Reduce dai clamorosi incassi al botteghino, Lucy, l’ultima fatica di Luc Besson, distribuita da Universal Pictures, arriva da giovedì 25 settembre nei nostri cinema.
A fare da protagonista in questo thriller d’azione fantascientifico che farà, ne siamo certi, molta presa sul pubblico, Scarlett Johansson, mentre, in un ruolo importante ma ben più marginale, Morgan Freeman.
Gli scienziati ne parlano da tanto tempo, senza mai, però, riuscire davvero a trovare risposte esaustive: gli esseri umani usano solo il 10% delle proprie capacità… ma cosa succederebbe se riuscissimo a spingerci oltre? Quali poteri nascosti riusciremmo a mostrare, e quali potenzialità da esibire ci renderebbero così unici? Ebbene, è intorno a questa domanda che si muove il film, in particolare intorno alle probabilità umane di raggiungere il 100% delle capacità cerebrali; un pensiero oltremisura impossibile.
Se già il soggetto vi attrae, non è da meno la sceneggiatura. A differenza di molti film, Lucy si veste fin dai primi minuti di adrenalina e suspense, violenza e azione.
Lucy [Scarlett Johansson] è una studentessa universitaria che vive a Taiwan, Cina. È in compagnia del suo fidanzato; i due chiacchierano davanti ad un hotel, dove lui dovrà incontrare un uomo per affari. In brevissimo tempo, Lucy viene ammanettata alla valigetta che il fidanzato aveva con sé, costretta ad entrare da sola in albergo e chiedere di incontrare il potente Mr. Kang [Choi Min Sik], in realtà un criminale tra i più temuti.
In poco tempo, Lucy diventa la preda di un gruppo di rapitori, che, spietati e privi di ogni forma di umanità, la sottopongono ad un intervento chirurgico che ha dell’incredibile: le inseriscono nell’addome un pacchetto contenente uno speciale tipo di droga: CPH4, all’interno del quale è contenuta una sostanza sintetica molto potente, capace di destabilizzare la mente umana e provocare gravi alterazioni.
Il destino vuole che la sostanza chimica venga accidentalmente dispersa e poi assimilata all’interni del corpo di Lucy, scatenando in lei dei fenomeni inspiegabili, e risvegliando ogni zona del suo cervello, che viene così stimolata.
Il caso suscita l’attenzione del professore di neuroscienze all’università, Samuel Norman [Morgan Freeman], che da anni studia il cervello e le sue capacità.
I criminali che hanno preso in ostaggio Lucy non hanno la più pallida di quello che hanno scatenato, e neanche il professor Norman, nelle sue teorie, era mai riuscito ad immaginare nulla di così sconvolgente.
Farà parlare nuovamente di sé Besson, come è capitato per altri suoi film [come Léon o Nikita], con questo Lucy: indubbiamente un film affascinante, misterioso e assolutamente coinvolgente.
Non c’è spazio per stalli temporali e dialoghi troppo verbosi. Lucy è un concentrato di azione e tensione, un film attraente che ha come protagonista la mente umana e i suoi segreti, un argomento quasi mai trattato dai media e poco discusso. Lucy sembra chiedere allo spettatore se davvero sia consapevole della sua identità e delle potenzialità, esortandolo quasi a raggiungere i giusti equilibrio e concentrazione per mostrare le proprie abilità. È dunque impossibile non porsi degli interrogativi, una volta lasciata la poltrona in sala.
Molto bella la prima parte del film, che è poi quella propriamente narrativa. Assolutamente affascinante, la seconda parte, per la verità un po’ troppo estesa, nella quale Lucy va incontro ai suoi viaggi nello spazio e nel tempo, riuscendo a raggiungere la preistoria, lei che, non a caso, si chiama come il più antico ominide femmina.
Gilda Signoretti
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LUCY
Regia: Luc Besson
Con: Scarlett Johansson, Morgan Freeman, Amr Waked, Choi Min Sik, Pilou Asbaæk
Uscita in sala: giovedì 25 settembre 2014
Sceneggiatura: Luc Besson
Produzione: EuropaCorp, TF1 Films Production
Distribuzione: Universal Pictures Italia
Anno: 90′
Durata: 2014