C’era una volta Manoj Night Shyamalan, regista raffinato ed elegante che all’inizio del millennio ci ha regalato pellicole come Il Sesto Senso, Unbrackeble, The Village e Sings. Oggi quello stesso regista appare smarrito alla ricerca disperata di se stesso, o forse più semplicemente del consenso degli spettatori che da tempo non affollano più i cinema all’uscita dei suoi film.
The Visit è l’ultimo tentativo di rilanciarsi, un found-footage prodotto da Jason Blum che non fa paura – diciamolo subito – che spesso scivola nel ridicolo e che fa venire moltissima nostalgia di quel regista che citava Hitchcock e Spielberg e che affrontava il genere con uno sguardo d’autore.
Un fratello e una sorella vengono mandati a stare per una settimana nella fattoria dei loro nonni in Pennsylvania. Appena i ragazzi si accorgeranno che l’anziana coppia è coinvolta in qualcosa di veramente inquietante, vedranno diminuire ogni giorno le loro possibilità di tornare a casa.È impossibile vedere The Visit senza pensare costantemente che il regista di questo piccolissimo film è l’ex Re Mida di Hollywood M. Night Shyamalan.
Questo pensiero non ci consente di godere a pieno di una pellicola che a momenti appare godibile e divertente, tuttavia più simile ad un’opera prima piuttosto che all’ultimo film di un veterano della settima arte.
Troppo piccolo, troppo poco e troppo povero d’idee – oltre che di mezzi, evidentemente – per poter rilanciare una carriera partita a razzo e che lentamente, flop dopo flop, si è spenta. In realtà, rispetto a tonfi clamorosi e troppo brutti per essere veri, come E Venne il Giorno, oppure After Heart – Dopo la fine del mondo, questo thriller “gerontofobico” potrebbe apparire come una boccata d’aria fresca, una sperimentazione tecnica che avrebbe consentito a questo cineasta di provare strade differenti.
Sfortunatamente, questa operazione è solo riuscita in parte: se appare affascinante il tentativo di Shyamalan di voler padroneggiare un linguaggio – quello del found-footage – così distante dalla sua idea di cinema, la scarsissima quantità di inventiva, ridotta alla sola idea di avere due villan anziani – una coppia di nonni, letteralmente – mortifica la riuscita complessiva della pellicola.
Più che un nuovo film, The Visit appare un vecchio film realizzato dal regista quando era uno studente di cinema e mai mostrato prima di questo momento. Ottimi attori, voglia di sorprendere e gusto per la tensione da un lato, dall’altro un plot decisamente forzato, con dei “cattivi” ai limiti del ridicolo ed un regista dal passato soffocante. Cosa sta succedendo a questo realizzatore? Cosa dobbiamo aspettarci dopo The Visit? È davvero difficile da immaginare, anche perché a quanto pare il sodalizio con Blum dovrebbe continuare almeno per un altro film. Forse assisteremo al punto più alto della Blumhouse oppure a quello più basso di M. Night Shyamalan.
Paolo Gaudio
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THE VISIT
Regia: Manoj Night Shyamalan
Con: Kathryn Hahn, Olivia DeJonge, Ed Oxenbould, Deanna Dunagan, Peter McRobbie, Erica Lynne Marszalek
Uscita in sala in Italia: 26 ottobre 2015
Sceneggiatura: Manoj Night Shymalan
Produzione: Blinding Edge Pictures, Blumhouse Productions
Distribuzione: Universal Pictures
Anno: 2015
Durata: 94′