Con un’ora di ritardo si presentano all’incontro con la stampa italiana i due “bravi ragazzi” Russell Crowe e Ryan Gosling, le star di The Nice Guys, che dopo il fortunato passaggio fuori concorso al Festival di Cannes, si appresta ad arrivare anche nelle nostre sale. Accompagnati dal regista, Shane Black e dal mitico produttore Joel Silver, i due attori si sono concessi alle domande dei cronisti spaziando tra musica, cinema, donne, La Mummia e Blade Runner 2.
Noi eravamo presenti e quello che segue è il report dell’evento. Voilà.
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[InGenere Cinema]: Questo Genere sta cambiando molto: a differenza di quelli anni ottanta i protagonisti conseguono vittorie meno nette più sfumate. E’ anche il caso del vostro film?
[Shane Black]: Direi di sì. C’è un filo di dolce e amaro nel finale del nostro film… la vittoria è piccola e per certi versi sofferta. Trovo che questo aspetto sia presente anche in alcuni altri film con Russel protagonista. Pensa a un film enorme come Il Gladiatore. Anche in quel caso non c’è una grande vittoria. Certamente lo spettatore gode quando Joaquin Phoenix muore, ma ciò non toglie che la vittoria di Russel resta parziale, piccola e forse un po’ amara.
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[InG]: A che punto è la carriera di Russell Crowe e la musica è ancora centrale nella sua vita?
[Russell Crowe]: Non mi va molto di rispondere a questa domanda… tuttavia l’unica cosa che mi sento di dire è che sono invecchiato: oramai sono il più vecchio quando arrivo sul set, al contrario di quanto mi succedeva in passato. Ho fatto tante cose molte belle, ho interpretato splendidi ruoli, dunque non mi pongo il problema di essere preso in considerazione solo per personaggi dai capelli bianchi. Tuttavia, la cosa importante resta scegliere ruoli degni di essere narrati, o meglio, che contribuiscano a fare ottimo cinema. La band esiste ancora, ma qualcosa è cambiato. Ad esempio: non spendiamo più soldi per la pubblicità. Facciamo tutto online, attraverso Twitter e i nostri account social. Pubblichiamo la notizia che faremo un concerto in quel dato posto a quella data ora e in un paio di giorni tutti i biglietti vanno esauriti. Presto faremo un altro album.
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[InG]: Una curiosità per Ryan Gosling: il character poster del film ti definisce sexy: è così che ti senti? Un sex symbol?
[Ryan Gosling]: Ma certo, mi sento molto a mio agio se mi definiscono sexy. Non c’è dubbio. [ride]
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[InG]: Vi siete ispirati ad altre coppie cinematografiche? Quali buddy movie avete visto per fare questo film?
[RC]: L’unico film che ho visto per fare The Nice Guys è stato Young Hercules con un giovane e grandissimo Ryan Gosling.
[RG]: Lì si che mi sono sentito davvero un sex symbol! Davvero molto sexy! [ridono entrambi] [RC]: Beh, d’altronde è stato girato in Nuova Zelanda, e lì è tutto sexy.
[RG]: Ad ogni modo: non c’era bisogno di andarsi a cercare materiale al di fuori della sceneggiatura. Abbiamo seguito lo splendido script di Shane, provando a restituire sullo schermo i personaggi scritti sulla pagina.
[RC]: Comunque, conosciamo, rispettiamo e amiamo molte le coppie storiche del cinema, come Stanlio e Olio, Abbot e Costello, Crosby & Hope, Gene Wilder e Richard Pryor, per dirne alcune. Tuttavia, il nostro lavoro si è concentrato su altro, cercando di dare vita a questa bellissima sceneggiatura.
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[InG]: A proposito di riferimenti: c’è un omaggio netto a “L.A. Confidential”, o sbaglio?
[RC]: Credo che l’unica connessione con L.A. Confidential sia Kim Basinger. Non la vedevo da moltissimi anni ed è stato splendido tornare a lavorare con lei.
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[InG]: Una piccola curiosità per Joel Silver: dopo “Chi ha incastrato Roger Rabbit” la sua carriera d’attore si è fermata. Ritornerai davanti l’obiettivo prima o poi?
[Joel Silver]: Bisogna chiedere a Ryan: è lui il mio agente.
[RG]: Beh, Joel è un grande attore e se ne volete una dimostrazione, cercate la sua ultima performance apparsa su Twitter di recente. E’ assolutamente fantastica!
[RC]: Ci vorrebbe un nuovo Oscar per lui: miglior attore nei social.
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[InG]: I ruoli femminili sono davvero bellissimi in questo film: nessun cliché, ma piuttosto una scrittura solida ed originale.
[SB]: Grazie, ma credo di aver rispettato solo le regole del noir, nel quale vige sempre una forte tensione tra i due sessi, anzi direi una vera e propria paranoia. Inoltre, ho provato ad inserire aspetti favolistici nella pellicola, in fondo ci sono pinocchi, orchi, cavalieri e principesse da salvare. E’ una favola.
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[InG]: Questo scontro uomo/donna è presente anche nella vita di tutti i giorni: come lo affrontate?
[RC]: In un unico modo: cercando equilibrio. Solo così puoi raggiungere il Nirvana all’interno di una coppia. Mentre se qualcuna vuole essere riconosciuto come leard, il rapporto è destinato al fallimento. Ma l’equilibrio si raggiunge con il rispetto, se si cerca una leder si fallisce.
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[InG]: Russell e Ryan, siete entrambi registi, tornerete presto dietro la macchina da presa?
[RG]: Certamente! Ho due nuovi progetti e spero che uno di questi possa essere pronto il prossimo anno.
[RC]: Devo ammettere che mi piace molto il ruolo del regista. Non mi sono mai sentito così a mio agio su un set come quando ne ero al comando. E’ molto congeniale per me e vorrei tanto tornare a farlo. Purtroppo, in questo momento mi offrono solo piccole cose mentre io voglio fare un grande film. Grande cinema che mi metta alla prova. Ad esempio: Mi piacerebbe fare “Il Giovane Cesare” con protagonista Ryan Gosling…
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[InG]: Che differenza c’è tra interpretare un ruolo leggero come questo in “The Nice Guys” rispetto ai ruoli drammatici nei quali siamo abituati a vedervi?
[RC]: Mi rendo conto che possa sembrare bizzarro, ma vi garantisco che c’è bisogno della stessa disciplina per far ridere. Ne è una testimonianza il lavoro di Ryan, davvero impressionante per il metodo e l’approccio serio che proponeva ogni volta sul set. Inoltre, avevamo un regista che si fidava molto di noi e ci ha concesso molta libertà. E noi non l’abbiamo mai tradito.
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[InG]: I vostri prossimi progetti saranno un reboot – per Shane Black –, un remake – per Russell Crowe – e un sequel – per Ryan Gosling. Quanto è difficile trovare materiale originale nella Hollywood contemporanea?
[RG]: Beh The Nice Guys è una storia originale ed è stata una bellissima opportunità poterne far parte. Tuttavia, non ho nessun problema con i remake, anzi da bambino amavo molto i sequel: mi piaceva poter assistere alla crescita del mondo di cui ero affascinato. Adoravo che i personaggi vivessero nuove avventure e crescessero con me. Un po’ come accade adesso con le moderne serie TV. Penso ai Soprano’s ad esempio. Vedere il protagonista in terapia mi ha permesso di conoscerlo profondamente e godere a pieno di questa storia.
[RC]: Per ciò me mi riguarda direi che si tratta solo di una questione di ambiente: se pensi al teatro ogni anno si fa “Amleto” e nessuno si stupisce, mentre se lo facciamo al cinema suona come l’ennesimo mezzuccio per fare quattrini. Ad esempio: parteciperò presto al remake de La Mummia, ho solo un piccolo ruolo [sarà Henry Jekyll, N.d.R.] che poi si svilupperà in un universo comune. Gli Studios stanno puntando su ciò che la gente già conosce, tuttavia concedendo ai cineasti di espandere un immaginario noto, portandolo verso direzioni ancora inesplorate. E questo, a me piace molto.
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[InG]: Russel ci ha parlato de La Mummia, tu Ryan puoi dirci qualcosa su Blade Runner?
[RG]: No, sfortunatamente non posso dire molto… altrimenti un cecchino mi spara in mezzo agli occhi. Tuttavia, inizieremo presto a girare e sarà fantastico.
Paolo Gaudio
Roma, maggio