Michele [Ludovico Girardello] è un adolescente come tanti… o almeno crede di esserlo! La sua vita trascorre tra alti e bassi, tra il vuoto lasciato da un padre scomparso troppo presto, le premure di una mamma-poliziotto [Valeria Golino] che cerca a tutti i costi di non far pesare su di lui le dure responsabilità del suo lavoro, e le vessazioni che un duo di bulli gli riserva quotidianamente, trasformando la sua vita scolastica in un inferno.
Michele si è anche infatuato, per la prima volta, di una nuova compagna di scuola, Stella [Noa Zatta], ma la sua timidezza lo immobilizza, e davanti alla ragazza dei suoi sogni riesce a collezionare solo una serie di brutte figure.
Questo fino a quando, umiliato dall’ennesimo tiro mancino di due bulli, il giovane non esprime, disperato davanti allo specchio del bagno, il desiderio di diventare invisibile, per poi [un po’ come succedeva al bambino del Da grande con Renato Pozzetto] vedersi esaudito e catapultato in una storia incredibile.
Col suo nuovo corpo invisibile, Michele può togliersi qualche sfizio, come vendicarsi dei suoi due aguzzini e infilarsi nello spogliatoio femminile della scuola per rifarsi gli occhi.
Mentre tenta di spiegarsi cosa, nella realtà, gli sia successo, qualcuno inizia a far sparire alcuni suoi compagni di scuola, e strani personaggi iniziano a ronzargli attorno [Fabrizio Bentivoglio, Christo Jivkov], dimostrando di sapere fin troppo di quel suo dono speciale appena scoperto…
Gabriele Salvatores torna al cinema fantastico, dopo il fantascientifico Nirvana, per mettersi alla prova sul terreno di quello che, almeno nelle intenzioni, sarebbe dovuto essere il primo cinecomix ad alto budget tutto italiano.
Sì, perché nonostante dimostri di avere un occhio attento verso le produzioni con supereroi made in USA, Il ragazzo invisibile mira a calare la struttura e i topoi marveliani all’interno di un mood narrativo molto italiano [che ha anche il sapore della fiction TV nostrana], proponendo una sequela di status e luoghi comuni universali [famiglia scoppiata, adozione, ricerca del proprio ruolo nel mondo], che per il modo in cui sono trattati rimbombano di Bel Paese.
Il che potrebbe segnare diversi punti a favore del film scritto da Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi e Stefano Sardo, se non fosse per il fatto che il made in USA tarocco stona con la matrice italica, e tutto inizia a oscillare tra il già visto e l’inconcludente.
Si parla spesso dell’impossibilità di realizzare, in Italia, un film di Genere fantastico [mosche inesistenti più che bianche]. Ma il fatto che l’eccezione rappresentata da Il ragazzo invisibile, pur avendo dalla sua più una cartuccia da sparare, abbia tuonato a salve, fa tristezza [soprattutto se ci si mette a pensare a quante ere geologiche dovremo aspettare per avere un’altra chance!].
Galleggiando tra citazioni e rimandi [una nostalgica scena che riporta alla luce il negozio bric-à-brac di Gremlins, ma anche Shining, Saw…], ovviamente si va a parare agli X-Men, e si tenta di metter su una storia fanta-spy che, però, suona a vuoto.
Ci saremmo meritati qualcosa di più vero, di più nostro… di più.
Maledetta la terra che ha bisogno di supereroi!
Luca Ruocco
–
IL RAGAZZO INVISIBILE
Regia: Federico Salvatores
Con: Ludovico Girardello, Valeria Golino, Fabrizio Bentivoglio, Christo Jivkov, Noa Zatta
Uscita in sala in Italia: giovedì 18 dicembre 2014
Sceneggiatura: Alessandro Fabbri, Ludovica Rampoldi, Stefano Sardo
Produzione: Indigo Film, Rai Cinema, Babe Films, Falso Film
Distribuzione: 01 distribution
Anno: 2014
Durata: 100’