Tratto da una serie animata belga-francese, arriva nei nostri cinema un curioso e raffinato film d’animazione che mescola con sapienza piccoli personaggi realizzati in CGI con bellissimi scenari dal vivo.
Minuscule – La Valle delle Formiche Perdute – questo il titolo della pellicola – si apre su di una piccola radura pacifica, sulla quale sono stati abbandonati frettolosamente i resti di un goloso pic-nic. Basta così poco a scatenare una vera e propria guerra tra due tribù di formiche, la cui posta in gioco è una ‘preziosa’ scatola di zollette di zucchero. Una giovane e grassoccia coccinella si ritrova, suo malgrado, coinvolta nella battaglia, facendo amicizia con una delle formiche nere. Insieme proveranno a salvare il formicaio preso dall’assalto dalle terribili formiche rosse guidate dal cattivissimo Butor.
Il film scritto e diretto da Thomas Szabo e Hélène Giraud è nato come cortometraggio, ma ben presto si è evoluto diventando una serie TV di un certo successo. Trasmessa in oltre 100 paesi e con 650.000 DVD venduti solo in Francia, il passo dal piccolo al grande schermo era quasi d’obbligo.
Il risultato è un film adorabile, divertente ed a modo suo originale, che prova a prendere le distanze dal mondo Pixar e dal loro precedente A Bug’s Life, proponendo una narrazione epica ed un escamotage visivo davvero efficace.
Minuscule – La Valle delle Formiche Perdute sembra rifarsi direttamente alla storia del cinema ed ai suoi inizi, rispolverando elementi cari alla cinematografia di artisti come Buster Keaton e Charlie Chaplin, come ad esempio l’assenza del dialogo, oppure il ruolo da protagonista che viene assegnato alla colonna sonora: autentico veicolo di empatia per lo spettatore. A questo approccio retrò, va unito un interessantissimo – e moderno – esperimento visivo che concede alla storia una inaspettata veridicità, ovvero la scelta di ambientare le avventure di questi buffi insetti in scenari fotografati dal vivo. Tale approccio aumenta in modo esponenziale il realismo di questo film, costringendo anche lo spettatore meno avvezzo a sospendere la propria incredulità ed a lasciarsi conquistare dalle avventure di una coccinella e di una formica che tentano disperatamente di sopravvivere.
Si, perché al centro della pellicola c’è questo: due personaggi differenti per specie e pertanto programmati dalla natura ad ignorarsi, si riscoprono uniti ed amici ed entrambi desiderosi di vivere. La vita è l’unica cosa che ha valore, anche quella più distante da noi e che non riusciamo proprio a comprendere.
Ed è proprio questo che sorprende maggiormente di questo gioiellino d’animazione belga: la capacità di veicolare un messaggio così profondo ed umanista, attraverso un’avventura buffa ed allegra. Gli insetti – veri e propri alieni se visti dal punto di vista di un essere umano – rappresentano la condizione umana misera ed allo stesso tempo straordinaria con grande efficacia, sottolineando come tutte le creature della Terra non possiedono altro che la vita e che il solo modo per proteggerla sia provare a comprendersi.
Minuscule – La Valle delle Formiche Perdute è un bellissimo esempio di animazione europea che non si lascia sedurre dalle atmosfere e dagli stereotipi del cinema animato statunitense, ma che al contrario rivendica una propria personalità e originalità centrando in pieno il bersaglio. Dispiace soltanto che non sarà nella cinquina che il prossimo 22 febbraio si contenderà l’Oscar come Miglior Film d’Animazione… ma questa è tutta un’altra storia.
Paolo Gaudio
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MINUSCULE – La Valle delle Formiche Perdute.
Regia: Thomas Szabo, Hélène Giraud
Uscita in sala in Italia: giovedì 22 gennaio 2015
Sceneggiatura: Thomas Szabo, Hélène Giraud
Produzione: Futurikon Films, Nozon Spr, Entre Chien et Loup, 2d3d Animation
Distribuzione: Academy Two
Anno: 2014
Durata: 89′