Home / Recensioni / Home Video / SMILEY di Michael J. Gallagher

SMILEY di Michael J. Gallagher

smiley1Nonostante la tendenza a confezionare remake, prequel e reboot di ogni genere continui faticosamente a trascinarsi, sono [purtroppo] lontani gli anni in cui i leggendari Freddy Krueger, Michael Myers, Jason Voorhees, Leatherface e compagnia bella imperversavano nelle sale.

Adesso, volenti o nolenti, stiamo vivendo in pieno il boom di social netwok ed annesse videochat, di conseguenza nello sconfinato mercato dello slasher americano non poteva mancare un nuovo cattivone che si aggirasse nel mondo della rete.

Eccovi quindi servito il boogeyman del web, con tanto di maschera che riproduce il più classico degli emoticons: una serie di cuciture a formare gli occhi e, appunto, uno smile sulla bocca. Tenendo conto che ci troviamo di fronte ad un Genere basato su una ricetta semplicissima [killer dotato di un look stuzzicante, nudi gratuiti e omicidi a manetta], le carte in tavola per giocarsi un prodotto fresco e divertente c’erano tutte. Peccato che l’esordiente [e giovanissimo] Michael J. Gallagher sia riuscito a combinare un disastro, sfornando un film scritto male e girato ancora peggio.

smiley2La storia vede la collegiale Ashley trasferirsi per gli studi a casa di Proxy, sua coetanea. Diventano presto amiche ed iniziano a frequentare una cerchia di nerdissimi collegiali che organizzano feste in chat [?!?!].

Le due ragazze vengono così a conoscenza di una leggenda che spopola in rete: digitando per tre volte in una chat la frase I did it for the lulz [letteralmente lo faccio per gioco/per diverimento], l’altra persona che sta chattando viene uccisa da un misterioso Uomo Nero chiamato Smiley. Ovviamente la curiosità vincerà sulla paura… con ovvie conseguenze.

Gallagher e il suo sceneggiatore Glasgow Phillips scelgono di mixare il concetto su cui era nata la celebre saga di Candyman [dove uno’entità malvagia veniva evocata ripetendo per cinque volte il suo nome davanti allo specchio] con un’estetica da teen/horror tipica dei vari Scream e So cosa hai fatto.

smiley4Come da manuale del Genere abbiamo anche il classico doppio finale accompagnato da un ultimo colpo di scena [o presunto tale]prima dei titoli di coda… ed è qui che si toccano apici di ridicolo involontario davvero notevoli. Ma soprattutto risulta a dir poco irritante la scelta di disseminare una noiosissima serie di momenti in cui emergono divagazioni quasi filosofiche sul labile confine tra realtà tangibile e virtuale… quando invece [come vogliono le regole del Genere] si sarebbe potuto pigiare l’acceleratore sul versante sex&gore.

Velo pietoso anche per quanto riguarda il lato tecnico, con sfocature involontarie, una fotografia scialba e un montaggio pedestre. Come se non bastasse gli attori fanno di tutto [e ci riescono bene!] per rendere insopportabili i loro personaggi, con l’unica attenuante che si ritrovano ad interpretare una serie di macchiette al limite del demenziale. Anche il bravo Roger Bart [già visto e apprezzato nell’ottimo Hostel: Part II] non riesce a salvarsi, offrendo una performance davvero fiacca e deludente.

smiley3In conclusione. cosa resta di questo Smiley? Un filmetto da supermarket  tedioso e inutile come pochi, da evitare anche per gli irrudicibili dello slasher. Uscito in America direttamente per il mercato direct-to-video, nel nostro paese [a discapito di tanti validi prodotti rimasti nel mucchio dell’invisibilità] ha avuto addirittura l’onore di una programmazione nelle sale. Ennesima palma d’oro alla meritocrazia.

Smiley è distribuito in Blu-Ray da 01 distribution in un’edizione con sovra-copertina cartonata priva di extra.

Lorenzo Paviano

SMILEY

Voto film: 

1 Teschi

Voto Blu-Ray: 

3disc copy

Regia: Michael J. Gallagher

Con: Caitlin Gerard, Melanie Papalia, Michael Traynor, Shane Dawson, Andrew James Allen, Roger Bart

Durata: 95’

Formato: 2.35:1 – Full HD 1080p

Audio: Italiano, Inglese DTS-HD Master Audio

Distribuzione: 01 distribution [www.01distribution.it]

Extra: /

Anno: 2012 [BD 2014]

InGenere Cinema

x

Check Also

hostel_4

HOSTEL e HOSTEL 2 di Eli Roth

Molte sono le voci che, in questa estate 2011, accennano ad una ...