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BLACK SEA di Kevin Macdonald

blacksea1Il capitano Robinson [Jude Law], comandante di sottomarini, viene ingiustamente licenziato dalla compagnia di recupero relitti per cui lavora e per la quale ha trascurato moglie e figlio per molti anni. L’ufficiale, rimasto ormai senza lavoro, senza pensione e senza una famiglia, viene a conoscenza della presenza di un sottomarino tedesco della Seconda Guerra Mondiale sul fondo del Mar Nero, con un’immensa quantità di lingotti d’oro al suo interno.

Dopo aver trovato un misterioso investitore e un sottomarino da utilizzare, Robinson recluta un gruppo di uomini, per metà britannici e per metà russi, e parte alla ricerca del tesoro, che dovrà essere diviso in parti uguali per tutti. Fin da subito si crea tensione fra i membri dell’equipaggio dalla diversa etnia, placata in tutti i modi possibili dal comandante, ma l’avidità e la disperazione prendono il controllo e la crescente incertezza sulla riuscita della missione porterà gli uomini a rivoltarsi l’uno contro l’altro e a combattere per la propria sopravvivenza.

Black Sea è un dramma composto da intrighi, conflitti fra classi sociali, complotti, tradimenti, eroi e cattivi. Il regista Kevin Macdonald [L’ultimo re di Scozia; State of Play] accompagna lo spettatore in un mondo oscuro, claustrofobico e sporco, diverso da quello militaresco visto in film come Caccia a Ottobre Rosso o K-19. Si assiste alla trasformazione di in un gruppo di sommergibilisti e sommozzatori in pirati divorati dalla gelosia e dall’ingordigia umana.

blacksea2Perfino il loro capitano quasi non ne rimane immune, diviso fra momenti di eroismo e momenti in cui affiora l’Achab nascosto in lui, pronto a tutto pur di mettere le mani sull’oro/balena. Una luce di speranza in tutto questo viene mostrata dall’innocenza del “mozzo” [Tobin, interpretato da Bobby Schofield], estraneo al mondo sommerso, come se fosse una sorta di Jim Hawkins coinvolto nella sfrenata vicenda.

Dopo Dom Hemingway, Jude Law prosegue con la nuova fase della sua carriera, ben lontana da quella in cui interpretava bravi ragazzi di bell’aspetto, trasformandosi così in un capitano dal forte carattere, in cerca di giustizia per sé stesso e per il suo equipaggio e di redenzione nei riguardi dei suoi cari.

blacksea3Al contrario di Law, per l’equipaggio sono stati scritturati degli attori [sia di origine britannica che di origine sovietica] poco conosciuti al grande pubblico [anche se molto noti in patria] e la scelta ha reso i personaggi molto più veri, con interazioni parecchio tese e realistiche. Interessanti soprattutto i ruoli di Ben Mendelsohn [nei panni del folle Fraser] e Scoot McNairy [nel ruolo di Daniels], personaggio che ha fatto rivivere – chissà se per volontà dello stesso regista e dello sceneggiatore Dennis Kelly, o per puro caso – situazioni e scenari già visti in Aliens – Scontro finale, con l’ovvia differenza che questa volta il pericolo – oltre agli stessi uomini – è il mare, non gli alieni.

In conclusione, Black Sea è un buon film d’intrattenimento britannico, che tenta di distinguersi dai grossi blockbuster hollywoodiani del passato ambientati in un sottomarino [i già citati Caccia a Ottobre Rosso e K-19, ma anche Allarme Rosso di Tony Scott], senza però far mancare il brivido, il mistero e l’azione.

Luca Pernisco

BLACK SEA

3 Teschi

Regia: Kevin Macdonald

Con: Jude Law, Scoot McNairy, Ben Mendelsohn, David Threlfall, Bobby Schofield, Michael Smiley, Konstantin Khabensky

Uscita sala in Italia: giovedì 16 aprile 2015

Sceneggiatura: Dennis Kelly

Produzione: Film4, Cowboy Films, Etalon Film

Distribuzione: Notorious Pictures

Anno: 2014

Durata: 114’

InGenere Cinema

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