Home / Recensioni / In sala / LA FORESTA DEI SOGNI di Gus Van Sant

LA FORESTA DEI SOGNI di Gus Van Sant

la-foresta-dei-sogni-1Cercando su qualsiasi motore di ricerca tra i luoghi più bizzarri al mondo potreste imbattervi nella foresta Aokigahara, detta anche “Foresta dei suicidi”. Si tratta di un luogo tanto bello quanto tetro, un posto dove molte persone decidono di porre fine alle proprie esistenze o, magari, proprio durante il viaggio per raggiungerlo riescono a trovare le giuste ragioni per continuare a vivere.

In fondo questa foresta non è altro che un luogo di riflessione che spinge l’essere umano a mettere un punto fisso nella vita proprio nel momento in cui è necessario fermarsi a stilarne un bilancio. E’ il caso del professor Arthur Brennan [Matthew Mc Conaughey], sposato con la dottoressa Joan [Naomi Watts]. Come tutte le coppie, anche le più consolidate, i due stanno attraversando un periodo non facile, quel periodo in cui ognuno vede il proprio compagno come un individuo la cui presenza è diventata non solo una certezza, ma un’abitudine.

Joan è quella che effettivamente è riuscita a far carriera rispetto al marito, che insegue ancora il sogno della pubblicazione che lo consacrerà definitivamente nel mondo accademico scientifico ma che, inesorabilmente, tarda ad arrivare. La frustrazione per i successi mancati, il confronto con quelli della moglie ma, allo stesso tempo, l’orgoglio d’entrambi porta dell’acredine tra i due e le solide basi sulle quasi sembrava essere fondato il loro amore iniziano a scricchiolare.

la-foresta-dei-sogni-2La vita, però, è quella cosa che accade mentre noi facciamo progetti, sfuggendo completamente al nostro raziocinio e un evento imprevisto causa la morte di Joan.

Ritrovatosi solo il prof. Brennan tenta di riflettere sui propri errori valutando se sia il caso di continuare a vivere senza sua moglie ed è proprio durante una ricerca su internet che scopre l’esistenza della foresta Aokigahara e decide che quello sarà l’ultimo luogo che vedrà da vivo. Una volta addentratosi nei meandri della foresta, l’uomo farà la conoscenza di Takumi Nakamura [Ken Watanabe] che, come lui, si è disperso tra quelle fronde oscure. Inaspettatamente l’istinto di conservazione e protezione nei confronti dell’estraneo morente prendono il sopravvento sui problemi personali del professore, facendogli quasi dimenticare le ragioni del suo viaggio. Ma inesorabilmente i ricordi legati a Joan riaffiorano nella mente di Arthur, in quei momenti di calma e intimità instauratisi con Takami. Egli ha un po’ l’effetto del padre confessore o del più moderno psicanalista che da estraneo ai problemi del paziente svolge una funzione catartica e, finalmente, gli consente di liberarsi di tutto il marcio che covava nello stomaco.

la-foresta-dei-sogni-4La vena poetica di Gus Van Sant affiora in tutto il suo splendore anche se lo fa avvalendosi di una tematica molto cupa, quasi da film horror. L’idea iniziale di Van Sant, infatti, era proprio quella di confezionare un film dell’orrore ,ma nello scrivere la sceneggiatura i personaggi, con il loro passato e la loro psicologia, hanno preso il sopravvento rispetto a quella che sarebbe potuta essere una banale pellicola di Genere.

Anche in questo caso, comunque, non sono assenti molti cliché tipici di pellicole come questa che richiamano all’importanza della vita soprattutto quando essa viene accostata ad una morta imminente.

Paolo Corridore

LA FORESTA DEI SOGNI

3 Teschi

Regia: Gus Van Sant

Con: Naomi Watts, Matthew Mc Conaughey, Ken Watanabe

Uscita in sala in Italia: giovedì 28 aprile 2016

Sceneggiatura: Gus Van Sant

Produzione: Bloom, Waypoint Entertainment, Netter Productions

Distribuzione: Lucky Red

Anno: 2015

Durata: 110′

InGenere Cinema

x

Check Also

IL PROGRAMMA COMPLETO DEL 44° FANTAFESTIVAL: Dal 27 novembre all’1 dicembre a Roma

Giunto alla XLIV edizione, il FANTAFESTIVAL è pronto a spiegare le sue ...