rinnovamento intrapreso dallo stesso Dylan Dog.

cronachedalpianetadeimorti2Luccicanza che non è sfuggita al nuovo curatore di collana, Roberto Recchini, che ha deciso di esplorare l’universo “altro” creato da Bilotta dedicandogli un appuntamento annuale fisso: quello del Dyal Dog Speciale, che di anno in anno espanderà la materia narrativa raccolta, oggi, nello splendido volume pubblicato da Bao Publishing: taglio bonellide, copertina rigida, con affascinante disegno di Paolo Martinello con l’ormai cinico Dylan che passeggia  nella piovosa Londra invasa dagli zombie e da una macabra luce verdognole. All’interno,  le tre storie e, come ormai Bao ci ha abituati, un comparto extra interessante: con studi e concept dei personaggi, dichiarazioni e mini bio degli autori e illustrazioni a colori.

Se la materia narrativa di Dylan Dog è stata da sempre legata all’universo romeriano dei morti viventi [fin dal numero di esordi firmato dal creatore Sclavi], la storia ri-raccontata ne Il Pianeta dei Morti, Il tramonto dei vivi-morenti e Addio, Groucho, affronta alcune delle tematiche care ai fan della prima ora secondo un punto di vista nuovo, allarga il narrato dylaniato affrontando alcuni nodi chiave: la pensione di Bloch, in primis, anticipando uno dei grandi cambiamenti della nuova era,  e [accidentalmente?] il cruccio che per mesi ha ossessionato i seguaci di Dylan negli ultimi tempi: la graduale “scomparsa” di Groucho in verità si tratta solo di un minor utilizzo del suo personaggio], dalla vita del suo capo [cosa che Bilotta fa in maniera gustosamente orrorifica!

Volume importante, da accaparrarsi prima dell’inizio del nuovo inizio!

orfani2bugieE imperdibile è anche il secondo volume [grande formato e, ovviamente, a colori] della serie Orfani, disponibile come il precedente anche nell’edizione variant.

La serie a fumetti ideata da Roberto Recchioni ed Emiliano Mammuccari sta per compiere il primo giro di boa [il numero 12, che segnerà la chiusa del primo ciclo narrativo arriverà nelle edicole il prossimo mese, e il volumone Bao ci ripropone un importante momento narrativo della prima serie interamente a colori di casa Sergio Bonelli Editore.

Bugie, questo il titolo del volume che racchiude al suo interno i numer 4, 5 e 6 [rispettivamente Spiriti nell’ombra, L’uomo con il fucile…E rinascerai con dolore] è proprio la risalita di china che lo stesso Recchioni identifica in una dichiarazione raccolta all’interno del volume: “Quando realizzo una serie, so che per quanto io cerchi di rendere esplosivo l’episodio di partenza, poi le cose procederanno come un diesel fino a quando tutto sarà al proprio posto.”.

Ed quello che succede in questo volume due, in cui, senza spoilerare per coloro che non hanno avuto modo [o voglia] di seguire la serie da edicola, tutte le carte finora messe in tavola cominceranno a mostrare una seconda faccia che cambierà del tutto le prospettive della storia, per portare ad una seconda parte di stagione del tutto rivoluzionaria per il micro e il macro-mondo costruito da Recchioni Mammuccari.

Come già nel primo volume, ogni storia è anticipata da una scheda crediti, e chiuda da una breve intervista ai disegnatori del numero [quelli di questo volume sono Massimo Dall’Oglio, Gigi Cavenago, Luca Maresca, Werther Dell’Edera] e, soprattutto, un corposissimo reparto extra che racchiude: un lungo e interessante paragrafo firmato dallo stesso Mammuccari riguardo il Caratterizzare gli Orfani, in cui il disegnatore racconta di come sia arrivato a dare ai protagonisti di questa avventura corale una propria riconoscibile identità che traspaia dalla loro stessa fisicità, dalla postura, dalle espressioni. Il paragrafo è comprensivo anche di schizzi e disegni.

Anche Cavenago regala una sua testimonianza nel paragrafo Curva di apprendimento, in cui racconta il suo approccio grafico alla scenografia futuristica del fumetto.  E poi un fiume di disegni, schizzi, studi e dichiarazione di sceneggiatore e disegnatori, per arrivare alla testimonianza di Massimo Carnevale riguardo il suo approccio alle copertine della serie [sono presenti i vari stati di alcuno disegni di copertina alternativi pensati per il numero sei].

Luca Ruocco

DYLAN DOG – Cronache dal Pianeta dei Morti

4 Teschi

Autori: Alessandro Bilotta, Carmine Di Giandomenico, Daniela Vetro, Paolo Martinello

Editore: Bao Publishing [www.baopublishing.it]

Pagine: 192

Illustrazioni/Foto:

Costo: 16,00 euro

ORFANI Vol. 2 – Bugie

4 Teschi

Autori: Roberto Recchioni, Emiliano Mammuccari, Massimo Dall’Oglio, Gigi Cavenago, Luca Maresca, Werther Dell’Edera

Editore: Bao Publishing [www.baopublishing.it]

Pagine: 192

Illustrazioni/Foto:

Costo: 16,00 euro

InGenere Cinema

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