Il filone home invasion sembra aver conquistato il cuore di Bryan Bertino, che dopo The Strangers [2008] torna a raccontare una storia di assedio e violenza in Mockingbird [2014].
Prodotto dalla prolifica Blumhouse, Mockingbird si inserisce, dichiariamolo immediatamente e senza indugio, in uno di quei titoli-riempitivo, per fare numero, che nulla aggiungono e nulla tolgono alla filmografia della produzione di Jason Blum e che, sarà facile, cadranno presto nel dimenticatoio.
Si diceva home invasion: contrariamente alla classica famigliola [o alla coppia protagonista di The Strangers], ad essere assediati in Mockingbird saranno una coppia medio-borghese che sta per concedersi una serata lontana dai figli, una giovane e solitaria studentessa fuorisede e un mammone senza arte né parte.
I quattro si troveranno all’interno dello stesso incubo iniziato con un pacco regalo lasciato davanti alle loro porte. Qui il primo gradino sghembo: i quattro malcapitati ricevono una scatola contenente una videocamera… un regalo di cui nessuno, nemmeno lontanamente, ipotizza una provenienza concreta… ma va bene così, proseguiamo.
Quel che succede da lì è che il film si trasforma in un found footage, i protagonisti iniziano a video-riprendere le proprie vite, incitati da un biglietto che li invita a non smettere di riprendere… dal fatto che quel particolare modello di videocamera sembra impossibile da spegnere e, ultimo ma non per importanza, minacciati dal maniaco-burattinaio [sulla scia di quello di Saw, si verrà a scoprire] che ha architettato l’intera giostra.
Particolare che regala al film almeno un po’ di situazioni divertenti è il modus operandi dell’omicida nei confronti del mammone: se le altre vittime, infatti, si rendono molto presto conto di essere cadute in una trappola mortale, il bamboccione diventa il gioco di una sera dell’assassino che, dopo averlo convinto di essere entrato a far parte di un gioco a premi televisivo, lo invita a vestirsi da clown e, armato di telecamera, a compiere una serie di situazioni che gli fanno ben oltrepassare il limite della dignità.
Se il modus operandi del POV già boccheggiava da un pezzo, Mockingbird potrebbe davvero rappresentare uno dei colpi di grazia [le riprese ritrovate sono state recuperate e montate da chi? Dall’omicida?]. Il film procede in maniera sciatta e prevedibile fino al finale, e poggia su una storia del tutto inesistente, inutile, senza regalare mai nessuno sbalzo di tensione.
Mockingbird è distribuito in DVD da Universal Pictures, in un’edizione priva di extra… ma non se ne sente davvero la mancanza. Assolutamente scult!
Si passa al fantasy sci-fi con l’ultra-blockbuster firmato Wachowski, Jupiter – Il destino dell’universo.
La giovane Jupiter [Mila Kunis] scopre nel peggiore dei modi di poter aspirare ad un’identità “altra”, ben diversa da quella di umile domestica facente parte di una sfortunata famiglia di immigrati russi.
Dopo aver incontrato Kane [Channing Tatum], la ragazza scopre di fare parte di un piano interplanetario ben distante da quello a cui la sua vita l’aveva abituata: l’ibrido uomo-lupo è infatti stato inviato sulla Terra da Balem Abrasax, capo delle Abrasax Industries, proprietà di una delle più imponenti dinastie aliene “proprietarie” di gran parte dei pianeti abitabili dell’Universo.
Dopo la morte della matriarca della famiglia aliena, la Terra è al centro dei litigi tra i suoi tre eredi, in quando sede della razza umana, creata ed allevata fin dalle origini della specie perché alla base della composizione di un siero dell’eterna giovinezza di cui gli Abrasax sono ghiotti. Il destino vuole che Jupiter sia la diretta reincarnazione della ex-regina aliena, ed è quindi la vera “proprietaria” della Terra e dell’umanità: motivo non da poco che spingerà Balem a tentare di eliminare l’intrusa.
Il film dei Wachowski si presenta imponente, importante, sia per quanto riguarda il buon utilizzo dell’effettistica digitale che del make-up, ma viene da subito soffocato da un’aria da teen movie che proprio stona con il dispiego di mezzi. E la mazzata finale arriva dal senso di “già visto” che purtroppo pervade ogni singolo fotogramma del film. Cult mancato… di tanto.
Il Blu-Ray distribuito da Warner Bros. include alcune featurette che scovano e snocciolano tutte le informazioni utili per conoscere al meglio Jupiter – Il destino dell’Universo: due gli special dedicati ai protagonisti, per passare anche al lavoro dei due registi, raccontati anche dalle testimonianze del cast tecnico e artistico. Nel BD troverete anche un video dedicato alle creature e ai pianeti raccontati nel film.
Luca Ruocco
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MOCKINGBIRD
Voto film:
Voto DVD:
Regia: Bryan Bertino
Con: Alexandra Lydon, Audrey Marie Anderson, Barak Hardley, Todd Stashwick
Durata: 79’
Formato: 1.78:1 – 16:9
Lingua: Italiano, Inglese, Francese, Spagnolo, Tedesco Dolby Digital 5.1
Distribuzione: Universal Pictures [www.universalpictures.it]
Extra: /
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JUPITER- Il destino dell’Universo
Voto film:
Voto Blu-Ray:
Regia: Lana Wachowski, Andy Wachowski
Con: Channing Tatum, Mila Kunis, Sean Bean, Eddie Redmayne, Douglas Booth
Durata: 127’
Formato: 1080p High Definition 16×9 – 2.4:1
Lingua: Inglese Dolby Atmos; Tedesco DTS-HD Master Audio; Italiano Dolby Digital
Distribuzione: Warner Bros. Home Video [www.warnerbros.it]
Extra: Jupiter Jones: Destiny Is Within Us; Caine Wise: Interplanetary Warrior; The Wachowskis: Minds Over Matter; Worlds Within Worlds Within Worlds; Jupiter Ascending: Genetically Sliced; Bullet Time Evolved; From Earth to Jupiter [And Everywhere in Between]