Bates Motel è, per chi scrive, una delle più riuscite serie tv degli ultimi anni. In partenza aveva scatenato un po’ di diffidenza tra i molti futuri fan, che storcevano il naso pensando con timore a come la stessa avrebbe tratto ispirazione dal colossoPsycho di sir Hitchcockdi sir Hitchcock; Bates Motel si è invece rivelata una serie vincente sotto molti di punti di vista.
Partiamo intanto dall’ottima sceneggiatura, capace di creare continuamente colpi di scena ma soprattutto di descrivere la personalità di ogni protagonista con cautela, gradualmente, permettendoci di entrare nella loro psiche contorta. Nella stagione uno, ad esempio, lo spettatore ci mette un po’ ad addentrarsi in quella di Norman, dubitando quasi che possa avere disturbi, proprio perché è la sua parta ‘sana’ a prevalere, almeno in un primo momento. Se dunque la prima stagione è una sorta di preambolo alla storia, la seconda entra nel cuore della malattia del giovane protagonista e nella mente contorta della madre, così come nell’escalation di delitti e strane situazioni che avvolgono il motel e il territorio circostante.
Il rapporto malato tra madre e figlio si incrina e si rafforza al tempo stesso, ma il timore che lo stato mentale di Norman possa peggiorare e portarlo ad abbandonarsi alla violenza, preoccupa molto Norma, che comincia ad avere timore di lui. In questa seconda stagione vedremo Norman, del tutto preda del suo disturbo di personalità, tentare di assumere le sembianze della madre, intento ad odiarla e amarla contemporaneamente, ma anche a desiderarla. Dall’altro lato c’è Dylan, altro figlio di Norma, personaggio a dire il vero poco influente nella prima stagione, che qui vedremo in una nuova veste, perché più maturo e meglio caratterizzato. Il fantasma della professoressa Watson e di suo padre tormentano la mente del protagonista, ma non sono gli unici, poiché altri delitti confonderanno il giovane già preda delle allucinazioni e della schizofrenia.
La seconda stagione si apre con una novità: il rapimento di Norman, che vediamo poco nella puntata ma la cui presenza è percepita tramite sua madre, che si adopera per salvargli la vita, finendo per coinvolgere Dylan. Costante è poi la presenza di Emma, la ragazza dai modi gentili che aiuta Norma nell’hotel, e che ha un rapporto molto stretto con Norman, misto tra amicizia e amore. Anche su questo legame la seconda stagione presta attenzione, così come sulla figura dell’affascinante sceriffo Alex Romero. Un plauso va al cast artistico, molto calato nei personaggi. Sorprendenti Vera Farmiga, che abbiamo apprezzato anche in altri ruoli, e Freddie Highmore, abile nel gestire la doppia personalità di Norman. La battaglia della donna per contrastare la costruzione della tangenziale sarà sempre più accesa, come accesa sarà la sua voglia di stringere legami; non solo: Norma dovrà fare i conti con il passato della sua famiglia, in particolare con suo fratello Caleb.
Bates Motel è un gioco ad incastri, in cui suspense, horror, thriller, psicologia, mistero, dramma, e altre componenti si legano e sono in sintonia tra loro.
La seconda stagione di Bates Motel è disponibile in home video distribuita da Universal. Peccato che all’interno del cofanetto non siano previsti contenuti extra.
Gilda Signoretti
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BATES MOTEL – SECONDA STAGIONE
Voto film:
Voto DVD:
Regia: AA. VV.
Con: Vera Farmiga, Freddie Highmore, Max Thieriot, Olivia Cooke, Nestor Carbonell, Kenny Johnson
Formato: 1.78:1
Audio: Inglese Italiano Dolby Digital 5.1
Distribuzione: Universal
Extra: /