Presentato in occasione dell’ultima edizione del Festival Internazionale del Film di Roma, Gotico italiano. Il cinema orrorifico 1956-1979 può tranquillamente essere considerato un omaggio da parte dei due autori del libro al cinema gotico italiano, che tanto ha regalato a noi spettatori ma soprattutto agli “artigiani” del cinema nostrano e estero, che hanno imparato molto da registi come Mario Bava o Antonio Margheriti.
Gli autori, Steve Della Casa e Marco Giusti, chiamati a moderare una tavola rotonda presso il MAXXI, in conclusione della retrospettiva Danze macabre, hanno presentato il volume sottolineando la loro vicinanza al Genere e la loro gratitudine ai registi che gli hanno dato la vita.
É in primis lo stile del Genere gotico ad aver affascinato e ad affascinare ancora gli spettatori, vecchi e nuovi: uno stile elegante seppur macabro, severo nei costumi e nelle ambientazioni, e assolutamente intrigante e spettrale, inquietante. L’abilità di registi come Mario Bava, Antonio Margheriti [alla tavola rotonda hanno preso parte i figli dei due autori Lamberto e Edoardo], Camillo Mastrocinque o Riccardo Freda, per citarne alcuni, è consistita proprio nel dare un tocco di classe al Genere, che affonda le sue radici in Inghilterra, arrivando a dei risultati incredibili, tanto che ancora oggi si parla, soprattutto a livello internazionale, del Gotico Italiano come di un formidabile esempio di cinema artigianale a basso costo, al quale non si può rimproverare poco o nulla.
E, a proposito di artigianato, ci viene in mente il prezioso regalo fatto dalla redazione del format Wonderland di Rai4 in occasione del Fantafestival 2014, che ha omaggiato Mario Bava, nel centenario della nascita, con un docu-omaggio realizzato dai curatori della trasmissione: al suo interno sono compresi gli estratti delle interviste al regista, che, tra le altre cose, spiega alcuni trucchi cinematografici realizzati dalla troupe tecnica sul campo, facendo affidamento alla creatività e alla fantasia, seppur con pochi mezzi a disposizione.
Della Casa e Giusti ripercorrono, sebbene in due brevi introduzioni, le tappe salienti del cinema Gotico Italiano, ricostruendone la storia e arrivando a considerare l’importanza delle riviste cinematografiche estere, oggi quasi del tutto irreperibili, che, a differenza di quelle dedicate al cinema autoriale, guardavano invece ai film cosiddetti popolari con interesse da ricercatori, indagandoli nella loro essenza e osservando la cura con la quale venivano realizzati gli effetti speciali. Alle introduzioni segue un dizionario dei film gotici italiani, comprensivo di schede e, talvolta, di brevi recensioni, e seguiti dalle rispettive trame. Al cinema gotico devono la loro fortuna attori come Barbara Steele, Malisa Longo o Giorgio Ardisson, i cui sguardi terrorizzati e terrorizzanti, immortalati in primissimi piani, sono rimasti nell’immaginario collettivo.
Gotico Italiano. Il cinema orrorifico 1956-1979, è edito dalla Fondazione del Centro Sperimentale di Cinematografia. Lasciatevi stregare, quindi, da buoni fan del cinema gotico italiano e internazionale, da bellissime streghe, vampiri e spiriti maligni, per essere trascinati in un mondo tutt’altro che incantato.
Gilda Signoretti
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GOTICO ITALIANO. IL CINEMA ORRORIFICO 1956-1979
Autore: Steve Della Casa, Marco Giusti
Editore: Fondazione del Centro Sperimentale di Cinematografia
Pagine: 103
Illustrazioni/Foto: Sì
Costo: /