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SUBURRA di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo

Suburra-LibroIl cupo e infinito romanzo criminale della Roma di Giancarlo De Cataldo fotografa, con l’aggiunta della seconda penna di Carlo Bonini, il proliferare della malavita nelle alte sfere di potere di un’Italia che assomiglia sempre di più a quella odierna.

In Suburra, il romanzo da cui è tratto l’ultimo film di Stefano Sollima [di cui vi abbiamo parlato  qui] si racconta la messa in cantiere e il tracollo dell’ultimo grosso affare della malavita romana che si prepara, consociata per bene con poteri politici, mafiosi e religiosi, a dare il via ad una gigantesca quanto sinistra opera di speculazione edilizia che vorrebbe avere come teatro le periferie Est e Sud della Capitale, per estendersi fino al litorale.

Come nel film di Sollima, i già molto traballanti equilibri su cui si mantengono sospese le varie forze armate che dominano su Roma, crollano definitivamente quando un piccolo delinquente appartenente al potente clan rom, Spadino, fino a quel momento relegato a marginali ruoli di piccolo spacciatore, tenta il salto di qualità ritrovandosi per caso all’interno di una strana storia di droga, prostituzione e morte che coinvolge un potente onorevole: Malgradi.

Per salvare il politico, che ha un ruolo chiave all’interno del Grande Progetto, Spadino va punito, ma Er Nummero Otto, un giovane e irresponsabile boss di Ostia incaricato di dare allo spacciatore una lezione, ci va pesante e lo uccide.

Come in un conflitto fra Stati, la morte di Spadino suona come una sfida, come una dichiarazione di guerra: le varie forze malavitose in campo iniziano a pestarsi i piedi l’un l’altro, ci sono dei morti e le forze dell’ordine accendono i fari proprio sul Grande Progetto, che rischia di saltare. Un nazista convertito alle filosofie orientali, il Samurai, sopravvissuto al Libanese e al Dandi, proverà a suo modo a riportare l’ordine nella sua città.

Quella proposta da Bonini e De Cataldo è, ancora una volta, una storia corale: in Suburra tanti sono i protagonisti e ancor di più i caratteri minori che gravitano attorno ai primi.

La prima e più importante differenza da sottolineare, volendo mettere a paragone il romanzo di quasi 500 pagine con il film del 2015, è la presenza nello scritto di un antagonista che si oppone alle organizzazioni malavitose. Una forza in opposizione, non per forza totalmente positiva, soprattutto visto che si tratta di uno storico amico “camerata” del Samurai poi ricredutosi: il tenente colonnello dei ROS Marco Malatesta. Un contraltare narrativo che regala una struttura riconoscibile, quella dell’indagine classica, e un punto di vista [opposto] totalmente estraneo all’adattamento cinematografico, in cui si è deciso volontariamente di escludere le forze dell’ordine dalla realtà raccontata.

Suburra è un noir spietato, freddo e cupo, che racconta le forze invisibili che uccidono e allo stesso tempo tengono in vita una Roma davvero troppo simile a quella piegata dai fatti venuti a galla con le indagini di Mafia Capitale.

Una città in cui le uniche cose che hanno conservato valore sono il potere, i soldi, il sesso e la droga; un mondo capovolto in cui a lottare per riuscire a mantenere una propria identità e degli ideali sono proprio Malatesta e il suo antagonista, il temuto e odiato Samurai.

Un noir poderoso e importante, capace di creare uno strano stato di straniamento in chi vive in quest’Italia [e in questa Roma] raccontata, ma non inventata.

Luca Ruocco

SUBURRA

3 Teschi

Autore: Carlo Bonini, Giancarlo De Cataldo

Editore: Einaudi [www.einaudi.it]

Pagine: 482

Illustrazioni/Foto: No

Costo: 19,50 euro

InGenere Cinema

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