Non può essere Natale senza cinepanettone ed Aurelio De Laurentiis lo sa bene, difatti anche quest’anno, nonostante le ultime defezioni di De Sica e Parenti, il Presidente propone Un Natale Stupefacente con la coppia comica romana Lillo e Greg come protagonista assoluta.
Archiviati i Colpi degli ultimi due film, così come la struttura ad episodi che li avevano caratterizzati, torna il Natale nel titolo ed una storia unica, affidata al regista Volfango De Biasi che prende il posto di Neri Parenti dopo oltre vent’anni. Il risultato è quello di un film modesto, talmente semplice e leggero da apparire vuoto da ogni punto di vista, sia positivo che negativo. Nessuno slancio, nessuna idea, ma neanche nessun eccesso, nessuna volgarità tipica della farsa targata Filmauro.
Alla vigilia di Natale, Zio Remo e Zio Oscar [rispettivamente Lillo e Greg] sono improvvisamente costretti a prendersi cura del nipotino di otto anni.
I genitori del bambino sono stati erroneamente arrestati per coltivazione di sostanze stupefacenti. In qualità di zii sono senza speranze, ma per convincere due bizzarri assistenti sociali ad affidargli il nipote si vedono costretti a mettere in scena una recita per apparire la famiglia perfetta. Ad aiutarli in questa impressa troviamo Genny [interpretata da Ambra Angiolini], spasimante di Oscar, e Marisa [Paola Minaccioni], l’ex moglie di Remo.
Non c’è che dire, più che il reboot – tanto proclamato dai produttori partenopei – assistiamo ad una drastica spendig review, che riguarda tutto gli aspetti che hanno reso celebre il cinepanettone.
Nessun attore di primo piano – per il genere s’intende – dopo gli adii di Boldi e De Sica, questa volta i De Laurentiis non ci provano nemmeno ad ingaggiare i vari Bisio, De Luigi o Siani, ma si affidano completamente ad attori che in passato avrebbero fatto da comprimari. Un po’ come se si affidasse l’intero film di Natale ai Fichi d’India.
Per carità, Lillo e Greg non sono certamente i Fichi d’India, ma il ridimensionamento è sotto gli occhi di tutti. Ma non si tratta solo del cast, anche le locations mozzafiato che facevano sognare tutti gli italiani sono sparite, diventando un desiderio inesaudibile – a quanto pare – anche per il Presidente del Napoli Calcio. Addirittura, oltre metà del film è ambientato in un casale di campagna già visto un paio d’anni fa in un’altra commedia natalizia: Una famiglia perfetta interpretata da Sergio Castellito e Claudia Gerini.
Infine le donne: nessuna super bomba proveniente dalla tv o dai reality, esotica e siliconata. Più modestamente, la responsabilità di eccitare l’italiano medio nel film di De Biasi è tutta sulle spalle di Ambra! Certamente, una bellissima donna ma non esattamente in linea con gli standard del franchise italiano. Soprattutto se le si affida un ruolo scritto per non essere interpretato, senza concederle alcuna motivazione per fare quello fa, ma rendendola protagonista soltanto di piccoli pretesti per fare sfoggio di lingerie sexy o mettere in scena discutibili gag sensuali, come una Belen qualsiasi.
Insomma più che Un Natale stupefacente potremmo definirlo “Un Natale in profonda crisi economica”. A questo punto, ci si chiede perché la Filmauro voglia insistere su di un format che non riesce più a riproporre fino in fondo, ma neanche a modificare come vorrebbe far credere agli spettatori: è soltanto una versione povera ed incerta delle commedie trash che incassavano milioni di euro al botteghino. È forse arrivato il momento di voltare pagina anche per De Laurentiis? Meditiamo.
Paolo Gaudio
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UN NATALE STUPEFACENTE
Regia: Volfango De Biasi
Con: Lillo e Greg, Ambra Angiolini, Paola Minaccioni, Paolo Calabresi, Niccolò Calvagna
Uscita in sala in Italia: giovedì 18 dicembre 2014
Sceneggiatura: Alessandro Bencivenni, Volfango De Biasi, Gabriele Pignotta, Domenico Saverni
Produzione: Aurelio e Luigi De Laurentiis
Distribuzione: Filmauro
Anno: 2014
Durata: 100 minuti