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Da E.N.D. a THE TRANSPARENT WOMAN: i nuovi progetti di Domiziano Cristopharo

intervistacristopharo1[Luca Ruocco]: Negli ultimi mesi abbiamo parlato qui su InGenere di alcuni dei tuoi progetti. L’ultimo che abbiamo approfondito insieme è “House of Shells”, il tuo primo fan film. A posteriori cosa pensi di questa tua esperienza? Quali sono state le reazioni del popolo dei dylandoghiani da sempre in attesa di possibili trasposizioni filmiche del loro eroe dei fumetti?

[Domiziano Cristopharo]: Guarda… House of Shells non è un fan film perché lo abbiamo fatto per i fans, ma è un fan film perché è stato fatto da dei fans! E’ la visione mia, di Veronica e di Stefano… che lettori del fumetto in primis, ci siamo messi in gioco con la collaborazione di chi il fumetto, invece, lo fa per davvero: Cavaletto e Ruju.

Non volevamo fare una cosa fedele all’immaginario fumettistico… non volevamo fare un cosplay. Ogni libro, fumetto… va assimilato e rigurgitato in base alle proprie esperienze e credo sia stata una scelta vincente. E’ una storia che si regge autonomamente anche non relazionandosi troppo a DYD, e forse per questo non ha avuto una diffusione vasta come quella di Vittima degli eventi; abbiamo ricevuto finora solo pareri positivi anche dal pubblico più prevenuto. Qualche critica c’è, ma si limita alla capigliatura di Cassetti e al colore della camicia… ma, appunto, son cose che abbiamo messo in conto. Non è solo la somiglianza che fa un personaggio, ma lo spirito… e purtroppo cogliere lo spirito di un personaggio che ognuno fa recitare con la voce della propria coscienza… non potrà mai accontentare tutti. Io invece ho scoperto che, partendo da Everett, il Dylan di carta ha invece cambiato spesso faccia e fisicità in base allo stile dei disegnatori… passando dall’anoressico all’atletico spinto. Devo dire che Cassetti è davvero somigliante a quello di Nicola Mari, che nel suo essere stralunato è forse uno dei più riusciti.

intervistacristopharo6[LR]: “The Transparent Woman” e “E.N.D.”: questi sono i due progetti più importanti messi in cantiere per il 2015, dopo aver detto la tua su Dylan. Partiamo dal secondo. Web serie, prima, in cerca di produttore, “E.N.D.” vive un lungo momento di stasi. Che succede poi?

[DC]: Mah, E.N.D. nasce come corto e pilota di una possibile serie. Ma Io e Greco durante un viaggio in treno ci siamo detti… perché tutti fanno film di zombie e noi no? Così… cercavamo un pretesto per dare forma alla nostra voglia di collaborare… Federico propose di partire proprio da qualcosa di esistente ed originale, a cui integrare un discorso più ampio… quando in un film 1/3 è già bello che fatto, tutto il resto è in discesa!

intervistacristopharo2[LR]: Ci parli un po’ del film e della struttura ad episodi? Sarà formato da episodi sconnessi uno dall’altro, anche se legati dalla tematica comune, o racconterete un’unica storia?

[DC]: Il film è composto dall’analisi dei 3 momenti di una fantomatica piaga zombie, che stavolta si diffonde tramite la cocaina [e quindi i soldi]; oltre alla velata critica/messaggio insita nel primo episodio, dove tutto ha inizio, si prosegue con me in uno spaccato di vita di un gruppo di sopravvissuti… per poi continuare nel futuro prossimo, dove la terrà è dei morti viventi.

intervistacristopharo8[LR]: Puoi dirci qualcosa in più riguardo al tuo episodio?

[DC]: I miei zombie si rifanno più a Fulci e Il ritorno dei morti viventi che a Romero.

Ma si vedono poco… son quasi più come fantasmi. Son immersi nella natura… direi che Reveniens [il mio capitolo] è un film molto verde… luminoso… Mi piace molto il concetto orientale di orrore… mi ci son avvicinato studiando le stampe Ukiyo-e: l’orrore è un sovvertimento del quotidiano, qualcosa che avviene anche di giorno. Mi affascinava affrontare le possibili relazioni umane inserite in un contesto di apocalisse zombie, e non poteva che uscirne un quadro pessimista ed egoista… perché molto realista. Nei film son sempre tutti pronti a morire per il prossimo, anche se si tratta di un perfetto sconosciuto o un testa di cazzo… ecco, accade solo nei film però.

[LR]: Quando sarà pronto “E.N.D.”?

[DC]: Credo prima dell’estate… siamo oltre la metà del lavoro.

intervistacristopharo7[LR]: Passiamo, ora, a “The Transparent Woman”, di cui abbiamo già avuto modo di vedere un trailer. Questo è un tuo progetto personale: rappresenta un terzo momento della trilogia iniziata con “Red Krokodil” e continuata con “Doll Syndrome”?

 [DC]: No no, assolutamente… Red Krokodil e Doll Syndrome son due film “impegnati”, con un profondo contenuto sociale e simbolico. Transparent Woman è principalmente un film di intrattenimento. Racconta semplicemente una storia, sebbene anche in questo caso l’ispirazione è venuta leggendo alcuni fatti di cronaca recente. Leggo molto i giornali… la realtà ha spunti incredibili che superano la fantasia più contorta. Avevo bisogno di una pausa tematica con cui riscoprire e curare un po’ anche un linguaggio cinematografico oltre che un linguaggio di contenuti e devo dire che son soddisfatto.

intervistacristopharo4[LR]: Per “The Transparent Woman” lavori all’interno di un Genere di riferimento? Puoi raccontarci qualcosa in più sulla storia?

[DC]: Beh, Transparen Woman è decisamente thriller con venature erotiche di stampo anni ’70… un po’ giallo, un po’ supernatural… Anna è una donna cieca che viene trapiantata in un ambiente nuovo, col quale dovrà familiarizzare, scoprendo anche segreti che dovrebbero restare tali. Il gioco registico sta nel non mostrare al pubblico quello che nemmeno lei può vedere, e poi svelarlo in un gioco un po’ malvagio di alternanze.

intervistacristopharo5[LR]: Torni a lavorare con due interpreti noti della tua cinematografia: Roberta Gemma e Arian Levanael. Cosa ti ha portato a richiamarli?

[DC]: La loro sinergia sul set di Bloody Sin non mi lasciò indifferente. Con Roberta ho avuto modo di lavorare tante volte, è una garanzia di bellezza, professionalità e… in questo ruolo sorprenderà anche con la sua bravura. Arian anche si è confermato oltre che un sex symbol internazionale, una presenza garbata ed un valido attore…  è stato un set piacevole vissuto all’insegna del divertimento, amicizia e voglia di creare.

intervistacristopharo3[LR]: Tabella di marcia: hai già finito le riprese? Quando pensi che il film sarò pronto?

[DC]: Il film è attualmente in fase di color correction e sound design… ci siamo. Son davvero contento per l’apporto professionale e la sinergia che si è creata fra diverse realtà, che ancora una volta conferma che il sottobosco italico è collaborativo ed entusiasta… la Doghouse Pictures [Beautiful People] sta curando parte del doppiaggio, la Zanko Digital la color correction, la M International  [Phantasmagoria] la comunicazione, Paolo Gaudio [Fantasticherie di un passeggiatore solitario] i titoli di testa animati, mentre una delle perle del film è la colonna sonora… una piccola orchestra da camera che vede a capo Salvatore Sangiovanni e Susan DiBona [Theatre Bizarre] e anche le magnifiche canzoni di Giovanna Nocetti.

[LR]: Chiudiamo con uno sguardo ai tuo lavori passati: alcuni dei tuoi film sono finalmente stati pubblicati in DVD anche in Italia. Quali sono, e dove possono essere acquistati?

[DC]: Al momento è possibile reperire nella distribuzione italiana i titoli P.O.E. Poetry Of Eerie [in Italiano e con un montaggio differente dalla versione USA] e SHOCK – My Abstraction of Death con una bellissima cover anni ’70! Di prossima uscita anche Museum od Wonders nella director’s cut! Gli altri film, spesso dotati di sottotitoli in italiano, son comunque reperibili di importazione.

 

Luca Ruocco

Roma, febbraio 2015

InGenere Cinema

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