In occasione della Giornata della Memoria sono tante le iniziative proposte in tutta Italia per commemorare le vittime della Shoa e di tutti coloro che sono morti nei campi di concentramento. Tra le tante proposte c’è anche la proiezione di Corri ragazzo, corri, di Pepe Danquart, vincitore di un Oscar nel 1994 per il Miglior Cortometraggio ottenuto con il film SCHWARZFAHRER. Dopo molti documentari realizzati e diversi premi vinti, il regista tedesco torna a dirigere un film a soggetto.
Corri ragazzo, corri è la trasposizione dell’omonimo romanzo di Uri Orlev, il più famoso scrittore israeliano di libri per ragazzi, conosciuto ed apprezzato in tutto il mondo, che a sua volta racconta di una storia vera. L’autore del capolavoro L’isola in via degli Uccelli ha appreso la storia direttamente dal suo protagonista, Yoram Friedman che, all’età di cinque anni, ha visto i tedeschi occupare il suo paese, la Polonia e che a otto anni, in piena guerra, è rimasto solo.
Il film racconta la storia di questo ragazzo. Jurek [Andrzej Tkaczz] ha circa nove anni quando fugge dal ghetto di Varsavia. Costretto a separarsi dai fratelli e dai genitori per salvarsi dai nazisti, vivrà i durissimi tre anni che lo separano dalla fine della guerra nei boschi e nei villaggi vicino alla capitale. Imparerà a dormire sugli alberi e a cacciare per nutrirsi. Sopravvivrà ai gelidi inverni chiedendo ospitalità, contraccambiandola con manodopera. In questo duro viaggio, Jurek incontrerà persone che lo aiuteranno ed altre che lo tradiranno ma lui non perderà mai la forza per andare avanti…
A guardare il film o a leggere il libro, bestseller in tutto il mondo, questa potrà sembrare una storia assurda e poco credibile. Ma quel ragazzino è sopravvissuto e, ancora oggi all’età di 79 anni, è pronto a raccontare la sua vita a chiunque abbia voglia di ascoltarla. E questo film è un mezzo per conoscere questa incredibile storia.
Corri ragazzo, corri, non è un film solo per bambini e ragazzi, ma è adatto a per tutti coloro che avranno voglia di emozionarsi e di immedesimarsi in Jurek, di seguirlo nel suo viaggio, soffrendo e piangendo con lui. Il ragazzino mostra una capacità di resistenza di un adulto, ma è la sua giovane età e lo spirito avventuroso proprio dei bambini che lo proteggeranno mentre affronta i numerosi pericoli.
A tratti il film può prendere le sembianze di un film d’avventura, ma è solo apparenza, in quanto Corri ragazzo, corri è un’opera di formazione; è la storia di un ragazzino costretto a crescere in fretta per poter sopravvivere; è la storia dell’impietosa brutalità di qualsiasi guerra e dei suoi traditori, informatori e, soprattutto approfittatori. Corri ragazzo, corri è, però, anche la storia di quanti riuscirono ad elevarsi al di sopra delle uccisioni sistematiche di uomini e donne che, rischiando la propria vita, aiutarono coloro che altrimenti non sarebbero sopravvissuti. Non solo persone inserite all’interno del sistema di potere [raccontati in altri film], ma anche di semplici contadini anonimi che resero possibile per un ragazzino ebreo sopravvivere nella foresta.
Una scena chiave del film vede il padre di Jurek sacrificare la propria vita per salvare quella del figlio. Prima di farlo gli sussurra alcune parole che, in seguito, diventeranno un tema ricorrente: Srulik, non c’è tempo. Non devi dimenticare quello che sto per dirti. Devi restare vivo! Mi senti? Trova qualcuno che possa insegnarti come comportarti in mezzo ai cristiani, come si fanno il segno della croce e come pregano. E la cosa più importante, Srulik, dimentica il tuo nome. Cancella dalla memoria. D’ora in poi il tuo nome è Jurek Staniak. Staniak come la signora del negozio. Devi dimenticare tutto, ma non dimenticare mai che sei ebreo.
Le uccisioni di massa, l’Olocausto, e la marcia barbarica dei nazisti trovano un’eco in ciascuna immagine della storia di questo bambino ebreo. Il punto di vista del libro, e del film, non solo rende la storia di Jurek così speciale, ma eleva a documento storico questo racconto, analogamente al Diario di Anna Frank o a Essere senza destino di Imre Kertesz.
Il film è un omaggio a tutti i bambini che, anche oggi in alcune parti del mondo, devono combattere per restare vivi e, nonostante le più terribili circostanze, riescono non solo a sopravvivere ma anche a migliorarsi; il film è un inno alla vita, alla sopravvivenza, alla fede e alla speranza
Corri ragazzo, corri vuole raccontare una storia vera e commovente, senza pessimismo. La storia di Srulik, Jurek, Yoram, una storia vera fatta di forza, di speranza e di coraggio.
Filippo Pugliese
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CORRI RAGAZZO, CORRI
Regia: Pepe Danquart
Cast: Andrzej Tkaczz, Jeanette Hain, Rainer Bock, Itay Tiran, Katarzyna Bargielowska
Uscita in sala in Italia: lunedì 26 gennaio 2015 [fino al 28 gennaio 2015]
Sceneggiatura: Heinrich Hadding
Produzione: Bittersuess Pictures, Ciné-Sud Promotion, A Company Filmproduktionsgesellschaft
Distribuzione: Lucky Red
Anno: 2013
Durata: 108’