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QUANDO C’ERA MARNIE di Hiromasa Yonebayashi

Quando c'era locandinaDopo il meraviglioso La storia della Principessa Splendente, quiStudio Ghibli torna al cinema con Quando c’era Marnie [titolo originale di Omoide no Mani], il secondo film del tecnico d’animazione Hiromasa Yonebayashi, che già si era imposto nel mondo anime con Arrietty – Il mondo segreto sotto il pavimento.

Sembra davvero impossibile riuscire a parlar male o a trovare solo il minimo difetto nelle produzione dello Studio, al quale spesso abbiamo dedicato ampio spazio. Anche in questo Quando c’era Marnie, distribuito da Lucky Red, la linea seguita non si discosta per nulla dalla tecnica, dalla scrittura e dall’impostazione che sono ormai uno standard riconoscibile nei lavori del gruppo. Yonebayashi non sarà Hayao Miyazaki, ma attraverso questa sua seconda prova registica, che firma anche in qualità di sceneggiatore, dimostra di avere personalità e di saper creare quell’atmosfera sognante ma insieme realistica che tanto caratterizza i film di Studio Ghibli.

Il film trae spunto dal romanzo omonimo [When Marnie Was There] della scrittrice britannica Joan Gale Robinson, e ha come protagonista Anna, una ragazzina di 12 anni che vive con dolore la propria adolescenza e, in generale, il rapporto con sé stessa, tanto da sentirsi, come dice lei stessa, all’interno di un cerchio invisibile, dove lei è fuori e gli altri stanno dentro. Anna arriva addirittura ad odiarsi, principalmente perché non accetta il suo stato di orfana, che la fa sentire continuamente esclusa, nonostante l’amore di Yoriko.

Quando 1Il senso di disagio vissuto da Anna è aggravato dalle crisi asmatiche di cui soffre, soprattutto in periodi di stress. È per questo motivo che Yoriko decide di mandare la figlia nella città portuale di Kushiro, dove la ragazza potrà respirare aria buona e vivere a contatto con la natura e con la pace del posto. Sarà qui che Yoriko, accolta amorevolmente dagli zii Oiwa, avrà modo non solo di riflettere su di sé, ma soprattutto di scoprire la natura e correre tra i prati.

Non è finita, perché quello che cambierà drasticamente, e in meglio, la vita della ragazza, sarà l’incontro con Marnie, che abita in una antica villa che si affaccia su una incantevole palude. Presto la protagonista scoprirà che Marnie è un fantasma, e che il legame che le lega si fonda su radici ben più solide di quelle che lei stessa possa credere.

Quando c'era 5Il rapporto tra Marnie e Anna supera il tempo e lo spazio, ed è qui, su questo confine, che trae le basi questo delicato Quando c’era Marnie: un film sull’amicizia e sui segreti dell’amicizia, ma anche un film sull’aldilà e sulle percezioni di Anna di poter avvertire la presenza delle anime erranti presenti nella villa.

Ma sono anche i desideri l’asse portante di una storia drammatica eppure così positiva, come il semplice desiderio espresso da Anna di condurre una vita normale, senza sembrare strana agli occhi dei compagni. In fondo cosa c’è di male nell’essere timidi e riservati? Nulla, è strano, invece, che la società imponga comportamenti e tendenze a cui Anna non cede perché interessata ad altro, ad esempio a disegnare e tuffarsi nelle tele dell’artista Hisako.

Quando 4La natura domina incontrastata, con il suo silenzio e il suo rapporto con gli esseri umani, che nel film la rispettano e ci convivono in modo unico. Incantevoli i disegni e i colori, luminosi di giorno e intensi di notte. Come non pensare alle sequenze nelle quali vediamo il taciturno Toichi andare in barca e attraversare la palude illuminata da una intensa luna. Quando c’era Marnie, uscito nelle sale italiane il 24 agosto, sarà ancora nei cinema il 25 e 26, motivo per cui vi invitiamo a non perderlo.

Gilda Signoretti

QUANDO C’ERA MARNIE

 3.5 Teschi

Regia: Hiromasa Yonebayashi

Uscita in sala in Italia: 24, 25, 26 agosto 2015

Sceneggiatura: Hiromasa Yonebayashi

Produzione: Dentsu, Hakuhodo DY Media Partners, KDDI Corporation

Distribuzione: Lucky Red

Anno: 2015

Durata: 103′

Gilda Signoretti

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