Dopo un documentario nel 2007 [A place in time] e un film nel 2011 [In the land of blood and honey], Angelina Jolie torna a vestire i panni di regista.
Lo fa con Unbroken, un dramma epico che segue le vicende incredibili della vita di un eroe olimpionico e di guerra, Louis “Louie” Zamperini [Jack O’Connell], che è sopravvissuto per 47 giorni su una zattera dopo un incidente aereo, durante la seconda guerra mondiale, per poi essere catturato dalla marina giapponese e spedito in una serie di campi di prigionia in Giappone.
Il film è l’adattamento cinematografico di un famoso libro di Laura Hillenbrand [da un altro suo libro è stato tratto il film Seabiscuit, un mito senza tempo], Sono ancora un uomo. Una storia epica di resistenza e coraggio, riedito poi con il titolo Unbroken.
Ambientato in un mondo sull’orlo del collasso nello scenario del Pacifico durante la Seconda Guerra Mondiale, Unbroken racconta l’esperienza di Louie, dalla sua giovinezza vivace e spensierata, alla battaglia per la sopravvivenza nei campi di prigionia in Giappone. Il suo racconto passa dal trionfo alla tragedia, per poi chiudersi nuovamente con un trionfo, dimostrando il significato del combattere la propria battaglia in prima persona e non nell’ombra.
Louie vivrà 47 giorni nel Pacifico, su una zattera insieme ai suoi compagni, il capitano Russell Allen “Phil” Phillips [Domhnall Gleeson] e al sergente Francis “Mac” McNamara [Finn Wittrock], che morirà qualche giorno prima della cattura da parte della marina giapponese.
Louie verrà separato dal suo compagno e condotto nel campo di prigionia nei pressi di Tokyo, dove incontrerà nuovi commilitoni e vivrà anni difficili di prigionia causati soprattutto dai contrasti con lo spietato comandante del campo, il caporale Mutsuhiro Watanabe [il cantante giapponese Miyavi], meglio conosciuto dagli uomini che ha sottomesso come l’Uccello.
Il film, così come il libro, è tratto da una storia vera, quella appunto di Louis Zamperini: figlio di una coppia di emigrati italiani, ha trascorso la giovinezza a Torrance, in California, come un delinquente incorreggibile.
Durante gli anni dell’adolescenza, incoraggiato dal fratello maggiore, ha virato la sua vita canalizzando tutte le energie in un talento straordinario per la corsa. Battendo ogni record, si qualifica per le Olimpiadi di Berlino del 1936, sorprendendo chiunque incontrasse, a cominciare dal suo compagno di squadra, Jessie Owens, sino all’uomo che per poco non ha portato l’umanità verso la distruzione globale: Adolf Hitler.
Allo scoppio della guerra, così come altri ragazzi, Louie si arruola come aviatore e viene fatto poi prigioniero. Louie è sopravvissuto a delle prove disumane, attraverso le regioni più gravemente devastate dalla guerra in Giappone, prima di apprendere che, il 20 agosto del 1945 [due settimane dopo lo sgancio della bomba atomica su Hiroshima], la guerra era finita e i prigionieri alleati erano nuovamente liberi.
Per la realizzazione di Unbroken, la Jolie ha messo su una squadra di grandi nomi: come direttore della fotografia l’11 volte candidato all’Oscar Roger Deakins, per le scenografie Jon Hutman ma, soprattutto, i fratelli Coen, insieme a Richard Lagravenese e William Nicholson a curare la sceneggiatura.
Angelina Jolie non è nuova al tema. Già nella sua prima opera da regista, In the land of blood and honey, tratta il tema della guerra, o meglio degli effetti della guerra: nel precedente film raccontava, infatti, della storia d’amore, ambientata durante il conflitto in Bosnia del 1990, tra Ajla, prigioniera in un campo di concentramento, e Danijel, un soldato serbo. Nonostante le atrocità della battaglia, i due riescono a vivere la loro storia d’amore.
A differenza di altri registi che esplicitano e spesso esasperano il patriottismo americano [un esempio è Clint Eastwood], la Jolie presenta uno stile diverso: niente fedeltà al proprio paese anche a costo della morte; niente religione; niente famiglia. Niente che possa ingraziarsi il pubblico medio americano. La regista punta su una costruzione “neutrale”: nei momenti più duri, quelli tra Louie e il Caporale Watanabe non si riesce ad avere ribrezzo per il “nemico”, ma anzi si tende a comprendere cosa lo spinga a tanta durezza. E questo non può che essere un punto di forza di Unbroken.
Il film ha ricevuto moltissime critiche, soprattutto dal Giappone e dal segretario generale della Società Giapponese per la diffusione di Fatti Storici che ha dichiarato che Unbroken è pura fantasia, senza nessuna credibilità storica oltre che ad essere immorale, chiedendo che il film fosse vietato all’interno dello Stato.
Il film uscirà nelle sale il prossimo 29 gennaio.
Filippo Pugliese
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UNBROKEN
Regia: Angelina Jolie
Con: Jack O’Connell, Domhnall Gleeson, Finn Wittrock, Miyavi, Garrett Hedlund
Uscita in sala in Italia: giovedì 29 gennaio 2015
Sceneggiatura: Joel e Ethan Coen, Richard Lagravenese, William Nicholson
Produzione: Jolie Pas Production, 3 ARTS Entertainment
Distribuzione: Universal Pictures, Legendary Pictures
Anno: 2014
Durata: 130’