Ci sono alcuni film horror che vivono di semplici intuizioni, lampi di luce che attraversano la mente del regista e anche se non stupiscono per l’eccellente intreccio narrativo riescono lo stesso ad acquisire una credibilità e ragion d’essere grazie all’atmosfera che vi si respira all’interno, d’altro canto quale altro compito ha il cinema se non suggestionare lo spettatore?
Dietro la macchina da presa di Lights Out troviamo l’esordiente David F. Sandberg, che fino alla realizzazione di questa pellicola aveva girato solo cortometraggi, con il supporto di sua moglie, e a sostenerlo il solido James Wan [The Conjuring] qui nella veste di produttore. A destare l’interesse di Wan fu proprio uno dei cortometraggi di Sandberg, Lights Out appunto, grazie al suo plot molto semplice ed un gusto particolare nella messa in scena. Come dicevamo in precedenza c’è un tocco personale a permeare l’opera di Sandberg che ha rispolverato il concetto dello spirito persecutore che non solo infesta la casa dove vive il piccolo Martin ma che, in qualche modo, sembra avere l’approvazione e la connivenza della madre Sophie, relazione che non viene vista di buon occhio dalla figlia Rebecca che appena ha potuto ha abbandonato il tetto materno proprio per sfuggire a dinamiche che le hanno reso la vita un inferno.
Le stesse dinamiche che ora è Martin a dover subire e che sono in qualche modo collegate al torbido passato della donna. Senza svelare troppo sulla trama, Lights Out è un film che si beve tutto d’un fiato e a differenza di molti lavori figli di cortometraggi riesce a mantenere incollato sulla sedia lo spettatore e a farlo sobbalzare quel giusto che si richiede da film di questo genere.
Inoltre le possibilità e gli spunti che offre uno spirito che si manifesta solo a luci completamente spente sono molteplici e se supportate da un’ottima fotografia, come in questo caso, centrano bene l’obiettivo mettendo a fuoco l’opera nel panorama di genere attuale. Si ha proprio l’impressione che il regista sappia come muoversi e non si perda in inutili chiacchiere che in qualche modo farebbero calare o distoglierebbero l’attenzione dello spettatore. Quello che, invece, sarebbe stato meglio approfondire è il legame tra lo spirito e Sophie, invece di relegarlo al solito “spiegone” utile solo ad annoiare lo spettatore…
Paolo Corridore
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LIGHTS OUT – TERRORE NEL BUIO
Regia: David F. Sandberg
Con: Maria Bello, TeresaPalmer, Gabriel Bateman, Billy Burke, Alexander Dipersia
Uscita in sala in Italia: giovedì 4 agosto 2016
Sceneggiatura: Eric Heisserer
Produzione: New Line Cinema, Grey Matter/Atomic Monster
Distribuzione: Warner Bros Pictures
Anno: 2016
Durata: 80′