Con 128 adattamenti cinematografici Macbeth è senza dubbio la tragedia shakespeariana più amata e frequentata dalla settima arte. Si sono lasciati affascinare dalla terribile vicenda del Barone di Glamis autori del calibro di Orson Welles, Roman Polascki e perfino Akira Kurosawa. Ora raccontare questa storia di violenza, follia e morte è toccato a Justin Kurzel, regista australiano di grande prospettiva che già con la sua opera prima Snowtown ha dimostrato capacità cinematografiche di grandissimo spessore, ampiamente confermate in questa sua ultima fatica.
Macbeth, valoroso e fedele generale dell’esercito del re Duncan di Scozia, ha ucciso il traditore Macdonwald, a capo delle forze ribelli in una sanguinosa battaglia. Percorrendo il campo di battaglia insieme al suo compagno Banquo, l’uomo incontra tre donne che gli predicono il futuro: Macbeth diverrà signore di Cawdor e re di Scozia, mentre Banquo sarà il capostipite di una dinastia di re. Entrambi gli uomini sono scossi dalle profezie ricevute dalle tre donne, sebbene sul momento non gli diano eccessivamente peso. Angus e Ross, due nobili scozzesi, raggiungono il campo di battaglia per trasmettere a Macbeth i ringraziamenti del re per il coraggio dimostrato in battaglia e per conferirgli il titolo di Barone di Cawdor: colui che deteneva prima il titolo è stato ucciso per tradimento contro la corona.
Quando Macbeth va a rendere omaggio al re Duncan, questi gli dice che ha preso accordi per visitare la sua casa a Inverness e festeggiare insieme la vittoria. A Inverness, Lady Macbeth riceve una lettera dal marito che la informa della profezia. Lady Macbeth non vede il marito da anni a causa della guerra ed è in lutto per la perdita del loro unico figlio. Un’idea si fa strada nella sua mente: escogita un piano per uccidere il re Duncan e assicurare così il trono al marito.
Il film si apre con una sequenza mozzafiato: una sorta di montaggio alternato tra il freddissimo funerale del neonato figlio di Macbath e l’ultima battaglia combattuta dal generale e dal suo esercito.
Con questa apertura il regista mostra in sintesi allo spettatore ciò che lo attende, ovvero uno spettacolo visivo potentissimo e suggestivo che ripropone la “tragedia scozzese” con immagini forti e scelte musicali decise ed a volte estranianti. Il fascino di questo adattamento è soprattutto nello sguardo di Kurzel e nella sua idea di cinema estetico, coraggioso, barocco e radicale. Grazie anche alle splendide interpretazioni dei due protagonisti, Michael Fassbender e Marion Cotillard, ed alla magnifica fotografia di Adam Arkapaw, il direttore realizza quella che potremmo definire un’esperienza cinematografica di grandissimo impatto nella quale poter rintracciare i contenuti e i temi drammaturgici shakespeariani riproposti attraverso la visione robusta, forte e personale di Kurzel.
Piccola nota a margine: Justin Kurzel e Michael Fassbender, sono attualmente impegnati nell’adattamento per il cinema del video game di culto Assassin’s Creed… con queste premesse, l’attesa di questo nuovo progetto aumenta a dismisura.
Paolo Gaudio
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MACBETH
Regia: Justin Kurzel
Con: Michael Fassbender, Marion Cotillard, Elizabeth Debicki, David Thewlis,Paddy Considine, Jack Reynor, Sean Harris,David Hayman, James Michael Rankin
Uscita in sala in Italia: martedì 5 gennaio 2016
Sceneggiatura: Justin Kurzel, Todd Louiso
Produzione: See-Saw Films
Distribuzione: Videa Spa
Anno: 2015
Durata: 113’