Captain America è fermo. Piantato come un albero. Non si sposta dalla strada che sta percorrendo, anche quando è il governo del suo amatissimo Paese a chiederglielo. Anche se a questo, si unisce parte della sua squadra: gli Avengers.
Cap è un uomo – con i superpoteri, meglio non dimenticarlo – scongelato dal passato che si confronta con estrema fatica con un presente – per lui futuro, in realtà – nel quale tutti i valori per cui ha combattuto hanno perso di significato, affogati in una retorica svenevole e mortificati da uomini politici pronti a tutto per i loro interessi personali.
Captain America arriva così a questa ‘Guerra Civile’, dopo essersi confrontato con ciò che di più torbido si annida nel potere, con la meschinità di chi gioca sporco e offende quello che dovrebbe proteggere. Nello S.H.I.E.L.D. si celava l’HYDRA e nel tremendo Soldato d’Inverno, il suo più caro amico, Bucky. Di chi fidarsi ora? Ora che le Nazioni Unite temono i Vendicatori e li biasimano per le troppe vittime generate dalle loro azioni. Ora che perfino Tony Stark, il più anarchico della banda dei supereroi Marvel, si dichiara favorevole a subordinarsi alle autorità.
Quell’uomo che viene dal passato è costretto a scegliere: concedere ancora fiducia a questo sistema, oppure tornare a combattere da solo e contro il volere del Paese che difende? Questa volta però, senza scudo a stelle e strisce, senza maschera e con pochissimi alleati. Contro chiunque si frapponga sul suo cammino, fosse anche Iron Man, Visione o Vedova Nera. Cap è fermo come un albero in cerca di giustizia e di verità.
Vista dall’osservatorio del Capitano, Civil War dei fratelli Russo, potrebbe apparire come il più controverso dei cinecomics Marvel/Disney, nel quale i ruoli si confondono e gli amici diventano nemici. In cui le divisioni sono profonde ma non così distanti e la guerra – le botte, d’altronde, sono l’unico vero modo per dialogare che i supereroi posseggono – è un percorso obbligato. Tuttavia, le ragioni del Capitano Rogers appaiono le più coinvolgenti, drammatiche ed epiche, rispetto a quelle personalissime del genio Stark.
In fondo, un eroe è degno di questo status solo quando le sue azioni non godono del consenso altrui – Superman docet – e il suo percorso verso la giustizia e la libertà si rivela frustrante e doloroso. Cap dovrà affrontare la solitudine e l’emarginazione per le sue idee. Dovrà mostrare il coraggio che si richiede alle grandi azioni. Dovrà perdere tutto per recuperare quello scudo e ciò che esso rappresenta. Dovrà allontanarsi dagli Avengers per renderli adulti e consapevoli. Ecco: Captain America e i suoi tormenti sono senza dubbio la parte migliore di questo film. Il resto è la solita commedia con mantelli, cazzotti e battutine che la Marvel ci propone ciclicamente. Ah! dimenticavo: questa volta c’è pure Spiderman, con tanto di zia sexy! Chapeau.
Paolo Gaudio
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#TeamIronMan
Questo è l’anno delle incomprensioni tra supereroi, al cinema. Neanche il tempo di digerire e commentare le scaramucce tra l’Uomo Pipistrello e Superman, che già scoppia un altro super-litigio: questa volta in casa Avengers.
La scintilla d’avvio riesce a dare al film quasi un’impronta realistica: quante volte avrete notato che le missioni dei beneamati superuomini, pur essendo motivati dalle migliori intenzioni, sono comunque sinonimo di disastri ambientali e urbani, esplosioni, crolli e morte violenta di decine e decine di cittadini innocenti?
Ecco, questa è la base di Captain America: Civil War che poi altro non è che un nuovo capitolo della saga degli Avengers – con l’esclusione di Thor e Hulk e con l’intromissione di nuovi personaggi [Ant-Man, Pantera Nera e il nuovo Spider-Man totally nerd].
L’idea è questa: i governi mondiali si uniscono dopo l’ennesima strage causata dal “lavoro” degli Avengers, per chiedere a Vendicatori di continuare a svolgere il proprio compito di sorveglianza e protezione solo sotto una severa sorveglianza legislativa.
Il gruppo si spacca: Captain America rifiuta di agire sotto il controllo di chi non potrebbe comunque far fronte agli attacchi che richiedono il loro super-intervento. Tony Stark, invece, vorrebbe assecondare la voglia di più regole e più sicurezza degli uomini normodotati.
I super scelgono – ognuno per un particolare motivo – da che parte schierarsi.
La situazione inizia a sfuggire di mano ai due leader a causa dell’ingresso in scena del Soldato d’Inverno che si trascina dietro un brutto intrigo governativo da riportare alla luce.
Molto più chiaro [anche a livello cromatico] e ordinato del “collega” DC, Captain America: Civil War riesce almeno in parte nel suo intento soprattutto grazie al fatto di poter puntare su un’ironia del tutto assente in Batman V Superman, ma che è invece stato sempre fiore all’occhiello dei film Marvel Studios.
E le redini del lato ironico degli Avengers-movie stanno, ovviamente, in mano a Robert Downey Jr.. Anche in Civil War, il buon Iron Man si dimostra l’istrione capace di dominare la scena regalando perle d’ironia e cinismo e almeno un paio di scene clou… In entrambe la sua riuscita spalla comica è proprio lo Spider-Man di Tom Holland, appena rientrato in casa Marvel Studios e ripensato per il cinema in versione nerd e davvero goffa.
Captain America – Civil War è una versione più fruibile e “colorata” dell’oscuro BVS, forse proprio perché, contrariamente al film DC, ha avuto modo di fermentare per tanto tempo, all’interno di altri film e saghe dedicati ai singoli personaggi e due film corali, ancor più delle saghe a fumetti.
Insomma, buono dal lato dell’intrattenimento, meno incisivo dal punto di vista dello scontro tra super eroi, che tirando le somme si traduce in un breve azzuffata all’interno di una sorta di parcheggio industriale.
Luca Ruocco
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CAPTAIN AMERICA: CIVIL WAR
#TeamCap:
#TeamIronMan:
Regia: Anthony Russo, Joe Russo
Con: Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Anthony Mackie, Don Cheadle, Jeremy Renner, Chadwick Boseman, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Paul Rudd, Tom Holland, Emily VanCamp
Uscita in sala in Italia: giovedì 4 maggio 2016
Sceneggiatura: Christopher Markus, Stephen McFeely
Produzione: Marvel Studios
Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures
Anno: 2016
Durata: 147’