Cinema e letteratura sono complici delle amicizie adolescenziali indissolubili. Amicizie nate sui banchi di scuola, maturate con l’esperienza comune, e che all’occhio di un osservatore smaliziato possono apparire condite da una punta di sessualità latente, indistinta ma ostinata.
Così si apre il nuovo film di Ozon. In un rapido flashback nostalgico, due ragazzine, Claire e Laura [Isild Le Besco], si scoprono e si accompagnano nei momenti topici della loro vita, fino al dramma prevedibile: la prematura morte di Laura, che lascia abbandonati a se stessi il marito David [Romain Duris] e l’amica di sempre, Claire. Da un lutto a un amore il passo è cinematograficamente breve, e sono gli sguardi ossessionati e rivelatori di Claire, una torbida Anaïs Demoustier, a tradire fin da subito la sua emotività, entrando in casa di David e scoprendolo vestito con i panni della defunta moglie.
Un divertito e coinvolgente Romain Duris porta dunque in scena il duplice ruolo di David e Virginia, dove Virginia è l’alter ego femminile di David, sepolto durante la relazione con Laura ma riemerso prepotentemente dopo la sua morte, e su cui Claire declina la passione mai sopita per l’amica scomparsa.
Da qui una frequentazione morbosa, dove i due protagonisti in bilico tra profili sessuali mai appieno compresi cercano di definire se stessi e il loro rapporto.
Forse troppo rapidamente Ozon si getta in quello che svela essere lo scopo principe del suo film: creare una pietra miliare del genere “Queer”, uscendo però leggermente contuso dal confronto con opere più sofisticate, come il classico A qualcuno piace caldo, l’odissea queer Priscilla – La regina del deserto, o quel piccolo capolavoro intimista che è Breakfast on Pluto.
Nel racconto da cui è tratto il film di Ozon, The New Girlfriend, di Ruth Rendell, emerge con chiarezza come il travestitismo del protagonista altro non sia che una molla narrativa per arrivare al colpo di scena tragico, che qui il regista nega, edulcorando tutto con un umorismo efficace ma facile, solo lievemente gravato da atmosfere hitchcockiane e grigiori rubati alla monocromatica periferia americana.
Una nuova amica è a un passo dallo sdrucciolevole crinale in cui il cinema d’autore s’infrange in commedia degli equivoci, ma è salvato dalle interpretazioni intense e schizoidi dei due protagonisti, che lo trasformano in un film liquido e sensuale. Forse non serviva un Ozon a confermarci che i travestiti sono esseri umani, ma sicuramente l’empatia che si prova verso la frattura interiore del protagonista è giusta e necessaria.
Francesco Rombaldi
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UNA NUOVA AMICA
Regia: François Ozon
Con: Romain Duris, Anaïs Demoustier, Raphaël Personnaz, Isild Le Besco, Aurore Clément, Jean-Claude Bolle-Reddat
Uscita in sala in Italia: giovedì 19 marzo 2015
Sceneggiatura: François Ozon
Produzione: Mandarin Films, FOZ, Mars Films
Distribuzione: Officine UBU
Anno: 2014
Durata: 107′