Ci sono alcune persone che non si arrendono alla vecchiaia e non hanno voglia di essere parcheggiate in un angolo della casa a guardare telenovela o, magari, di soffermarsi con fare poco discreto ai bordi di un cantiere stradale.
Ci sono persone come Ben [Robert De Niro] che hanno voglia di rimettersi in gioco soprattutto dopo la morte della moglie, che se ne è andata portandosi via un pezzo del proprio cuore.
L’occasione gli viene presentata davanti, su di un piatto d’argento, quando Jules [Anne Hathaway] decide che la sua azienda ha bisogno di stagisti un po’ attempati che, magari, non sanno maneggiare bene uno smartphone, magari hanno una memoria che ogni tanto fa cilecca, ma di certo hanno alle spalle un bagaglio di esperienza ben consolidato e forse meglio di altri hanno capito che le vere cose che contano nella vita sono molto poche, per cui possono guidare con più facilità i giovani che si lasciano un po’ troppo abbagliare dai falsi miti che incontrano lungo la via.
Jules, infatti, è una manager talentuosa che in pochissimo tempo ha messo su un impero di produzione e distribuzione del vestiario direttamente a casa dell’utente, come va di moda adesso nell’era di internet; i suoi successi personali contrastano aspramente con la sua vita privata che risulta sconclusionata a tal punto che non riesce nemmeno a far ordine sulla sua scrivania.
A casa i ruoli sono invertiti, è lei a portare lo stipendio e soprattutto i pantaloni, mentre suo marito, disoccupato, si ritrova a badare ai figli, alla casa, e partecipa alle riunioni scolastiche, dove di solito sono presenti solo le mamme.
Jules soffre anche d’insonnia e la sua iperattività le fa male, forse sono tutti quei pensieri che le affollano la mente, o forse il suo ruolo sociale le sta stretto; magari avrebbe bisogno di qualcuno che rappresenti per lei una figura maschile di riferimento, calma, tranquilla e allo stesso tempo risoluta, che non abbia attrattiva sessuale nei suoi confronti: un padre, insomma.
Ci penserà Ben che, da buono stagista, è un po’ un factotum nell’azienda della manager e tutti lo guardano come il nonnetto della situazione. L’uomo si ritrova a sostituire l’autista personale di Jules e così facendo riesce a guadagnarsi le sue simpatie e a poco a poco riuscirà a correggere la rotta della sua nave impazzita. Con Lo stagista inaspettato, Nancy Meyers regala allo spettatore uno sguardo del tutto femminile su quella che è la società odierna e i suoi equilibri che sembrano totalmente sconvolti rispetto a quelli di qualche decennio fa.
Ormai la famiglia nel senso classico del termine non esiste quasi più, e anche la coppia risulta cambiata. Ben viene da un’epoca, un tempo in cui la coppia era costituita da “due metà”.
Le coppie di oggi, invece, sembrano essere due unità distinte che condividono un percorso. Una visione molto edulcorata quella della Meyers, in cui molte donne potranno ritrovarsi, ma che a livello registico non colpisce con molti guizzi, se non per la consolidata bravura degli interpreti, anche di quelli impiegati nei ruoli secondari.
Paolo Corridore
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LO STAGISTA INASPETTATO
Regia: Nancy Meyers
Con: Robert De Niro, Anne Hathaway, Rene Russo
Uscita in sala in Italia: giovedì 15 ottobre 2015
Sceneggiatura: Nancy Meyers
Produzione: Waverly Films
Distribuzione: Warner Bros. Pictures
Anno: 2015
Durata: 120′