Protagonista di questa news editoriale è Stefano Fantelli, o meglio, ‘Il Brujo’, come preferisce chiamarsi. Sì, perché vi annunciamo l’uscita in libreria, grazie a EUS Edizioni, dell’antologia splatter-horror Alla fine della notte [Perverted Version].
Si tratta nientemeno che del libro d’esordio dello scrittore – pubblicato nel 2003 da Mobydick, che torna alle stampe dopo 12 anni – che tutto sommato può definirsi un inedito, presentato in una versione uncut non censurata. All’interno del volume sono compresi quattro racconti inediti, arricchiti dalle illustrazioni del nostro amico Paolo Di Orazio, il tutto preceduto dalla prefazione dello sceneggiatore Antonio Tentori.
È importante che l’esordio di ‘El Brujo’ come scrittore non sia, ora, sottoposto a censure, per permettere così al lettore di poterne capire meglio l’opera e per cogliere non solo la personalità di Fantelli ma anche la qualità del romanzo stesso. E allora come non aspettarsi, dalla penna dello scrittore, personaggi allucinati, violenti, cinici, arrabbiati eppure insieme così ‘umani’, nel senso più largo del termine.
Dopo Strane Ferite, Io sono il Brujo, lo spettatore fa un passo indietro, scoprendo un Fantelli in erba, già malato di horror, e amico delle tenebre.
Sinossi: Troppe fate di nome Jean, e un malefico brollachan trasparente alla ricerca di un nuovo inquilino da prosciugare, e poi l’appuntamento inderogabile con una donna bellissima quanto sgualcita … Tamara e Sebastian – così confusi tra realtà e virtuale, ma fermamente decisi a conquistare una diretta televisiva e ancora, infine, le sorprese di un amore psicocinematografico … Cinque racconti assai diversi, eppure strettamente comunicanti. Amari, cattivi e un po’ crudeli, al tempo stesso così assurdamente ironici da strappare risate a scena aperta. Un caleidoscopio in corsa inarrestabile verso la fine della notte, per cominciare un nuovo sogno. O un altro incubo, magari.
Frammento prefazione di Antonio Tentori:
“Stefano Fantelli è una macchina da presa, racconta ciò che vede. È uno scrittore di sentimenti, non solo di idee. Le sue storie vanno al di là della semplice trama. È questa la sua arte, nel distacco del narratore che descrive l’inferno della vita moderna. La violenza, la satira, la ferocia, la crudeltà, il disgusto, l’orrore, lo splatter, non sono il fine ma il mezzo attraverso il quale la prosa di Fantelli cerca di opporsi alla reificazione totale dell’esistenza. Questa prosa la ritroviamo qui, alla fine della notte, in uno spazio temporale non descritto su alcun testo scientifico, in quell’istante dove la notte e il giorno si incontrano, in questi magnifici e spietati racconti, magistralmente illustrati da Paolo Di Orazio”.