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EVA BRAUN di Simone Scafidi

evabraun1Iniziamo col dire che questo non è un film storico. O meglio, lo è ma non ha nulla a che fare con la figura della compagna e, nell’ultimo giorno di vita, moglie di Adolf Hitler ne tantomeno con il nazismo o la Seconda Guerra Mondiale. Il film di Simone Scafidi tratta di uno spaccato di storia contemporanea, tra i più squallidi, d’Italia. Ma nello specifico, di cosa tratta Eva Braun? A darci un suggerimento è lo stesso regista che ha dichiarato che lo spunto per questo suo lavoro l’ha avuto dopo aver letto l’intervista alla mamma di Nicole Minetti.

Ora che di certo avrete ormai capito di cosa tratta il film eccovi in breve la trama:

Pier [Andrea Riva] è un uomo potente, dai modi eleganti, ironico e colto che ha nelle mani il destino del suo Paese. Pier ha, però, anche degli istinti e desideri sessuali alquanto bizzarri che vengono soddisfatti dalla sua segretaria ed ex fidanzata Romy [Susanna Giaroli]. Per lui Romy recluta uomini e donne con aspirazioni al successo o bisognose di aiuto che trasforma in schiavi del sesso. Nella sua villa, luogo dove ha vissuto la sua infanzia, Pier li avvia al sadismo ed alla perversione in cambio della sua consulenza e del suo sostegno per i loro bisogni di gloria.

evabraun4Pier è una persona speciale, sempre pronto a tendere una mano anche a chi gli ha fatto qualche cattiveria. Romy è invece una maitresse pronta ad istruire e preparare per le feste le sue cortigiane. Feste a base di sesso nella mega villa dell’uomo.

Anche senza la puntualizzazione che ci viene data dal regista “the first film about Bunga Bunga” è facile scorgere nella figura di Pier quella dell’ex premier italiano Silvio Berlusconi e nell’intera storia la stessa dei famosi festini oggetto di scandalo e reati. Con alcune scene che riprendono fedelmente elementi ripresi direttamente dalle famose trascrizioni delle intercettazioni dell’inchiesta sul caso Ruby.

evabraun3Mentre il personaggio di Pier è facilmente identificabile, un po’ più complesso è identificare quello di Romy che, in definitiva, è la vera protagonista principale del film; colei che mette in ombra tutte le scelleratezze del suo padrone Pier. In Romy è identificabile non solo Nicole Minetti quando sbotta dicendo: “Non me ne frega un cazzo! Si sta comportando da pezzo di merda. Mi ha rovinato la vita. Mi ha tirato dentro questo casino e quando tutto esploderà, sarò io che me lo prenderò in culo. Lui salverà se stesso, il suo culo molle. E nemmeno mi ringrazia…”; ma anche altri personaggi femminili legati a questa squallida vicenda.

evabraun2Eva Braun è uno di quei film che difficilmente si vedono in Italia. Si legge, sulla pagina ufficiale, che aspira ad essere A modern decameron. Salò and 120 days of Sodoma as a black comedy, arrivando a paragonarsi ad opere della letteratura rinascimentale e a quella, cinematografica, di un maestro del cinema come Pier Paolo Pasolini, peccando di poca obiettività, però, e di un tocco di presunzione.

Nonostante questo, l’idea e la critica alla base del film non sono sbagliate anzi avrebbero meritato una realizzazione ancora migliore, nonostante l’alibi del basso budget, 30 mila euro, che è sì da prendere in considerazione, ma solo in parte.

Il film è stato distribuito in home video e in TV in Germania mentre in Gran Bretagna e Australia, e a breve raggiungerà anche Corea del Sud, Taiwan e  Italia [in quest’ultimo caso distributivo da CG Home Video].

Filippo Pugliese

EVA BRAUN

2 Teschi

Regia: Simone Scafidi

Con: Andrea Riva, Susanna Giaroli, Federica Fracassi, Adele Raes, Giulia Martina Faggioni, Gabriella Riva, Nathan Macchioni, Gabriele Falsetta, Christian Stelluti, Erika Urban

Sceneggiatura: Simone Scafidi

Produzione: La via della mano sinistra

Distribuzione: /

Anno: 2014

Durata: 84’

InGenere Cinema

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