Dal bestseller di E. L. James arriva in Italia 50 sfumature di grigio, film che avrebbe il compito di sdoganare al grande pubblico il sadomasochismo, rendendolo da fenomeno di nicchia a pratica sessuale alternativa all’accoppiamento consueto.
In effetti il sapore che si respira durante tutta la pellicola è proprio questo, una piccola cenerentola, Anastasia Steele, si ritrova a fare un’intervista ad un facoltoso e giovane magnate della finanza, Mr. Christian Grey al posto di una sua amica impossibilitata a muoversi a causa di una brutta influenza.
La piccola fiammiferaia si ritrova con tutto il suo carico di candore e purezza [in tutti i sensi] nel lucente ma glaciale mondo del giovane imprenditore, tra i due scocca subito una scintilla; non è una passione forte, sembra piuttosto che negli occhi dei due ci sia un sottile filo che arriva a legare i loro cuori mentre, nel contempo un muro di perbenismo, di etichetta impedisca il contatto tra i due.
Nell’animo dei due ragazzi c’è un’irrefrenabile fuoco di passioni inespresse che non vedono l’ora di uscire fuori in tutta la loro magnificenza insieme agli istinti più animaleschi, più morbosi.
Da qui parte un gioco romantico, sdolcinato, tra i due che, se non fosse per le facoltà finanziare di Mr. Grey, sarebbe tanto uguale a quello di mille altre coppie normali, fino a quando non si arriva nell’intimità della camera da letto dove Grey svela il suo segreto: la stanza dei giochi.
Grey ama il sesso alternativo, tutta quella sfera di cui fanno parte pratiche come il bondage, sado-masochismo, sottomissione e affini. Nel film tutto ciò è molto, troppo edulcorato per poter dire che tratti a pieno quelle pratiche; non si fa altro che scaldare i motori per introdurre Anastasia [e lo spettatore] in quel mondo a molti ignoto fatto di fantasie e rituali, ma il tutto viene visto come completamento all’atto sessuale non come vera alternativa, forse perché si entrerà nel vivo delle pratiche di sottomissione con le altre due pellicole che, sicuramente, seguiranno a questa.
Insomma il confine tra fantasia e perversione è molto sottile ed è visto come un gioco tra i due, anche il rituale del contratto, che tutela Mr. Grey da qualsiasi incursione mediatica nella sua vita, fa parte di questo gioco. La realtà dei fatti è che molto spesso dietro questo tipo di pratiche c’è una distorsione della visione del sesso derivata da qualche trauma infantile ed anche questo tema viene accennato, messo lì come un antipasto a qualcosa che dovrà venire in seguito; il passato del giovane infatti non è sempre stato tutto rosa e fiori e questo ha contribuito alla creazione di una sua corazza mentale e fisica contro ogni invasione esterna.
Altro tema interessante è la sensazione di potere e controllo, con conseguente ossessione sviluppata dal ragazzo nei confronti di ogni cosa che transita nella sua esistenza, come se fosse egli stesso ad aver paura di perdere il controllo e il rifugio in questo tipo di fantasie estreme che inizialmente han fatto da valvola di sfogo al suo ego, ma che con il passare degli anni sono diventate una vera e propria realtà, una seconda vita, fino a quando non conosce Anastasia.
E’ il caso di dirlo [ahinoi!] “l’amore vi salverà” e con la conoscenza della ragazza, qualcosa sembra cambiare e anche Gray comincia a perdere il controllo. Figura molto interessante ma ovviamente solo accennata in questo film è la persona che ha iniziato il protagonista a questo tipo di pratiche, bisognerà attendere gli altri due film per sapere se ci sarà o meno un incursione di questo personaggio nella storia.
Paolo Corridore
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50 SFUMATURE DI GRIGIO
Regia: Sam-Taylor Johnson
Con: Dakota Johnson, Jamie Dornan
Uscita in sala in Italia: giovedì 12 febbraio 2015
Sceneggiatura: Kelly Marcel, Patrick Marber, Mark Bombarck
Produzione: Focus Features, Michael De Luca Productions, Trigger Street Productions
Distibuzione: Universal Pictures Italia
Anno: 2015
Durata: 125′